La società dei poli opposti
L’inondazione di Valencia ha ben evidenziato i pericoli di una gestione territoriale in cui pochissimi erano decisori e concentrati su altri obbiettivi, mentre i molti, e veri co
Il 75% degli italiani fino a 35 anni non costruisce un nucleo familiare per colpa dell’instabilità economica e il 71% ritiene sia impossibile seguire le tappe tradizionali. I risultati della ricerca Generationship 2024 di Unipol Changes realizzata da Kkienn su un campione di Millennials e Generazione Z.
La crisi della famiglia presso le nuove generazioni si traduce in due fenomeni diversi ma collegati:
I motivi per prendere tempo sono almeno tre:
Ma come sono cambiati gli atteggiamenti dei giovani italiani rispetto alla tendenza a procrastinare il “grande passo”? Le spiegazioni esogene (mancanza di risorse, percorsi di vita tortuosi) sono ferme. Sono invece aumentati i giovani – e anche gli adulti – che rinviano la decisione perché non si sentono pronti, hanno altre priorità, stanno bene così.
La decisione di non fare figli non è molto diversa. Anche in questo caso le ragioni di natura economica sono ritenute le più importanti: il costo insostenibile di uno o più figli con una famiglia con un reddito normale (74%) e la mancanza di stabilità economica di molte famiglie (74%).
Seguono gli ostacoli pratici, le difficoltà, i rischi percepiti della genitorialità nel contesto sociale attuale: il lavoro che non consente la flessibilità per prendersi cura della prole (69%), l’entrata ritardata nel mondo del lavoro (68%), la discriminazione sui luoghi di lavoro ai danni delle donne che mettono al mondo figli (67%), il non voler “far vivere i figli in un mondo come quello attuale” (64%), la carenza di asili nido ed altri servizi (59%).
Per ultime, ma anch’esse con un consenso maggioritario, vengono le motivazioni che attengono alla libertà di non avere figli: “non si vuole mettere al mondo dei figli per farli vivere in un mondo come quello attuale (60%), “decidere se e quando avere figli è la più grande conquista delle nuove generazioni” (56%), “i giovani (….) non sono disposti a rinunciare a niente” (52%), “non si pensa al futuro, non si vogliono responsabilità” (51%).
Anche rispetto alla decisione di non fare figli, i giovani riconoscono lo stesso trend osservato per il ritardo nel formare la famiglia: nel 2024 crescono solo le motivazioni che attengono alla libertà di scelta della coppia. In altri termini, è in atto un rapido spostamento della motivazione del non fare figli dal non potere al non volere. Fare figli non è più obbligatorio, bisogno desiderarlo e non tutte le coppie lo desiderano. Un’unione senza figli non è più un tabù.