Neko Health: tecnologia e check-up per una salute più accessibile

Rendere la prevenzione sanitaria più accessibile, veloce ed economica: è questa la sfida che Neko Health, la nuova startup fondata da Daniel Ek, creatore di Spotify, sta affronta
Lottare con la paura del rifiuto o del conflitto non è mai sano. Quali sono le radici di questa difficoltà e gli strumenti per costruire confini più rispettosi di sé stessi.
Imparare a dire di no è uno dei gesti più rivoluzionari che possiamo compiere per il nostro benessere. Non si tratta solo di declinare un invito o rifiutare un incarico, ma di riconoscere il proprio valore e proteggere i propri limiti. In un mondo che ci spinge costantemente verso la disponibilità totale, dire di no è una forma di cura e rispetto verso sé stessi.
Molte persone trovano difficile imparare a dire di no, anche quando dire “sì” significa andare contro i propri bisogni. Succede al lavoro, nelle amicizie, in famiglia. Dire di no a un progetto che ci sovraccarica o a un evento che non ci entusiasma ci fa sentire in colpa, egoisti o persino inadeguati. Ma come imparare a dire di no e smettere di mettere da parte sé stessi per soddisfare gli altri?
La risposta risiede nella consapevolezza. Imparare a dire no non è un rifiuto degli altri, ma un atto di fedeltà verso la propria identità e i propri valori.
Stabilire confini sani è fondamentale per la salute mentale. Saper dire no senza sensi di colpa permette di:
Quando impariamo a dire di no, iniziamo a vivere con più integrità, costruendo legami basati sulla trasparenza e non sulla compiacenza. Come si suol dire, saper dire di no può salvare giornate intere.
Ecco come imparare a dire di no nella pratica quotidiana:
Una delle ragioni principali per cui ci risulta difficile dire di no è la paura del rifiuto o del conflitto. Sin da piccoli impariamo che accontentare gli altri è una strada per ottenere amore e approvazione. Di conseguenza, dire no ci fa sentire in colpa, temiamo il giudizio e ci sentiamo meno degni.
La psicologa Susan Newman, autrice di The Book of No, sottolinea che in molti contesti sociali il consenso viene associato a buona educazione e collaborazione. Questo alimenta la difficoltà di imparare a dire di no, soprattutto per chi ha una forte necessità di essere accettato.
Le difficoltà nel dire di no spesso affondano le radici nell’infanzia. In molte famiglie, rifiutare veniva percepito come segno di ribellione o mancanza di rispetto. Così, crescendo, sviluppiamo l’idea che dire di no sia pericoloso o inappropriato.
Questo si manifesta nel comportamento noto come people-pleasing: il bisogno di compiacere gli altri anche a costo di trascurare sé stessi. Tale dinamica è comune in persone con bassa autostima o ansia sociale, che cercano costantemente approvazione, sacrificando il proprio equilibrio emotivo.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, le persone tendono a sovrastimare l’impatto negativo del proprio rifiuto. I partecipanti pensavano che gli altri si sarebbero sentiti offesi o delusi, ma in realtà chi riceveva un “no” si dimostrava molto più comprensivo di quanto ci si aspettasse.
Questa discrepanza dimostra come dire no sia meno drammatico di quanto si pensi. Gli altri, spesso, accettano le nostre decisioni con naturalezza. Saper dire no senza sensi di colpa si può imparare: è una competenza emotiva utile in ogni ambito della vita.
*Articolo pubblicato a Maggio 2025 e sottoposto a successive revisioni