Covid-19, la micro-mobilità condivisa
Con la pandemia anche la mobilità sta cambiando volto e i servizi in condivisione puntano sempre più su veicoli piccoli e sostenibili.
Con la pandemia anche la mobilità sta cambiando volto e i servizi in condivisione puntano sempre più su veicoli piccoli e sostenibili.
La nuova frontiera dei consumi collaborativi è la sanità, un settore dove le malattie croniche crescono di pari passo con l'allungamento dell'aspettativa di vita.
Perché la dematerializzazione dell’economia ha ricadute positive sull’ambiente e ha indotto nuove abitudini di consumo grazie a digitale e crescente urbanizzazione.
Siamo all’inizio di una nuova era di responsabilità iper individuale che ribalta i paradigmi economici e sociali, governati dalla generazione robotizzata. La fiducia è il passaporto.
L’amazonizzazione ha pervaso tutti i settori: velocità ed efficienza sono le parole d’ordine. Così aziende e consumatori non sono più disposti a farne a meno del delivery. E il settore è già in consolidamento.
È possibile fare un bilancio, anche parziale, della sharing economy? Va presa come una benedizione per ogni soggetto economico? Il modello sta sedimentando lentamente, rivela pregi e difetti, con aree molto fertili e zone d’ombra.
Altro che atmosfere lugubri e opprimenti, tipiche di molte descrizioni cinematografiche: la smart city è progettata per essere connessa, sostenibile e condivisa con al centro l’uomo e le sue esigenze.
Dall’Uber delle mucche fino alle fattorie diffuse, in Africa si moltiplicano le start up che creano lavoro grazie alla sharing economy. E il settore vale 20 miliardi di euro e occupa 10 milioni di persone.
Dal flop della legge per la sharing economy fino alla delusione per quella sul "ristorante diffuso". Dettare norme sulla sharing economy è un percorso a ostacoli. Ne parliamo con l'economista Sara Silleoni, vicepresidente istituto Bruno Leoni.
Un appartamento e tanti spazi in comune. La coabitazione secondo il modello danese è ormai una realtà in Italia. Non solo a Milano che resta la capitale di questo trend.
Il loro stile di vita, i loro bisogni, stanno imponendo alla società e alle aziende uno dei più profondi cambiamenti della storia. Dal cibo ai trasporti, passando per shopping e finanza, cosa vogliono i nuovi consumatori.
Possedere un immobile o veicolo privato non rappresenta più una priorità nella società moderna, anche in Italia. E la condivisione di un bene è ormai uno stile di vita .