Sei consigli per difenderci dalla plastica
La plastica è presente nella nostra vita quotidiana da oltre settant’anni ed è così fondamentale che la diamo per scontata senza renderci conto della sua pervasività. Secondo
Hai presente una scimmia che salta da un albero all’altro senza stare mai ferma? In questo modo funziona la nostra mente: monkey mind appunto. Come allenare la mente a restare ferma sul ramo e godersi la vita.
Ogni volta che la mente va al passato o al futuro da un pensiero che arriva, ecco che si comporta come la scimmia che salta da un ramo all’altro. Si tratta di una tendenza comune, umana che però può essere fonte di sofferenza. Infatti, il rimugino della mente, ovvero il continuo pensare a ciò come è andata una situazione passata o cosa dobbiamo fare in una circostanza futura, ci distoglie dal piacere di goderci il presente. Vivere vite dense di informazioni e attività da fare, com’è in buona parte dei casi nell’era moderna, porta la nostra mente a stare raramente nel momento presente ma a vagare di continuo.
All’opposto la mindfulness è la pratica che allena la mente a stare nel qui ed ora, non nel passato o nel futuro, ma esattamente nel presente. E quindi possiamo dire che si tratta di un esercizio notevole che chiediamo alla nostra monkey mind: stare ferma sul ramo in cui si trova.
Ormai vari studi, molti della Cornell University, hanno dimostrato gli effetti della mindfulness e quindi del mantenere la concentrazione nel qui ed ora sulla qualità della vita.
Alcuni dei benefici sono:
Insomma, tutti aspetti che in un periodo storico in cui siamo iper-sollecitati, è importante preservare.
La mindfulness è la pratica di allenamento della mente a concentrarsi su una cosa alla volta e ad essere pienamente presenti nel momento. Alcuni pensano erroneamente che la mindfulness sia non fare nulla e che sia un atto di chiusura al mondo. In realtà è un processo attivo che può assumere diverse forme ma la base è sempre riuscire a concentrarsi su un oggetto alla volta e di rifocalizzarsi su quello ogni volta che un pensiero ha portato la nostra mente altrove. Con gentilezza e senza giudizio, ogni volta che ti accorgi di aver distolto l’attenzione da ciò su cui volevi concentrarti, riporti lì la tua mente.
Più pratichi, più efficiente diventa il tuo cervello nel rifocalizzarsi e nel rimanere nel momento presente. Si tratta di un vero e proprio allenamento. Dobbiamo pensare al nostro cervello come se fosse un muscolo. Se passi le tue giornate a far saltellare la mente da un pensiero all’altro, nel momento in cui provi a focalizzarti sul tuo respiro o le sensazioni corporee, fai molta fatica. Semplicemente perché non hai l’abitudine di farlo. Come l’esercizio muscolare, anche per il nostro cervello vale lo stesso: si raccolgono i risultati grazie alla costanza e allenamento continuo.
Per questo si parla di neuroplasitictà: a seconda di come usiamo la nostra mente alleniamo certi circuiti neurali e ne indeboliamo altri dato che le reti neurali sono plastiche appunto, non fisse.
Praticare la mindfulness può assumere diverse forme, qui sotto alcuni esempi. Il punto alla base di tutti è però mantenere la consapevolezza sul momento presente. Ecco alcuni modi per farlo:
La lista potrebbe allungarsi all’infinito, proprio perché portare un approccio mindful nella propria vita significa essere consapevoli delle azioni che si svolgono nella quotidianità.
Anche solo 2-5 minuti di meditazione possono calmare la mente e aiutarti a sentirti più concentrato e rilassato. Ovvio che, come tutte le cose nella vita, più si pratica più si raccolgono i benefici che abbiamo visto sopra. Ma l’importante è iniziare, anche da brevi momenti di consapevolezza che poi man mano cerchiamo di espandere.