Le finte preoccupazioni ambientali

Preoccuparsi per l’ambiente è auspicabile e quasi sempre significa sensibilità e senso civico. Ma non è sempre così, a volte ha un significato opposto. Ecco quando.
Preoccuparsi per l’ambiente è auspicabile e quasi sempre significa sensibilità e senso civico. Ma non è sempre così, a volte ha un significato opposto. Ecco quando.
Combattere la crisi climatica è anche una questione di genere. Non è una questione ideologica e i dati quantitativi certificano una realtà che spesso non si vuole vedere.
L'acronimo è ESG. Ma non riguarda i fattori ambientali, sociali e di governance a cui investitori e imprese dichiarano di essere sempre più attenti. In questo caso indica qualcosa di infinitamente più complesso: Earth System Governance. Cos’è e come funziona.
Bottiglie, barattoli e tutti i contenitori per uso alimentare avranno una seconda vita. Cosa prevede la normativa europea sul riciclo di qualità e in che modo i consumatori dovranno cambiare abitudini.
Solo chi vuol tenere gli occhi ben chiusi non vede che il business as usual, il modello economico dominante, non è più un'opzione. E il mondo va inevitabilmente in un'altra direzione.
Le norme per la carbon neutrality sono chiarissime. Ma c’è ancora poca cultura sulla gestione delle emissioni di carbonio e cadere nelle trappole del finto verde è facile. Changes ne ha parlato con Daniele Pernigotti.
Gli scienziati ci hanno parlato di “tipping point”, punto di non ritorno, progressioni esponenziali degli impatti, “feedback loops”, ma forse non era il linguaggio giusto. Ora possiamo tradurre questi tecnicismi in parole più povere e visibili come alluvioni e siccità.
Fermare la guerra per salvare il clima. Quali sono i danni ambientali provocati dai conflitti e come incidono sulla sostenibilità.
Invisibile non è sinonimo di “ad impatto zero” e questa regola si applica anche ai dispositivi che state usando per leggere questo articolo. Scopri quali sono i rifiuti digitali e come ridurli.
Il turismo ecosostenibile si pone l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto ambientale e promuovere uno sviluppo sostenibile delle destinazioni vacanziere. Ma siamo capaci di praticarlo?