L’incubo della felicità a tutti i costi
Ma davvero essere felici è diventato un obbligo morale e un’etichetta sociale? Così il sorriso è diventato una merce di consumo.
Ma davvero essere felici è diventato un obbligo morale e un’etichetta sociale? Così il sorriso è diventato una merce di consumo.
L’odio verbale digitale è diventato un sentimento globale che, al contrario di quello che si concretizza con azioni sembra accettato universalmente. Le parole non hanno più valore?
Siamo tutti equilibristi della perfezione che ci fa correre meccanicamente e costantemente verso una meta. Il rimedio è la mediocrità nella sua vera accezione: stare nel mezzo.
Siamo sottoposti a una ripetuta spettacolarizzazione del dolore, tanto che siamo diventati dei consumatori voraci di immagini che dovrebbero rendere un evento più reale, ma hanno subito un processo di de-realizzazione, trasformandosi in oggetti.
Perché le persone proiettiamo sui creator digitali cose che vorrebbero possedere e che desidererebbero disperatamente cambiare.
Il divario di genere non è solo tra uomo e donna ma anche da magro o grasso. Essere magre aiuta le donne a diventare ricche. Perché le donne in sovrappeso, ingabbiate in uno standard secondo criteri di certo non medici sono pagate meno delle loro coetanee più magre.
La riluttanza ad accettare che ogni forma di errore possa condurre a un progresso è una patologia comune. La vita oggi mette al bando i fallimenti e rischiamo di non imparare più nulla.
Perché siamo sempre più chiusi in una insicura individualità che considera aperture solo per ricevere approvazione ovunque e da chiunque.
La sostituzione dei beni fisici in beni digitali e della presenza fisica in interazione virtuale potrebbe ridurre in modo sostanziale le emissioni di carbonio e mitigare l’impatto dell’attività umana sull’ambiente.
Comprare beni di lusso a un prezzo conveniente nell’era digitale. Ma perché acquistare una skin digitale per personalizzare il proprio avatar? Perché comprare un terreno sul Metaverso? Perché preferire un NFT a un’opera fisica?