Clima: ora o mai più
Cosa dice e cosa non dice l’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) delle Nazioni Unite.
Cosa dice e cosa non dice l’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) delle Nazioni Unite.
Dopo circa 20 anni di negoziati è stato raggiunto da una significativa maggioranza di Paesi membri delle Nazioni Unite un accordo per proteggere gli oceani e la biodiversità. Un passo storico, ecco perché.
La metà degli istituti scolastici italiani è molto lontana dall’essere green, ma non mancano gli esempi virtuosi. Ecco cosa servirebbe.
Produrre energie rinnovabili dall’agricoltura è una soluzione possibile per fronteggiare la crisi energetica. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ha dato una spinta a un settore complesso e spesso sconosciuto.
Saranno le città a produrre l'accelerazione urgentemente necessaria, che finora non è arrivata dagli Stati, nella lotta contro l'emergenza climatica?
Il negoziato climatico è circondato dallo scetticismo verso un’umanità incapace di rinunciare a immediate comodità anche a costo di correre verso il disastro. Eppure, la sfida del buco nella fascia di ozono sembra raccontare una storia diversa. Le due cose sono connesse in molti modi. Perché non ci riusciamo?
Lo insegna l’MBA power dei leader 4.0 del Politecnico di Milano. Cerchiamo di capirne di più a partire da quattro spunti, validi per tutti coloro che lavorano, a prescindere dall’ambito in cui operano.
A giudicare dagli scarsissimi, irritanti risultati con cui si è conclusa a novembre la COP27 di Sharm el-Sheikh, l'iniziativa non ha sortito gli effetti sperati. Ma è stata comunque importante per le nuove figure legali a difesa del clima.
La corsa all'idrogeno verde è partita. Una trentina di Paesi ha già pubblicato una roadmap per lo sviluppo di questo vettore energetico, essenziale per la transizione ecologica, e alcuni stanno cominciando a produrlo. Come può cambiare la geopolitica.
L’obbligo di raccolta differenziata della frazione tessile urbana compie un anno. Abbiamo imparato cosa fare dei capi che non ci servono più, che non vogliamo vendere o che non sono in condizione di essere riusati?