Esiste l’empatia digitale?
Essere empatici significa percepire il mondo interiore dell’altro a cui siamo davanti. Ma quando tutto è mediato da uno schermo diventa complicato mantenere connessioni autentiche se non si cambia l’uso della tecnologia.
Essere empatici significa percepire il mondo interiore dell’altro a cui siamo davanti. Ma quando tutto è mediato da uno schermo diventa complicato mantenere connessioni autentiche se non si cambia l’uso della tecnologia.
Per coltivare relazioni sane serve impegno, tempo e una comunicazione aperta. Bilanciare la vita digitale con le interazioni faccia a faccia, esercitare l'empatia, fornire supporto emotivo e risolvere i conflitti in modo costruttivo sono tutti elementi essenziali per cambiare senza dover rinunciare alla tecnologia.
Creare un angolo personale dedicato al riposo e alla rigenerazione è fondamentale per ristabilire l'equilibrio interiore e favorire una migliore qualità della vita.
Il sonno non è solo un periodo di riposo per il corpo, è un potente elisir che rigenera la mente e il corpo, influenzando direttamente la nostra salute mentale ed emotiva.
Non è un semplice ringraziamento per le cose buone che ci accadono, ma è uno stato mentale profondo che può trasformare radicalmente la nostra prospettiva sulla vita.
L’energia per affrontare i tanti impegni quotidiani arriva da due forze opposte e complementari che sono dentro di noi. Quali sono e come possiamo integrarle.
Il cambiamento più importante per stare bene è saper gestire le priorità, mettendo quelle davvero importanti ai primi posti. Sembra facile ma non lo è.
Come l'ossessione per le vite altrui ci rende infelici. Ma non è solo colpa dei social media che ci bombardano con un costante flusso di informazioni spesso non richieste
C'era una volta ELIZA, il primo software di analisi del linguaggio umano che segnò l'inizio di un'avventura tecnologica nel mondo cambiando il modo di relazionarci. Dove potremo arrivare adesso?
Come si affronta l'ansia da sovraccarico di informazioni? Qual è l’effetto sulla nostra mente e come adottare abitudini tecnologiche sane.
L’amica che ti chiede un favore, il capo che stravolge le priorità all’ultimo minuto, la famiglia che ti chiede di rinunciare a quel poco tempo che avevi per te. Sono solo alcuni esempi di come le nostre vite, a volte, siano governate dalle esigenze di altri e non da ciò che vogliamo noi.
L’unica certezza è che non ci sono certezze. Questa frase ben rappresenta il tempo che stiamo vivendo. Partiamo da qui per esplorare la gestione della sensazione di incertezza che molti vivono.
Nell’era dell’economia dell’attenzione ogni piattaforma o servizio digitale che usiamo combatte per catturare qualche secondo della nostra consapevolezza. Come si fa a capire cosa è necessario.
Spesso il valore del nostro lavoro viene associato alla dose di fatica che ne scaturisce. C’è un delicato equilibrio tra un’occupazione faticosa e divertimento. Trovare il cocktail ideale tra questi due ingredienti fa funzionare al meglio la nostra vita.
Hai raggiunto 10.000 passi oggi? Ormai questo pare essere un indicatore del nostro livello di vita sano o meno. Perché siamo arrivati a questo punto.
Tra i buoni propositi del 2023 mettiamo la lentezza. Perché è necessario e come farlo con tre suggerimenti pratici da portare nel quotidiano.
Inspira ed espira, inspira ed espira. Quante volte compiamo questo gesto nell’arco di una giornata? Circa 20.000, in modo inconsapevole e totalmente automatico. Perché è importante controllarlo per stare bene.
Halloween porta con sé un rituale classico e la maggior parte delle persone preferisce il dolcetto. Come mai? I risvolti psicologici di una scelta semplice e perché, ogni tanto, dovremmo preferire lo scherzetto.
Settembre per molti è come l’inizio di un nuovo anno. Proviamo a immaginare qualcosa che ancora non c’è nella nostra vita ma che vorremmo. Come far diventare concreti i sogni.
Esploratore, artista, giudice, guerriero. Le strade per essere creativi, favorire il rinnovo delle cellule neuronali, diminuire lo stress con effetti positivi sul nostro livello di benessere.
L’apprendimento e la crescita avvengono anche grazie al vivere situazioni faticose e imbarazzanti per comprendere come gestirle al meglio. Se ogni volta evadiamo, ecco che ci rendiamo sempre più incapaci di gestire future frustrazioni.
Hai presente una scimmia che salta da un albero all’altro senza stare mai ferma? In questo modo funziona la nostra mente: monkey mind appunto. Come allenare la mente a restare ferma sul ramo e godersi la vita.
Viviamo in una condizione di overload informativo e non è sempre facile riuscire a mantenere uno stato mentale di calma e lucidità. La sensazione che ne deriva è di stress che ci porta poi a bloccarci. Come difendersi.
La fine della pandemia non è più un miraggio. Per recuperare socialità e sicurezza bisogna ripartire da zero, senza guardare indietro.
Flessibilità, adattamento e disponibilità a imparare aiutano a rispondere in modo efficace agli stimoli esterni. Per fare un passo in più e andare oltre la resilienza.
La ripresa dei contagi e la variante Omicron hanno riportato l’orologio dell’umore indietro di un anno. Come gestire le emozioni.
Le tecnologie intellettuali come l’orologio e la macchina così come quelle digitali hanno un’influenza diretta sul nostro pensiero.
Il distanziamento sociale ha creato situazioni di forte isolamento e difficoltà nel creare nuovi legami significativi. Il digitale era e per molti ancora è l’unica via ma ci fa stare bene?
Di persona e in digitale: la fusione tra le due dimensioni è la formula di organizzazione ibrida del lavoro che si sta affermando post pandemia ma non è nata oggi.
L’esercizio più difficile cha abbiamo fatto nell’ultimo anno e mezzo è stato gestire le ore della giornata. Tra prove ed errori la scienza ci aiuta a cambiare prospettiva.
La parola chiave per cercare di stare bene in un mondo digitale è consapevolezza. Cosa accade nel cervello quando si passano ore attaccati allo schermo di smartphone e pc.