Tre superpoteri dei libri
Li diamo spesso per scontati, dimenticati e passati di moda. Ma siamo proprio sicuri?
Li diamo spesso per scontati, dimenticati e passati di moda. Ma siamo proprio sicuri?
La storia di Arturo Casadevall lo scienziato che ha dichiarato guerra all’iperspecializzazione che considera la nemica numero uno della ricerca e del pensiero critico.
La capacità di networking si divide tra uno stile “becero” e uno “pulito”. E tessere relazioni può diventare una forma di comunicazione etica.
Non abbiamo mai avuto così tanti strumenti di smart working, e non siamo mai stati così poco smart.
Perché si impara più da una sconfitta che da 10 vittorie. Ma solo se si ha davvero il coraggio di rischiare tutto.
La storia di Dean, un ragazzo scozzese che viveva alla giornata e che grazie a un viaggio, un animale e Instagram ha cambiato la sua vita.
Come rispondere alla domanda seguendo l’esempio di Scott Galloway, imprenditore e docente, e Mihály Csíkszentmihályi, psicologo ungherese.
La pandemia ci ha trascinato su terreni digitali con ancora maggior intensità e sta accrescendo il fenomeno. È un pericolo che striscia e, allo stesso tempo, è vero il contrario.
Se il purpose è la stella polare che guida la nostra azione, il flow è l’azione stessa. O meglio, è la sensazione che proviamo quando stiamo concentrati in un’attività per noi piena di significato.
Cosa voglio fare davvero da grande? E soprattutto, chi voglio essere? Le domande da farsi per trovare il proprio scopo, esattamente come fa un’azienda.
La Silicon Valley come un luogo oscuro e il data driven come un abominio. La vita nelle start up tecnologiche nel libro di Anna Wiener tra fiction e realtà.
Sapersi muovere tra settori, saperi e culture diverse è la skill del momento. Nell’era dell’algoritmo l’iperspecializzazione è un limite, conta essere alfieri del pensiero ibrido, essere “contaminati”.