Felicità sostenibile: liberarsi dalle mode
Essere o avere? La conquista di una sicurezza personale che non dipende da insegne esterne a sé stessi traccia cammini di maggior realizzazione e magari reddito.
Essere o avere? La conquista di una sicurezza personale che non dipende da insegne esterne a sé stessi traccia cammini di maggior realizzazione e magari reddito.
Essere indebitati è generalmente visto come qualcosa di disdicevole. Ne consegue l’imperativo categorico che bisogna far fronte agli impegni, costi quel che costi. Sul fatto che sia giusto inchiodare i debitori, Stati compresi, alle loro responsabilità quasi nessuno ha dubbi. Ma si parla sempre e solo di soldi. Perché non si ragiona mai in questo modo in termini di ambiente?
Non solo accordi commerciali, relazioni bilaterali, ambasciate o eventi sportivi o culturali. Le relazioni con il mondo passano anche da panda e oranghi.
L’anomalia umana rispetto alle altre specie è la ricerca della massimizzazione del profitto. Cambiare la prospettiva si può senza rinunciare a quasi niente.
Cosa significa esattamente transizione ecologica nel contesto della produzione audiovisiva. Quali fasi della produzione sono interessate e quali sono le figure professionali coinvolte.
Vestirsi per soddisfare un bisogno o per rispondere e a una finalità di prestigio sociale? Gli oggetti come status sociale sono sentiti come esigenze infinite e generatrici di insoddisfazione e di malessere per il Pianeta.
Inondazioni, siccità, morti, danni a infrastrutture e frane colpiscono molto più duramente questo continente. Perché accade?
Ridurre al minimo i rifiuti prodotti, imparare nuove regole che variano tra città e Regioni. Come orientarsi quando si è fuori casa.
Per rendere efficace la protezione ambientale non bastano le leggi e gli accordi internazionali. Occorre monitorare i territori a rischio quotidianamente. L’esempio dei Naso a Panama.
C’è una ragione ecosistemica che rende l’alimento locale e stagionale migliore. Non è il consumo a chilometro zero che salva il Pianeta.