Video virali e IA: come l’iper-realtà digitale cambia il nostro rapporto con l’autenticità

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Video virali e IA: come l’iper-realtà digitale cambia il nostro rapporto con l’autenticità

La forma come linguaggio e biglietto da visita che comunica chi siamo ancora prima di scendere dalla vettura. Ma è ancora così?

I nostri social feed sono abitati sempre di più da video virali irresistibili che hanno come protagonisti neonati e cuccioli generati dall’IA. Volti simmetrici, occhi enormi e sorridenti, sonni angelici. Troppo perfetti per essere veri. E infatti, non lo sono.
Queste creazioni di intelligenza artificiale generativa raccolgono milioni di visualizzazioni. Sembrano un fenomeno innocuo, ma nascondono un trend più ampio: la nascita di un’iper-realtà digitale, una versione artificiale del mondo che rischia di allontanarci dall’esperienza autentica.

Dalle fragole all’IA: quando la simulazione sostituisce la realtà

Come ha spiegato l’agronomo Daniele Paci su TikTok, molti di noi non riconoscono più il vero sapore di una fragola. Decenni di aromi industriali hanno addestrato il palato a preferire sapori standardizzati. Proprio come accade col gusto, anche nel digitale ci abituiamo a simulazioni rassicuranti e prevedibili, perdendo la capacità di apprezzare la complessità e le imperfezioni della realtà.

Dal cartone animato alla delusione reale

Nei cartoni animati i cuccioli sono perfetti: non sporcano, non mordono, non si ammalano. Sono eternamente “cucciolosi”. Questa rappresentazione crea aspettative irrealistiche. Il risultato? Dopo l’entusiasmo per un film d’animazione, arrivano regali di animali domestici che, con la loro realtà complessa, spesso si trasformano in abbandoni. Anche qui la versione artificiale rende più difficile accettare la bellezza della vita vera.

Neonati e animali digitali: il superstimolo dell’IA generativa

I video virali AI di bambini e cuccioli perfetti sfruttano il cosiddetto baby schema, individuato dall’etologo Konrad Lorenz. L’intelligenza artificiale lo amplifica fino a generare un superstimolo: un segnale artificiale più forte della realtà stessa. Ma dopo aver visto un neonato AI sorridente e sereno, come reagiamo davanti a un bambino vero che piange e non dorme? La realtà rischia di sembrare deludente.

Iper-realtà digitale: quando i social diventano più veri del vero

Il filosofo Jean Baudrillard parlava di iper-realtà: un mondo di simulacri che diventano più reali del reale. I social media hanno accelerato questo processo con filtri, vite perfette su Instagram e paesaggi ipersaturi. L’intelligenza artificiale generativa porta questa tendenza all’estremo. Regala emozioni “pure” e concentrate, senza la fatica della vita vera. Ma ci abitua a preferire la simulazione, rischiando di trasformare il quotidiano in un eterno confronto perdente.

Il rischio di una società sempre insoddisfatta

Quando il digitale diventa il nuovo standard

  • Se la bellezza ideale è un volto generato dall’IA, come accettare le rughe reali?
  • Se la genitorialità è rappresentata da neonati digitali sempre sorridenti, come affrontare la fatica e la frustrazione dei primi mesi?
  • Se la natura online è sempre lussureggiante, come apprezzare la semplicità di un bosco grigio in autunno?

Il rischio è una perenne insoddisfazione: un mondo reale che appare sempre inferiore alla sua copia digitale.

Autenticità contro iper-realtà: come riconnettersi al reale

Non siamo condannati a vivere in eterno nella copia digitale del mondo. Il primo passo è la consapevolezza.

  • Assaporare una fragola vera, anche se non perfetta.
  • Accogliere un cucciolo per ciò che è, non per l’idea che abbiamo.
  • Insegnare ai bambini che i video virali AI non sono specchi della realtà.

Serve coltivare un’ecologia della mente e dei sensi: ridare valore all’originale, con tutte le sue imperfezioni. Perché è proprio lì, nelle smorfie di un neonato, nelle goffaggini di un cucciolo o nella dolcezza di un frutto ammaccato, che nasce la bellezza dell’autenticità.

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Specializzata su temi ambientali e sui new media. Co-ideatrice del premio Top Green Influencer. È co-fondatrice della FIMA e fa parte del comitato organizzatore del Festival del Giornalismo Ambientale. Nel comitato promotore del Green Drop Award, premio collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2018 ha vinto il prestigioso Macchianera Internet Awards per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all'economia circolare. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione e docenza sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.