CBAM: chi inquina, paga davvero?

Il cambiamento climatico richiede azioni decise e coordinate, e l’Unione Europea ha risposto con un meccanismo innovativo: il CBAM, acronimo di Carbon Border Adjustment Mechanism
Il turismo ecosostenibile si pone l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto ambientale e promuovere uno sviluppo sostenibile delle destinazioni vacanziere. Ma siamo capaci di praticarlo?
Per molti, estate è sinonimo di vacanza. Che si tratti di una camminata tra i monti o di un lungo viaggio alla scoperta di nuove culture, la stagione calda rappresenta un’occasione per rallentare, esplorare e rigenerarsi. Ma oggi, viaggiare significa anche prendersi cura dell’ambiente, delle comunità ospitanti e del patrimonio naturale e culturale. È possibile farlo scegliendo un nuovo approccio: l’ecoturismo.
Questo articolo ti guiderà alla scoperta dell’eco turismo, spiegandone il significato, i vantaggi e fornendo 10 consigli pratici per trasformarti in un vero eco turista. Viaggiare in modo sostenibile è un gesto concreto per costruire un futuro migliore e contrastare i fenomeni del turismo di massa e dell’overtourism.
L’ecoturismo – detto anche eco-turismo – è una forma di viaggio responsabile che punta a ridurre l’impatto ambientale, promuovendo lo sviluppo sostenibile e la conservazione delle risorse naturali e culturali dei territori visitati.
Diversamente dal turismo tradizionale, che spesso contribuisce all’inquinamento, alla cementificazione e alla perdita di identità culturale, l’eco turismo pone al centro l’ambiente e le comunità locali. È una modalità di viaggio più consapevole, in grado di generare benefici economici, sociali e ambientali duraturi.
I motivi per scegliere l’ecoturismo sono molteplici. Tra i principali vantaggi troviamo:
Basta osservare alcuni ecoturismo esempi per rendersi conto di quanto questa scelta possa arricchire il viaggiatore e il territorio: da un tour in bicicletta sulle colline romagnole a una vacanza in agriturismo dove si impara a cucinare piatti tipici. L’eco turista non è solo un viaggiatore: è un alleato della sostenibilità.
Essere un ecoturista significa viaggiare con attenzione, curiosità e rispetto. Significa scegliere in modo informato, adottare comportamenti responsabili e lasciare ogni luogo migliore di come lo si è trovato.
Ecco il nostro decalogo per diventare un vero eco turista.
La mobilità è tra i principali fattori di inquinamento legati al turismo. Privilegia treni, autobus e mezzi condivisi. Il carpooling e i viaggi notturni in treno sono ottime soluzioni per ridurre le emissioni e risparmiare sull’alloggio. Prima di scegliere la destinazione, valuta quelle facilmente raggiungibili senza prendere l’aereo.
Spostarsi a piedi o in bici non è solo una scelta green, ma anche un modo per vivere il viaggio in modo più autentico. Percorsi come quelli del Savio in Romagna, premiati con l’Oscar del Cicloturismo 2022, permettono di esplorare territori ricchi di storia, natura e sapori. La mobilità dolce è perfetta per un ecoturismo attivo e sostenibile.
Il cibo è cultura. Evita i menù “internazionali” e scegli ristoranti che propongono piatti stagionali e ingredienti a km zero. Partecipa a degustazioni, laboratori e corsi di cucina: un’esperienza culinaria autentica è parte integrante del viaggio ecoturistico. A Cesena, per esempio, puoi imparare a preparare i passatelli con le massaie locali.
Segui sempre le indicazioni dei parchi e delle riserve naturali, non disturbare gli animali selvatici e non abbandonare rifiuti. Riduci l’uso della plastica, porta con te contenitori riutilizzabili e pratica il principio del Leave No Trace: non lasciare traccia del tuo passaggio.
Evita di incidere nomi o simboli su alberi, rocce e monumenti. Anche se ti sembrano gesti innocui, danneggiano il patrimonio storico e naturale e sono spesso sanzionati. Rispetta i beni comuni e tramanda questa cultura agli altri viaggiatori.
Scegli strutture che adottano pratiche sostenibili: utilizzo di energie rinnovabili, raccolta differenziata, attenzione al risparmio idrico. Cerca hotel e B&B con certificazioni ambientali (come Ecolabel) o impegnati localmente in progetti green. Gli agriturismi e le strutture a conduzione familiare sono spesso un’ottima scelta.
Evita i souvenir industriali. Acquista oggetti realizzati a mano, prodotti enogastronomici locali, opere artigianali. Ogni acquisto consapevole sostiene l’economia locale, valorizza la cultura e contribuisce alla tutela del patrimonio immateriale.
Spegnere le luci, non lasciare dispositivi in stand-by, ridurre l’uso dell’aria condizionata: anche in vacanza è importante consumare con criterio. Usa borracce e sacchetti riutilizzabili, informati sulla raccolta differenziata del luogo. Piccoli gesti che fanno una grande differenza.
Prima di partire, studia la cultura, le usanze, le leggi e le questioni ambientali del luogo che visiterai. Sapere cosa fare (e cosa evitare) aiuta a integrarsi con rispetto e a vivere esperienze più autentiche. L’eco turista non è mai impreparato.
Al ritorno, racconta la tua esperienza. Parla del viaggio sui social, scrivi recensioni delle strutture sostenibili che hai visitato, consiglia destinazioni e attività green. Ogni testimonianza può ispirare altri a scegliere un turismo più consapevole e rispettoso.
In conclusione, l’ecoturismo non è una moda ma una necessità. È un modo per viaggiare che rispetta il Pianeta, valorizza le comunità e arricchisce l’esperienza personale.
*Articolo pubblicato a luglio 2023 e sottoposto a successive revisioni