Gentrificazione: cosa cambia nei quartieri che si trasformano

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Gentrificazione: cosa cambia nei quartieri che si trasformano

I benefici ci sono in termini di rigenerazione urbana e servizi, ma il rischio è di accentuare le disuguaglianze se le grandi trasformazioni urbane non sono accompagnate da politiche di tutela sociale.

In un’epoca di grandi trasformazioni urbane, costruire città più sostenibili e inclusive è una sfida prioritaria. Anche in Italia, è tempo di un nuovo equilibrio tra innovazione, accessibilità e identità locale, come auspicato nel progetto di un Green New Deal per l’Italia.

Gentrificazione: significato e origine del termine

Negli ultimi anni, la parola gentrificazione è entrata nel linguaggio comune, diventando un termine chiave nel dibattito urbano contemporaneo. Ma qual è il significato di gentrificazione? E qual è la sua etimologia?
Il termine deriva dall’inglese “gentry”, riferito alla piccola nobiltà britannica, e fu coniato negli anni ’60 dalla sociologa Ruth Glass per descrivere i cambiamenti avvenuti a Londra quando professionisti benestanti iniziarono a trasferirsi nei quartieri popolari, espellendo progressivamente le classi meno abbienti. Nel contesto attuale, la gentrificazione descrive un processo di trasformazione urbana in cui un’area degradata o popolare viene riqualificata, attirando nuovi residenti di ceto più alto. Questo porta a un aumento dei prezzi degli immobili e all’allontanamento dei residenti storici.

Le cause della gentrificazione

A spingere la gentrificazione sono diversi fattori interconnessi, spesso legati a dinamiche economiche e politiche. Un sinonimo di gentrificazione potrebbe essere “riqualificazione con espulsione sociale”, a sottolineare la contraddizione tra recupero urbano e perdita di inclusività.

Tra le principali cause troviamo:

  • Investimenti immobiliari privati e pubblici: la rigenerazione urbana è spesso guidata da operazioni speculative mirate ad attrarre investitori e aumentare il valore del territorio.
  • Turismo di massa: il fascino dei centri storici e la facilità di affitto breve (come nel caso di Airbnb) incentivano la trasformazione degli appartamenti in strutture ricettive.
  • Innovazione e lavoro flessibile: l’arrivo di giovani professionisti e digital nomads alimenta il cambiamento. Il coworking, ad esempio, è sempre più uno state of mind.
  • Politiche urbane: la mancanza di regolamentazioni o piani per l’housing sociale spesso accelera i processi di espulsione.

Gentrificazione e trasformazione dei quartieri

La gentrificazione ha un impatto profondo sulle città. I quartieri cambiano volto, nei servizi, nella popolazione, nell’identità. Se da un lato può significare più sicurezza e valorizzazione urbana, dall’altro può minare la coesione sociale.
Secondo lo studio Gentrification pathways and their health impacts on historically marginalized residents in Europe and North America: Global qualitative evidence from 14 cities, la gentrificazione tende ad aumentare la disuguaglianza: i residenti storici spesso non riescono più a permettersi l’affitto o i nuovi servizi, mentre gli spazi pubblici vengono modellati sui bisogni di chi arriva, non di chi resta.

Come evidenziato daChanges Unipol, una città sostenibile non è solo ecologicamente efficiente, ma anche socialmente equa. La vera sfida è coniugare sviluppo urbano e inclusione.

Gentrificazione in Italia: Milano e Roma a confronto

Il fenomeno della gentrificazione in Italia assume sfumature diverse a seconda delle città. Due casi emblematici sono Milano e Roma.

  • Gentrificazione Milano: Negli ultimi dieci anni, la città ha vissuto una trasformazione profonda, soprattutto nei quartieri Isola, NoLo e Porta Romana. La riqualificazione urbana, le nuove architetture e il potenziamento dei trasporti hanno attratto giovani professionisti e investitori. Tuttavia, come sottolineato in uno studio del Politecnico di Milano (2023), ciò ha comportato un’impennata dei canoni di locazione (+40% in 5 anni) e l’espulsione delle famiglie a basso reddito.
  • Gentrificazione Roma: La Capitale, pur con dinamiche più lente, ha visto processi simili nei quartieri di San Lorenzo, Pigneto e Monti. Qui, l’effetto combinato di turismo e mercato immobiliare ha cambiato il volto delle strade, con una progressiva sostituzione delle botteghe storiche con bar e locali per turisti. La perdita di identità locale è un rischio concreto.

Turismo e gentrificazione: un legame controverso

Il turismo è tra i motori principali della gentrificazione. L’aumento degli affitti brevi e il proliferare di case vacanza spingono fuori i residenti e trasformano i centri urbani in vetrine globali.
In molte città, l’effetto Airbnb ha reso gli alloggi inaccessibili per le famiglie locali. Come analizzato in questo approfondimento, l’overtourism non solo cambia le dinamiche economiche, ma incide anche sull’identità e vivibilità dei quartieri.
I centri storici diventano sempre più luoghi per il consumo, perdendo la loro funzione residenziale. Aumentano i prezzi, spariscono i negozi di prossimità, e le comunità si frammentano. Tuttavia, un turismo consapevole può fare la differenza. Come suggerito qui, adottare pratiche di ecoturismo è uno strumento per contrastare la gentrificazione, favorendo un impatto positivo sui territori.

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