Pet therapy: addio all’ansia

Well being


Pet therapy: addio all’ansia

Il numero di animali domestici adottati è cresciuto durante l’epidemia da Covid-19. Perché prendersi cura di un cane o di un gatto aumenta il benessere psico-fisico.

È cosa nota che avere un animale vicino faccia stare bene e recentemente anche diversi studi scientifici hanno dimostrato che la sola presenza di un animale ( Pet therapy) durante situazioni stressanti, dolorose o critiche, sia in grado di ridurre notevolmente i livelli di ansia, la pressione sanguigna e il battito cardiaco.

La scienza è d’accordo sul fatto che il contatto con un animale riduce anche gli ormoni responsabili della risposta allo stress e aumenti la quantità di ormoni e neurotrasmettitori in grado di determinare emozioni positive (endorfine e dopamina). Questo benessere si ripercuote sul miglioramento del nostro umore determinando anche un miglioramento delle relazioni con gli altri. E non è finita qui. Il paziente che è a contatto con un animale (Pet therapy) mantiene anche una considerazione positiva di sé stesso entrando in empatia con l’animale che ha al suo fianco perché si sente accettato senza giudizio.

La Pet Therapy, per chi non lo sa, è una pratica terapeutica che si avvale degli animali domestici (e non solo) per migliorare il benessere psico-fisico degli individui. In linea generale essa è in grado di infrangere il silenzio e di promuovere il pensiero positivo. Stimola il tatto, il gioco, la socialità, la responsabilità, l’empatia, il movimento. Prendersi cura di un animale con le sue esigenze specifiche, accudirlo, coccolarlo e accarezzarlo, spazzolarlo, dargli da mangiare o uscire a fare una passeggiata con lui, può sicuramente dare un significato alla vita quotidiana di molti. Lo abbiamo visto anche in questo periodo di pandemia soprattutto in quei proprietari di animali che vivono da soli o che, per via della quarantena e del distanziamento sociale, sono costretti a non avere relazioni con altre persone.  Ormai da più di un anno, da quando questo virus ha cambiato la nostra vita, ognuno di noi ha provato sulla propria pelle quanto a volte sia difficile gestire lo stress o certe emozioni.

​​Un sostegno concreto​ grazie alla Pet Therapy

Ansia per il lavoro che vacilla o che diventa più complicato da gestire, per i familiari lontani, per l’incertezza sul proprio futuro o su quello dei più giovani, preoccupazioni per i figli tristi e chiusi in casa, per gli anziani così fragili e smarriti magari chiusi in strutture senza avere più contatti e abbracci dei propri figli e nipoti. Sono tutte pressioni che possono generare stress con conseguenze anche gravi. E avere un animale può essere utile per dare un significato alla vita quotidiana. Sentire il calore di un cane o le fusa di un gatto sulle ginocchia, accarezzare il suo pelo e vedere che vuole giocare o che richiede attenzione, sono gesti che offrono sicuramente sollievo soprattutto in questo periodo così difficile. Per qualcuno può essere perfino rassicurante sapere che un cane è sempre al proprio fianco. 


Chi ha un cane o un gatto sa quanto queste bestiole siano in grado di interpretare il tono della voce o altri segnali comunicativi. Sanno capire quando qualcosa non va e spesso adattano il loro comportamento a quello del proprio padrone aiutando così a ridurre lo stress. A volte si ha l’impressione d​i essere incoraggiati, stimolati anche solo a sorridere. Comprendere le nostre intenzioni, i nostri sguardi, i gesti e forse anche le nostre emozioni, determina legami molto forti con i nostri amici pelosi. Le passeggiate con il cane poi, nei tempi di pandemia e nei limiti delle prescrizioni, sono una buona occasione per uscire e fare movimento. E la responsabilità di avere un animale, di badare a lui, oltre a migliorare la salute mentale e fisica aiuta a combattere la solitudine anche se l’impegno finanziario per mantenere questi nostri amici, può essere oneroso.  Perché per badare a un animale, a volte servono anche cure particolari. ​

Storica, saggista e specialista in comunicazione ambientale. Parte sempre dalla catalogazione di fonti autorevoli per ottenere dati e informazioni attuali che poi rielabora per offrire contenuti divulgativi a prevalente valenza sociale e ambientale. Catalogare e selezionare per lei sono la premessa essenziale per il riconoscimento di un valore che è il fondamento della conoscenza. Ha competenza più che trentennale nella ideazione di progetti formativi, divulgazione e disseminazione di progetti scientifici. Conta su un ampio raggio di relazioni maturate in ambito scientifico, tecnico e istituzionale che avallano i suoi contenuti e forniscono spunti per ulteriori approfondimenti. Crede nell'importanza della conoscenza e nella condivisione di esperienze e saperi. Ama la montagna e passeggiare nei boschi.