A Pasqua si viaggia in digitale

Il turismo resta virtuale e per ora si può partire quasi esclusivamente con la mente cliccando sul pc con una grande offerta di contenuti. E dai Big data l’industria pensa di ripartire, profilando i viaggiatori.
Il turismo resta virtuale e per ora si può partire quasi esclusivamente con la mente cliccando sul pc con una grande offerta di contenuti. E dai Big data l’industria pensa di ripartire, profilando i viaggiatori.
Investimenti sui dipendenti, valore per i consumatori, gestione etica delle relazioni con i fornitori e sostegno alle comunità locali dove si opera. Ma niente serve senza una narrazione efficace.
L’economista Rifkin lo dipinse come la soluzione a tutti i problemi energetici del mondo. Quasi venti anni dopo sta accadendo. Ecco perché.
Sapersi muovere tra settori, saperi e culture diverse è la skill del momento. Nell’era dell’algoritmo l’iperspecializzazione è un limite, conta essere alfieri del pensiero ibrido, essere “contaminati”.
Sfinimento, malinconia, frustrazione. C’è un virus nel virus. Una sindrome latente, che serpeggia sottotraccia e che per l’Oms potrebbe mutare in insofferenza. Un male antico descritto bene dagli autori greci e romani.
Il concetto di identità evoca di per sé qualcosa di unico. Ma quando ci si confronta con l’universo digitale, le cosiddette identità digitali di ciascuno sono invece diventate molteplici. Riusciranno a unirsi?
Cancellata nel 2020 a causa della pandemia Covid-19, la COP26 tornerà dopo un'assenza di due anni (la COP25 si tenne nel dicembre 2019 a Madrid) dall'1 al 12 novembre 2021 a Glasgow. Con un'unica parola d'ordine: il fallimento non è un'opzione.
Le aree urbane occupano il 3% della superficie terrestre, ma qui si consuma l’80% delle risorse alimentari del Pianeta. Ecco perché devono diventare luoghi di coltivazione sostenibile: dal vertical farming alle food forest, i modelli più promettenti.
Le città hanno avuto da sempre un ruolo fondamentale per il commercio al dettaglio. Nel mondo Post-Covid i brand e i retailer dovranno ridurre drasticamente la presenza fisica. Come può cambiare il modello di vendita.
Peoples Climate Vote, il più grande sondaggio mai condotto riguardo l’opinione pubblica e il cambiamento climatico evidenzia come Millennials e Gen Z siano i più sensibili alla crisi climatica.