Il futuro della finanza è la rigenerazione

Solo chi vuol tenere gli occhi ben chiusi non vede che il business as usual, il modello economico dominante, non è più un'opzione. E il mondo va inevitabilmente in un'altra direzione.
Solo chi vuol tenere gli occhi ben chiusi non vede che il business as usual, il modello economico dominante, non è più un'opzione. E il mondo va inevitabilmente in un'altra direzione.
Il mercato cerca di modificare la reputazione negativa che i Not Fungible Token e in generale l'uso della blockchain hanno in chiave ambientale. A che punto siamo?
Dopo l'utilizzo dei combustibili fossili, la seconda causa del riscaldamento globale e quindi della crisi climatica è la deforestazione. Come agire.
A sei mesi dalla COP26 possiamo – finalmente – tirare le somme di quello che avrebbe dovuto essere l’evento climatico del decennio, ma che alla fine ha lasciato l’amaro in bocca a tutti coloro che avevano grandi speranze.
C’è una minaccia sistemica che ci riguarda tutti. L’ecologismo e l’ambientalismo di facciata sono diventati dilaganti e mostrarsi sostenibili è una moda pericolosa.
Il 2022 è l’anno delle obbligazioni verdi che hanno fatto da apripista al mercato delle obbligazioni sostenibili: dai social bond fino ai transition bond.
Da dove viene e che destino avrà la tendenza crescente delle imprese a considerare la natura come partner del proprio business.
La finanza è stata considerata per molto tempo il nemico agli occhi del mondo attento al bene comune, all’ambiente, ai diritti umani, alla giustizia distributiva e molto altro. Ora tutto è cambiato ed il sostenibile conviene.
Come per il “bio” su un alimento, presto anche il prodotto finanziario sarà accompagnato da un’etichetta Sri (socially responsible investing).
Mentre in Italia la Sri (finalmente) l’argomento del giorno, comincia a profilarsi una sorta di seconda fase. Quella in cui ci si interroga sul reale livello di sostenibilità di una strategia o di un prodotto.