Essere vulnerabili: una forza da riscoprire anche al lavoro

Viviamo in una società che ci ha spesso insegnato a indossare maschere e armature, soprattutto in ambito professionale. Tuttavia, sempre più ricerche e testimonianze ci dimostran
Migliorare la salute mentale partendo dallo schermo: scopri come creare abitudini digitali più sane e consapevoli.
Essere sempre connessi è diventato la normalità: smartphone in mano, notifiche continue, giornate scandite da mail, chat e scroll. Ma dietro la comodità dell’iperconnessione si nascondono sintomi di disagio che sempre più persone iniziano a riconoscere: ansia, insonnia, stress. Da questa consapevolezza nasce il concetto di digital wellbeing, una nuova forma di benessere che aiuta a ritrovare l’equilibrio tra tecnologie e salute mentale.
Scopriamo allora cos’è il digital wellbeing, quali segnali indicano un malessere digitale e come agire – anche grazie alle app digital wellbeing – per riconquistare il tempo e l’attenzione.
Il digital wellbeing è l’equilibrio tra l’uso degli strumenti digitali e il benessere psicofisico della persona. Non si tratta di dire addio alla tecnologia, ma di imparare a utilizzarla in modo più consapevole, evitando che diventi fonte di dipendenza, alienazione o stress.
Con l’aumento delle ore trascorse davanti agli schermi – per lavoro, studio o intrattenimento – è cresciuta anche l’urgenza di gestire meglio il tempo online. Il digital wellbeing non è più un lusso, ma una necessità quotidiana.
Proprio per questo sono nate sempre più app digital wellbeing, progettate per monitorare l’uso dello smartphone, disattivare notifiche inutili o aiutare a costruire nuove routine digitali.
Oggi il benessere passa anche dal modo in cui ci relazioniamo con i dispositivi che ci circondano.
Come capire se il nostro rapporto con la tecnologia è diventato poco sano? I segnali da osservare sono chiari:
Questi sintomi sono legati a un fenomeno chiamato burnout digitale, una forma di esaurimento causata dall’iperconnessione. Chiari campanelli d’allarme permettono di riconoscere questo problema per poter intervenire in tempo e proteggere la propria salute mentale.
Migliorare il proprio digital wellbeing è possibile. Bastano piccoli cambiamenti quotidiani per iniziare a sentirsi meglio:
1. Stabilire orari digitali
Definire momenti della giornata senza schermo – come la mattina presto o prima di andare a letto – aiuta a ridurre lo stress. Si possono anche creare “zone senza tecnologia” in casa, come la camera da letto o la cucina.
2. Gestire le notifiche
Eliminare notifiche inutili è un primo passo per ridurre l’iperstimolazione. Le app digital wellbeing come Digital Wellbeing (Android) o Screen Time (iOS) permettono di controllare il tempo trascorso su ogni app e impostare limiti giornalieri.
3. Fare digital detox
Periodi di disconnessione volontaria, anche brevi, permettono di ricaricare le energie mentali. Digital detox: come disintossicarsi dal telefono | Changes offre strategie concrete per affrontare il detox digitale senza stress.
4. Riscoprire la presenza
Fare una passeggiata senza telefono, leggere un libro cartaceo, cucinare ascoltando musica: gesti semplici che aiutano a rieducare l’attenzione e a vivere il presente.
Il benessere digitale ha un impatto diretto sulla salute mentale. Quando impariamo a usare la tecnologia in modo equilibrato, migliorano la qualità del sonno, le relazioni sociali, la produttività e persino l’autostima.
Una delle pratiche più utili in questo percorso è la mindfulness. Portare attenzione consapevole a ciò che si fa – anche nel digitale – aiuta a distinguere tra reale necessità e automatismi. Integrare la mindfulness con un uso più attento dei dispositivi permette di uscire dalla modalità “pilota automatico” e riprendere il controllo del proprio tempo.
Anche le relazioni umane beneficiano di una minore iperconnessione. Staccarsi dallo schermo significa dedicare più attenzione all’ascolto, alla conversazione, alla condivisione. Un aspetto fondamentale soprattutto per i giovani, spesso immersi in una realtà relazionale filtrata dai social.
I giovani stanno sviluppando una maggiore consapevolezza critica, ma hanno bisogno di modelli positivi e sostenibili per gestire la loro identità digitale.
La tecnologia può essere una risorsa straordinaria, se impariamo a usarla con intenzione. Basta un passo alla volta – una notifica disattivata, una passeggiata offline, un detox programmato – per costruire un rapporto più sano con il digitale e vivere una quotidianità più centrata e serena.