I robot diventeranno nostri amici?
L’essere umano, istintivamente, considera viva ogni cosa che si muove autonomamente. Ma il nostro cervello non si è ancora adattato agli esseri artificiali da cui, sempre più spesso, siamo circondati.
L’essere umano, istintivamente, considera viva ogni cosa che si muove autonomamente. Ma il nostro cervello non si è ancora adattato agli esseri artificiali da cui, sempre più spesso, siamo circondati.
Molte tecnologie di uso comune, come il sistema GPS e Internet, affondano le loro radici nelle sperimentazioni in ambito militare. Ora l’evoluzione della robotica militare spaventa. Changes ne ha parlato con il filosofo della scienza Alessio Plebe.
Il futuro a tinte fosche che vede l’essere umano contrapposto ai robot , è smentito da tutta una serie di invenzioni che promettono di rendere la nostra esistenza più semplice e sicura grazie all’intelligenza artificiale.
Al CES di Las Vegas sono andate in scena le tecnologie più innovative che sono destinate a cambiare la nostra vita nei prossimi anni. Ma per il 2019 l’unica vera novità è il 5G.
Il 3% della popolazione mondiale ha chiesto ad Alexa e agli altri assistenti vocali un aiuto per fare gli acquisti di Natale. Così l’intelligenza artificiale ha cambiato il commercio.
Gli straordinari progressi nel campo del machine/deep learning suscitano timore. Ma questi software non sono ancora in grado di pensare.
Come funziona e dove vuole arrivare il Consorzio europeo per l’intelligenza artificiale ( CLAIRE ) che riunisce mille scienziati per giocare la partita mondiale con Stai Uniti e Cina
RICERCA E CAMBIAMENTO A CUBO UNIPOL – Le macchine molecolari possono diventare muscoli artificiali per autonomi sempre più simili agli esseri umani.
Perché l’Europa può avere un ruolo di primo piano nella produzione di un ecosistema digitale riconosciuto globalmente. L’analisi di Pēteris Zilgalvis, a capo del dipartimento DG CONNECT della Commissione Europea
Ci sono vari modi per garantire attraverso l'intelligenza artificiale uno sviluppo sostenibile al nostro mondo. Indipendentemente dalle macchine che costruiamo e costruiremo, dobbiamo lavorare per far esplodere la creatività.
Machine learning e intelligenza artificiale dividono le persone in sostenitori e detrattori del cambiamento. Perché una macchina che pensa fa paura. Changes ne ha parlato con David Orban.
Da Facebook a Google i pregiudizi instillati dagli autori dei robot bias guidano le nostre vite e sono un enorme rischio politico. Servono regole e audit aziendali mirati. Il dibattito al World Economic Forum.
Algoritmi, intelligenza artificiale e una produzione mai vista di dati quotidiani proietta le scelte economiche individuali e delle imprese solo verso il futuro. Eppure la memoria, il passato, il vintage e gli archivi acquistano un valore strategico decisivo.
Sono sempre più diffusi i modelli di intelligenza artificiale specificatamente studiati per prevedere con largo anticipo gravi patologie. In questo campo si cimentano i big del settore ma anche ricercatori universitari.
La nascita dell’Industria 4.0 ha fatto aumentare i timori di una sostituzione della forza lavoro umana con quella dei robot. Ma questa visione apocalittica non è l’unica e neanche la più probabile.