L’incubo della felicità a tutti i costi
Ma davvero essere felici è diventato un obbligo morale e un’etichetta sociale? Così il sorriso è diventato una merce di consumo.
Ma davvero essere felici è diventato un obbligo morale e un’etichetta sociale? Così il sorriso è diventato una merce di consumo.
Una lista di “do’s” e “don’ts” utile in ogni circostanza per affrontare con un approccio positivo quelli che sembrano problemi insormontabili.
Creare un angolo personale dedicato al riposo e alla rigenerazione è fondamentale per ristabilire l'equilibrio interiore e favorire una migliore qualità della vita.
Non è un semplice ringraziamento per le cose buone che ci accadono, ma è uno stato mentale profondo che può trasformare radicalmente la nostra prospettiva sulla vita.
Secondo i dati dell’Osservatorio GenerationShip realizzato da Gruppo Unipol in collaborazione con Kienn, sono proprio gli italiani fra i 27 e i 43 anni a vivere una situazione dominata da incertezza, ansia, percezione di mancanza di controllo sulla vita e, a volte, depressione.
Il cambiamento più importante per stare bene è saper gestire le priorità, mettendo quelle davvero importanti ai primi posti. Sembra facile ma non lo è.
Come l'ossessione per le vite altrui ci rende infelici. Ma non è solo colpa dei social media che ci bombardano con un costante flusso di informazioni spesso non richieste
In mancanza di un’adeguata istruzione affettiva, aumentano i giovani che vivono relazioni dominate da un senso del possesso che sfocia in violenze e sopraffazioni. Changes ne ha parlato con Mario Puiatti, presidente dell’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica.
Tra i buoni propositi del 2023 mettiamo la lentezza. Perché è necessario e come farlo con tre suggerimenti pratici da portare nel quotidiano.
Inspira ed espira, inspira ed espira. Quante volte compiamo questo gesto nell’arco di una giornata? Circa 20.000, in modo inconsapevole e totalmente automatico. Perché è importante controllarlo per stare bene.
Il 59% dei giovani italiani definisce la propria generazione in difficoltà. Sanno di dover chiedere aiuto per superare ansia, depressione e migliorare la qualità dei rapporti. I risultati della ricerca Unipol Changes realizzata da Kkienn su un campione di Millennials e Generazione Z.