Zoomer o Gen Z: chi sono e cosa li distingue

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Zoomer o Gen Z: chi sono e cosa li distingue

Sono i primi nativi digitali: scopri da che anno nascono, perché si chiamano così e cosa li rende unici tra social, valori e futuro tecnologico.

Negli ultimi anni sempre più spesso sentiamo parlare di “Zoomer” come sinonimo di Generazione Z. Ma chi sono esattamente questi giovani? E perché qualcuno decide di chiamarli così? Questo termine, a metà tra lo scherzoso e il provocatorio, si è imposto sui social e nei media, ma nasconde radici più profonde: generazionali, tecnologiche e culturali. 

Cosa significa “Zoomer” e da dove nasce il termine

Il termine Zoomer è un neologismo informale per riferirsi ai membri della Generazione Z. È un gioco di parole che fonde la “Z” con il suffisso –omer, richiamando “boomer” (termine usato per i baby boomer). In passato era occasionalmente usato in inglese anche per descrivere anziani molto attivi, ma l’uso moderno come sinonimo di Gen Z si è imposto intorno al 2017 grazie alla diffusione di meme come il “Zoomer Wojak” che hanno contribuito a diffondere il termine come auto-etichetta di un’intera generazione.

Differenze tra Zoomer, Millennial e Alpha

Se i Millennial (o Generazione Y) sono nati tra gli anni ‘80 e la metà degli anni ‘90 e gli Alpha dopo circa il 2010, gli Zoomer sono coloro che nascono tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2010 (le date precise possono variare). In confronto ai Millennial, vivono un’era ancora più immersa nella tecnologia fin dall’infanzia; rispetto agli Alpha, sono in qualche modo “avanti” nella transizione digitale.

L’autoironia e la cultura meme come forma di espressione generazionale

Un tratto caratteristico dell’identità zoomer è l’ironia: molti giovani accettano il termine come una goliardica presa in giro generazionale. In molte conversazioni online, “essere uno zoomer” significa riconoscersi in certe battute, certi meme, certe ansie digitali.

Generazione Z: chi sono e da che anno nascono

La caratteristica generalmente riconosciuta è il fatto di essere nativi digitali visto: sono infatti i primi a nascere in un’epoca in cui il digitale è già parte integrante della vita quotidiana. Alcuni testi sociologici come Generazione Z. Guardare il mondo con fiducia e speranza definiscono i membri della Gen Z come “i veri nativi digitali” proprio perché non solo hanno vissuto l’era di Internet, ma sono immersi da sempre nei dati, negli algoritmi, nel confronto digitale permanente. Le definizioni più diffuse collocano la nascita della Gen Z tra il 1997 e il 2012. Alcune varianti spostano lievemente questi limiti, ma è difficile trovare una data condivisa universalmente. In Italia e in ambito sociologico, si considera che la Gen Z segua la Generazione Y (Millennial) e preceda la Generazione Alpha.

Valori e mentalità degli Zoomer

Gli Zoomer sono spesso descritti come pragmatici, consapevoli, attenti alle disuguaglianze e all’ambiente. Diversamente da stereotipi che li immaginano distaccati, molti giovani della Gen Z si mobilitano su temi come il cambiamento climatico, i diritti LGBTQ+, l’equità sociale. Studi indicano che è una generazione molto istruita e diversificata, che si confronta con ansie economiche e paura del futuro. Ma non solo: sono le giovani donne a vestire i panni delle pioniere dei principali trend.

Come comunicano gli Zoomer

La modalità di comunicazione degli Zoomer mostra alcune caratteristiche chiave.

  • Breve, visivo, rapido: preferiscono contenuti visuali (foto, video, meme) e messaggi rapidi, spesso su piattaforme come TikTok, Instagram, Snapchat.
  • Ironia e linguaggio codificato: usano slang, abbreviazioni e meme come linguaggio generazionale.
  • Interattività e partecipazione: non sono solo consumatori passivi, ma creano contenuti, remixano idee, partecipano attivamente alla cultura digitale.
  • Ibridazione online/offline: la vita reale e quella digitale sono intrecciate, molte relazioni, identità ed esperienze si costruiscono simultaneamente su più spazi.
  • Attenzione all’autenticità: in un mare di comunicazione, hanno sviluppato sensibilità verso ciò che appare autentico, credibile, “vero”.

Spesso si sottolinea che agli Zoomer non interessi solo “essere collegati”, ma “essere compresi” nel linguaggio generazionale, anche attraverso meme e codici che possono risultare criptici agli estranei.

Zoomer e futuro: la generazione del cambiamento

Gli Zoomer sono già protagonisti del cambiamento, come consumatori, lavoratori, attivisti. In ambito educativo, professionale e sociale portano una visione che intreccia innovazione digitale e coscienza sociale. La loro capacità di adattamento e di reimmaginare modelli tradizionali può essere una risorsa per affrontare sfide globali (clima, disuguaglianze, trasformazione tecnologica).

DOMANDE FREQUENTI SULLA GEN Z

Cosa vuol dire “Zoomer” e da dove deriva il termine?

È un neologismo informale che combina la “Z” di Generazione Z con il suffisso –omer di “boomer”, divenuto popolare grazie ai meme e al linguaggio online.

Da che anno nascono gli Zoomer o la Generazione Z?

Generalmente tra il 1997 e il 2012, anche se esistono variazioni a livello di studio o paese.

Che differenza c’è tra Zoomer e Millennial?

I Millennial sono cresciuti con l’evoluzione del digitale (anni ‘80–’90), mentre gli Zoomer sono “nati dentro” l’era digitale fin dall’infanzia.

Quali sono i valori principali della Generazione Z?

Attenzione all’ambiente, equità sociale, autenticità, pragmatismo e consapevolezza tecnologica.












 

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