Adattarsi al clima: le città cambiano colore

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Adattarsi al clima: le città cambiano colore

Il cambiamento climatico è una sfida che richiede soluzioni innovative ed immediate, tutte calibrate in modo diverso in base ai differenti luoghi e contesti. Le soluzioni per le aree urbane dal verde al bianco.

Le aree urbane risentono più delle aree rurali del surriscaldamento globale. Il cosiddetto “effetto isola di calore” può aumentare le temperature di 4-5 gradi centigradi in città e questo non accade nelle campagne circostanti. Le isole di calore in città rappresentano un problema crescente e, per mitigare gli effetti di questo fenomeno, gli studiosi hanno ideato numerose strategie. Tra le misure che si stanno diffondendo vi sono quelle relative a un cambio di pelle cittadino. Una delle strategie più efficaci per combattere questa problematica è la modifica delle superfici, dall’asfalto delle strade ai tetti degli edifici. Analizziamo alcuni esempi che possono contribuire significativamente alla riduzione delle temperature cittadine, migliorando così la qualità della vita e riducendo l’impatto ambientale.

Aumentare le aree urbane verdi

La prima grande mossa, già molto utilizzata, è rendere più verdi i contesti urbani. Piantare alberi ed aumentare le aree verdi nelle città aiuta ad ottenere una maggiore ombreggiatura ed una migliore traspirazione delle piante e, di conseguenza, ad abbassare le temperature ambientali. Le Nazioni Unite indicano che entro il 2050 le città ospiteranno oltre il 70% della popolazione complessiva: circa 6,3 miliardi su una popolazione mondiale di 9,7 miliardi. Secondo il WWF – che da anni porta avanti la campagna Urban Nature – i servizi ecosistemici di regolazione climatica, di depurazione dell’aria e dell’acqua, di approvvigionamento di cibo, di rigenerazione psicofisica, fanno parte della biodiversità urbana e sono cruciali per la salute e il benessere di chi vive in città e per il futuro del Pianeta.

Cambiare il colore alle strade e depavimentare

Tra le ultime proposte per migliorare il clima in città c’è il ripensamento del manto stradale. Tradizionalmente, l’asfalto utilizzato per pavimentare strade e marciapiedi è di colore scuro e tale caratteristica contribuisce ad aumentare l’assorbimento di una grande quantità di calore solare. Phoenix in Arizona è stata tra le prime città a sperimentare asfalti di colore più chiaro e rivestimenti riflettenti. Queste superfici riflettono una percentuale maggiore di radiazione solare rispetto all’asfalto tradizionale: si calcola che l’abbassamento di temperatura dell’asfalto – che solitamente l’estate è rovente – possa essere di circa 10%. Alcune sperimentazioni di questo genere sono già state condotte anche in Italia nell’area urbana di Treviso. Continuando ad esaminare le misure in strada, il depaving, ovvero la rimozione di pavimentazioni come asfalto o cemento, è una misura efficace. In pratica, si sostituiscono le superfici asfaltate con spazi verdi o pavimentazioni permeabili, si aumenta l’assorbimento e il raffreddamento dell’aria, riducendo le temperature. Roma è una delle città che ha scelto questa soluzione.

I tetti delle case diventano verdi o bianchi

Un’altra soluzione efficace è la realizzazione di tetti verdi. Non parliamo, in questo caso, di una semplice tinteggiatura ma della piantumazione dei tetti con semplici coperture di vegetazione leggera o dei veri e propri giardini pensili. Questi interventi vengono realizzati isolando energeticamente gli edifici ed ottenendo come risultato la riduzione del bisogno di climatizzazione interna. Oltre a combattere l’effetto isola di calore, i tetti verdi assorbono CO2, riducono l’inquinamento acustico e gestiscono meglio le acque piovane, diminuendo il rischio di allagamenti. L’alternativa al verde vero è verniciare i tetti di bianco. Secondo una recente ricerca condotta dall’University College London, questa modifica potrebbe ridurre la temperatura nelle giornate più calde di circa 2 gradi. Questa soluzione è in via di sperimentazione a Londra e anche alle Isole Bermuda. Le pitture riflettenti per tetti, note anche come “Cool Roofs” sono in grado di riflettere i raggi solari e di mantenere più fredde le superfici sulle quali vengono applicate, operando come uno scudo che impedisce l’accumulo di calore.

Specializzata su temi ambientali e sui new media. Co-ideatrice del premio Top Green Influencer. È co-fondatrice della FIMA e fa parte del comitato organizzatore del Festival del Giornalismo Ambientale. Nel comitato promotore del Green Drop Award, premio collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2018 ha vinto il prestigioso Macchianera Internet Awards per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all'economia circolare. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione e docenza sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.