Benessere individuale e collettivo: due dimensioni che si influenzano

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Benessere individuale e collettivo: due dimensioni che si influenzano

Il benessere mentale non riguarda solo l’individuo: è un equilibrio che nasce anche dalle relazioni, dalla comunità e dall’ambiente in cui viviamo.

Da uno a dieci, quanto il contesto intorno a te influenza il tuo umore ed il tuo benessere mentale?
Prova a rifletterci. Pensa alla tua giornata di oggi: il tuo stato emotivo è stato influenzato dalle persone con cui hai interagito, dall’ambiente circostante o dai contenuti che hai consumato?
Siamo spesso così presi dalla frenesia quotidiana che raramente ci soffermiamo a valutare quanto l’esterno condizioni il nostro equilibrio interiore. Eppure, comprendere questo legame può aiutarci a costruire nuove strategie per migliorare il nostro benessere mentale e, allo stesso tempo, contribuire al benessere collettivo.

Cos’è il benessere individuale

Il benessere individuale si riferisce a una condizione di equilibrio psicofisico che consente alla persona di vivere con soddisfazione e significato. Include diversi aspetti, tra cui il benessere mentale, l’autostima, la consapevolezza di sé, la capacità di gestire le emozioni e la resilienza.
Avere una buona salute mentale significa riuscire a navigare le sfide quotidiane mantenendo un senso di stabilità e ottimismo.

Coltivare il benessere personale significa, in primo luogo, prendersi cura di sé. Un approccio che parte dal riconoscere i propri bisogni emotivi, come raccontato in questo articolo sull’elogio della vulnerabilità, anche al lavoro, che evidenzia quanto sia importante ammettere e accogliere anche le proprie fragilità.

Cosa si intende per benessere collettivo

Il benessere collettivo è invece il risultato di condizioni sociali, ambientali e relazionali che favoriscono la salute e la soddisfazione della comunità.
Parliamo di reti sociali, sostegno reciproco, coesione, ma anche di qualità dell’ambiente e accesso equo a risorse fondamentali. È uno dei tipi di benessere più complessi perché dipende dall’interazione tra molteplici individui.

Un contesto sociale positivo, empatico e solidale ha il potere di elevare il benessere di tutti. Come racconta l’articolo Essere fragili è un valore, creare ambienti dove si può essere autentici e accettati è un passo fondamentale verso una società più sana.

Come si influenzano benessere individuale e collettivo

Benessere individuale e collettivo si influenzano reciprocamente.
Siamo immersi in un flusso continuo di emozioni e relazioni che agiscono sul nostro stato mentale. Le relazioni empatiche, il riconoscimento reciproco, l’ascolto e la disponibilità a mettersi nei panni dell’altro sono ponti tra il nostro io e il noi collettivo.

Quando una persona si sente sostenuta e accolta, è più propensa a offrire lo stesso agli altri, innescando un circolo virtuoso di influenza positiva. Questo effetto si basa su dinamiche di contagio emotivo, che possono essere leve potenti anche per il cambiamento sociale.

Costruire benessere mentale nelle relazioni quotidiane

Nel nostro quotidiano, possiamo costruire benessere mentale attraverso piccoli gesti: una parola gentile, l’ascolto autentico, il rispetto dei tempi emotivi dell’altro.
La qualità delle relazioni ha un impatto diretto sul nostro stato d’animo. Imparare a comunicare con empatia e attenzione può fare la differenza.

Un esempio? L’articolo sulla gratitudine mostra come coltivare questo sentimento nelle relazioni aumenti la felicità individuale e collettiva.

Il contagio emotivo utile per il benessere mentale

Il contagio emotivo è il fenomeno per cui le emozioni degli altri influenzano il nostro stato interno.
Pensate a un gruppo di neonati: se uno piange, in pochi secondi anche gli altri iniziano a farlo. Questo meccanismo innato prosegue anche nell’età adulta, dove senza accorgercene assorbiamo l’umore di colleghi, amici, familiari.

Essere consapevoli di questo processo ci permette di proteggere e nutrire il nostro benessere mentale, scegliendo ambienti e relazioni che ci sostengano.

Il contagio emotivo, anche online

Nel 2013 uno studio di Facebook e Cornell University ha dimostrato che il contagio emotivo avviene anche online.
Manipolando il tipo di contenuti mostrati nel feed di 700.000 utenti, i ricercatori hanno osservato che chi visualizzava contenuti positivi tendeva a pubblicare post a loro volta positivi. E viceversa per i contenuti negativi.

Questo dimostra che anche il nostro consumo digitale può influenzare il nostro benessere mentale. Curare ciò che leggiamo, vediamo e condividiamo è quindi un atto di cura verso noi stessi.

Usare il contagio emotivo per il benessere mentale

Se il contagio emotivo è inevitabile, allora possiamo scegliere come “contagiare” gli altri.
Il bello è che possiamo essere promotori di emozioni positive: possiamo ispirare calma, gentilezza, fiducia, agendo in modo coerente con ciò che vorremmo ricevere dagli altri.

Invece di dire “rilassati” o “sorridi”, possiamo mostrare quella serenità o quel sorriso con il nostro comportamento. Così facendo, non solo miglioriamo il clima intorno a noi, ma rafforziamo anche il nostro benessere mentale.

Contagiare emotivamente con la mindfulness

Un potente strumento per migliorare il nostro stato interiore e quello degli altri è la mindfulness.
Secondo Jon Kabat-Zinn, significa “prestare attenzione al momento presente, con intenzione e senza giudizio”.

Praticare mindfulness aiuta a gestire meglio le emozioni, ridurre lo stress e sviluppare self-compassion, cioè compassione per sé stessi e per gli altri.
Con questa consapevolezza, possiamo diventare più presenti nelle nostre interazioni e più capaci di trasmettere stati emotivi benefici agli altri.

In conclusione, il nostro benessere mentale non è mai un affare solo nostro: si nutre di relazioni, emozioni condivise, contesti che scegliamo e contenuti che consumiamo.
Siamo influenzabili, ma anche influenti. Sta a noi scegliere come contagiare il mondo intorno a noi, per contribuire a una società più empatica, sana e consapevole.

*Articolo pubblicato a gennaio 2022 e sottoposto a successive revisioni

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Digital wellness coach, mindfulness trainer e psicologa. Aiuta le persone a costruire e coltivare il proprio equilibrio interiore nell’era dell’iper-connessione digitale. Nei suoi percorsi e masterclass guida in particolare professioniste e professionisti a migliorare le proprie abitudini per avere più focus, tempo e benessere mentale. Organizza anche ritiri digital detox in cui accompagna gruppi di persone a disconnettersi per riconnettersi a sé.