Sei consigli per difenderci dalla plastica
La plastica è presente nella nostra vita quotidiana da oltre settant’anni ed è così fondamentale che la diamo per scontata senza renderci conto della sua pervasività. Secondo
Il cambiamento più importante per stare bene è saper gestire le priorità, mettendo quelle davvero importanti ai primi posti. Sembra facile ma non lo è.
La parola “essenza” deriva dal latino éssentia, l’essere di una cosa, ciò che costituisce la sua sostanza. È il fulcro, il centro, il perno attorno al quale quella cosa ruota. E di essenza, voglio parlare in questo articolo. Credo che sia necessario, nell’era della sovrabbondanza informativa, occuparsi di essenzialità ovvero dell’opposto.
Viviamo vite immerse in un continuo flusso di informazioni, stimoli, punti da smarcare nella nostra to-do list che non finisce mai. E nell’incedere delle giornate spesso perdiamo di vista ciò che davvero conta per noi, nella nostra vita. Nell’ambito della meditazione si usa il termine “pilota automatico” per descrivere quel meccanismo che ci porta appunto in modo automatico a reagire a ciò che ci capita, con poca consapevolezza.
In tutto questo è complice anche la velocità e il proiettare la mente al futuro: due tendenze che ci distolgono da ciò che è essenziale e importante nel presente per sentirci realizzati o realizzate, per sentire che stiamo vivendo una vita per noi piena. Abbiamo l’illusione di poter programmare, prevedere, pianificare ciò che accadrà domani e così ci perdiamo l’essenza del quotidiano.
Vogliamo inserire sempre più elementi nella nostra to do list tanto che abbiamo reso plurale un termine che è per sua natura singolare: priorità. La priorità è una, è ciò che è essenziale per permetterti di stare bene. Quando si passe alle priorità, plurale, si perde il focus di ciò che davvero è essenziale, per ognuno di noi in forma diversa.
Ci rendiamo subito conto di quanto sia vera l’importanza della semplicità e dell’essenzialità, quando osserviamo un bambino felice. I bambini sanno stare bene con poco. E in quello stato di semplicità manifestano la loro essenza più pura. In fondo siamo tutti stati bambini, quindi quella scintilla di essenzialità possiamo risvegliarla in noi.
Può sembrare paradossale, ma la pienezza la si raggiunge liberando spazio. Più si fa pulizia intorno e dentro di noi, più fioriamo e coltiviamo una sensazione di abbondanza. Questo perché convogliamo le nostre energie e risorse mentali verso poche direzioni che però sono essenziali per farci stare bene.
Quindi la domanda che ho per te è: a cosa sei pronto o pronta a rinunciare, a lasciar andare, nella tua vita per dedicarti solo a ciò che conta davvero per te?
Chiudo con le parole di Nicolò Fabi nella sua canzone “Costruire”:
…
Ma tra la partenza e il traguardo
Nel mezzo c’è tutto il resto
E tutto il resto è giorno dopo giorno
E giorno dopo giorno è
Silenziosamente costruire
…
E ti auguro di dedicarti a costruire, in quel mezzo che è la vita tra la partenza e il traguardo, basandoti su ciò che è essenziale e importante per te, senza farti distrarre da velleità superflue.