2024: Fuga dall’Italia
L'emigrazione dei giovani italiani (18-34 anni) è ripresa ai più alti ritmi pre-pandemici, sia nelle uscite sia nel saldo migratorio. Le ragioni di questa scelta.
L'emigrazione dei giovani italiani (18-34 anni) è ripresa ai più alti ritmi pre-pandemici, sia nelle uscite sia nel saldo migratorio. Le ragioni di questa scelta.
Non ci sono regole per diventare un influencer o una voce di riferimento online. L’unica formula che conosco è essere coerenti e ha molto a che fare con il purpose. Vi spiego perché.
Una lista di “do’s” e “don’ts” utile in ogni circostanza per affrontare con un approccio positivo quelli che sembrano problemi insormontabili.
“Vendimi questa penna” è una delle battute più iconiche della storia del cinema contemporaneo e il mantra di ogni commerciale.
Si può smontare un mantra del management per sbloccare i meccanismi di analisi/paralisi? In un mercato altamente competitivo, la ricerca della perfezione sembra essere l’unico modo per avere successo. E se invece non fosse così?
Perché staccare aumenta la produttività e il benessere. Le buone pratiche e alcuni consigli pratici per riuscire nell’impresa.
Viviamo in una società dove l’idea di carriera è in continua evoluzione, dove i ragazzi intraprendono corsi di studio che non sempre corrispondono a quello che faranno di mestiere. È cambiato tutto?
Sempre più frequentemente mi capita di imbattermi in un’espressione e domandarmi se si tratta di un ossimoro o di uno scorretto, o addirittura forzato, accostamento. E questo capita sempre più spesso quando c’è da dimostrare di essere inclusivi.
Quali sono le competenze del leader del futuro? Dal cinema ai libri la narrazione sta cambiando. Vincono l’ascolto e la comunicazione costante.
Ma chi l’ha detto che dobbiamo fare più di una cosa alla volta? Non è solo un elogio alla lentezza, ma una necessità di fare le cose per bene e senza distrazioni.
Affidarsi a un’altra persona, anche al punto di correre qualche rischio, perché riteniamo sia in grado di fare la cosa giusta. In che modo possiamo coltivarla al lavoro? Sfumature e segreti dell’ingrediente chiave di ogni organizzazione e relazione.
Nel contesto lavorativo italiano rappresenta un ostacolo alla crescita di un’azienda. Attualmente, infatti, i residenti con 65 anni e più nel nostro Paese sono 12 milioni, un numero che, secondo l’Istat, salirà a 19 milioni nel 2024.
La parola è composta da (to) feed ovvero “alimentare”, e back “indietro” o “all’indietro”: quando lo diamo, stiamo essenzialmente “nutrendo” l’altro, offrendogli la nostra opinione come fonte di arricchimento e crescita.
La connessione crea tre indiscutibili vantaggi che non sarebbero altrettanto replicabili con metodi tradizionali. Ma quali sono i limiti?
La vulnerabilità condivisa crea ambienti di lavoro psicologicamente sicuri, dove le persone non hanno bisogno di nascondersi né temono le conseguenze di condividere idee e prospettive, ma anzi esprimono con più risolutezza la loro personalità.
Miti, fiabe, sogni sono un magazzino di pensieri che ci aiutano a percepire la realtà. Un’eredità genetica che ci aiuta anche sul lavoro.
Incontrando il diverso c’è il rischio di riconoscersi. E di essere trascinati fuori dalla confortevole schiera, ripiombando nella cosiddetta solitudine. Cosa sta accadendo sul lavoro.
Nell’interminabile dibattito sui danni subiti dalla cultura nella rivoluzione digitale e tecnologica, è necessario proporre soluzioni affinché la tecnologia diventi uno strumento culturale.
L’umanità, di fronte all’intelligenza artificiale sembra dividersi in Consu-vittime inconsapevoli e ultra-umani illuminati. Chiamiamola co-evoluzione della condivisione
Crisi climatica, business e altri perché della sostenibilità ci pongono spesso di fronte a una visione leopardiana del mondo. Ma è esattamente il contrario.
Il digitale facilita la nostra vita, assumendosi l’onere di pensare, parlare e agire per noi. Una delle principali funzioni umane oggi è affidata a dispositivi esterni, ad archivi immateriali, a motori di ricerca.
L’intelligenza artificiale è in grado di lavorare in ogni direzione. Eccetto quella della coscienza. È di questa che innanzitutto dobbiamo munirci per essere davvero insostituibili.
Alcune parole sembrano segnate da un anatema senza possibilità di riscatto. La morte, la rinascita e la metamorfosi delle ideologie.
Tornare non è sempre come morire. I nostri nostoi non sono semplici: scontrarsi con il cambiamento, non lo è mai. Una piccola guida per non perdersi.
I nostri tempi sono VUCA: volatili, uncertain (incerti), complessi, ambigui. Per modificare il nostro destino abbiamo ancora un’ultima possibilità: cambiare.
Per ottenere un risultato concreto dobbiamo accettare la complessità che si può solo conquistare aggiungendo una “i” alla nostra vita.
Imperfezione è una parola da risemantizzare: l’esclusione da una “serie” è un’occasione di unicità e diventa un’occasione di riscatto.
Siamo diventati consumatori seriali non solo di beni, ma anche di persone. La copertura del rischio della solitudine è però una condanna alla solitudine.