Sei consigli per difenderci dalla plastica
La plastica è presente nella nostra vita quotidiana da oltre settant’anni ed è così fondamentale che la diamo per scontata senza renderci conto della sua pervasività. Secondo
Tra i buoni propositi del 2023 mettiamo la lentezza. Perché è necessario e come farlo con tre suggerimenti pratici da portare nel quotidiano.
Siamo sempre più abituati ad accelerare, ottimizzare, efficientare sia nella vita professionale che in quella privata. Vivere in una grande città da questo punto di vista stimola ancora di più le persone in tal senso. Basti pensare a come l’immediatezza delle consegne di Amazon abbia condizionato tutti quanti nell’aspettarsi che il mondo funzioni sempre con quella stessa velocità: un paio di click, 24h di attesa (o anche meno) e il desiderio è soddisfatto.
È vero che si tratta di una gran comodità, ma la velocità ha un costo: correre sempre più in fretta a volte ci fa dimenticare di prenderci cura di noi. In questo contesto la strategia migliore per salvaguardare il proprio benessere, dunque, è rallentare e qui capiamo come farlo in modo pratico e sostenibile attraverso tre suggerimenti
La pausa spesso viene vista come uno stacco da ciò che di valore stiamo svolgendo, che si tratti di lavoro, studio o altro. È un intermezzo tra attività a cui dobbiamo dedicare tempo ed energia. In questo articolo desidero dare invece la giusta dignità alle pause che ci si può prendere nell’arco della giornata e soprattutto valorizzare le micro-pause. Infatti, il beneficio del tempo che stacchiamo da ciò che stiamo facendo non necessariamente è proporzionale alla durata della pausa ma piuttosto alla qualità e frequenza della pausa stessa. Mi spiego meglio: riusciamo a recuperare energie mentali da un break quando facciamo qualcosa di qualitativamente differente rispetto a prima e quando facciamo maggiori ma più brevi pause. Quindi il consiglio pratico è: se lavorate o studiate al pc, durante la pausa non scrollate il cellulare ma alzatevi e muovete il vostro corpo, per esempio, facendo uno stacco di un paio di minuti ogni ora piuttosto che tirare per mezza giornata filata.
Molte persone riescono a coccolarsi per bene, nell’arco dell’anno, con attività saltuarie ma intense. Per esempio, andare una volta ogni tanto alle terme, piuttosto che farsi una gita fuori porta in famiglia o regalarsi una cena speciale per un’occasione da festeggiare. E tutto questo va benissimo. Nella frenesia delle nostre giornate credo però sia importante individuare dei piccoli rituali quotidiani che ci diano una coccola per prenderci cura di noi senza dover aspettare l’evento speciale. Alcuni esempi: prendersi qualche minuto per godersi appieno un tramonto, bersi un caffè al mattino lentamente e con consapevolezza oppure durante il rientro a casa la sera ascoltarsi un pezzo di audio-libro che ci doni un po’ di leggerezza. L’importante è che sia un’azione che sentite essere benefica per voi.
Per proseguire nell’identificare piccoli modi che ci possano far star bene in un mondo che ci chiede di correre sempre di più, arriviamo ad un aspetto saliente: il tempo che dedichiamo ai nostri affetti. Uno studio dell’Università di Standford durato 95 anni con l’obiettivo di individuare i fattori principali di influenza del benessere personale ha evidenziato come il tutto si riconduca alla qualità delle nostre relazioni. Questo elemento, infatti, si collega a tantissimi altri aspetti della vita ma risulta essere determinante per avere una vita appagante. Quindi nonostante il tempo non sembri sufficiente per coltivare amicizie o rapporti famigliari, oggi ancor di più è importante.
Quindi per concludere, ognuno di voi puoi individuare e adattare i comportamenti migliori per sé da inserire nella quotidianità al fine di tutelare il proprio benessere. Ciò che rimane come invito comune però è trovare delle buone abitudini per portare un po’ di lentezza e consapevolezza nella frenesia del mondo in cui siamo immersi.