Welfare: l’impatto del virus su lavoro e povertà

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Welfare: l’impatto del virus su lavoro e povertà

Sono già oltre 800 mila i posti di lavoro persi nel 2020 e 1 famiglia su 5 è in difficoltà. Le anticipazioni del Rapporto del Think Tank “Welfare, Italia” del Gruppo Unipol in collaborazione con The European House-Ambrosetti.

Sono già oltre 800 mila i posti di lavoro persi nel 2020 e 1 famiglia su 5 è in difficoltà. Le anticipazioni del Rapporto del Think Tank “Welfare, Italia” del Gruppo Unipol in collaborazione con The European House-Ambrosetti.

Nei primi 6 mesi del 2020 sono già stati persi oltre 800 mila posti di lavoro rispetto allo stesso periodo del 2019, di cui 677 mila a tempo determinato (80%), 416 mila nella fascia tra 15 e 34 anni (50%), il 44% al Nord, il 17% al Centro e il 39% al Sud. Sono alcune delle anticipazioni esclusive dei contenuti della Seconda edizione del Rapporto del Think Tank “Welfare, Italia” sviluppato dal Gruppo Unipol in collaborazione con The European House-Ambrosetti. Il Rapporto analizza lo scenario pre e post Covid del sistema welfare in Italia. Se si guarda alle stime riguardanti l’impatto totale al 2020 sull’occupazione – nonostante il divieto di licenziamento introdotto dal Governo durante la pandemia e successivamente prorogato fino a marzo 2021 insieme all’estensione della Cassa Integrazione che può essere richiesta con causale Covid-19 – le previsioni OECD per l’Italia riportano un calo stimato di 1,15 milioni di posti di lavoro nell’ipotesi di una singola grave ondata epidemiologica (single-hit scenario), che potrebbero anche salire a 1,48 milioni nel caso la seconda ondata di contagi autunnale dovesse diventare ancora più grave e prolungata (double-hit scenario). In entrambi gli scenari i posti di lavoro che si potranno recuperare nel 2021 saranno circa la metà del totale, facendo propendere il trend italiano verso un’uscita dalla crisi con effetti prolungati nel tempo.GRAFICO 1.jpg

Aumenta in numero delle famiglie in assoluta povertà

Da 1,7 milioni a 5,1 milioni sono le famiglie italiane destinate a entrare nel cluster “povertà assoluta” nel 2020, in assenza di politiche di sostegno, secondo le anticipazioni esclusive dei contenuti della Seconda edizione del Rapporto del Think Tank “Welfare, Italia” sviluppato dal Gruppo Unipol in collaborazione con The European House-Ambrosetti. Una simile considerazione pone serie preoccupazioni relative alla diffusione della povertà assoluta. I dati rilasciati da Istat a giugno 2020 riportano come nel 2019, dopo 4 anni di continui aumenti, si fosse finalmente arrestata la crescita del numero di famiglie in povertà assoluta (circa 1,7 milioni, con un’incidenza sul totale delle famiglie italiane del 6,4%, contro il 7,0% nel 2018) con una differenziazione molto marcata tra le aree geografiche del Paese.

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Il rischio è di vedere aumentate il numero di famiglie in condizione di fragilità di circa 3 volte. I minori, inoltre, sono tra le fasce della popolazione più a rischio: si stima infatti che i minori in povertà assoluta potrebbero aumentare anche dell’80%.

L’importanza di rafforzare le politiche sociali

Nel breve-medio termine è stato necessario rafforzare le politiche di sostegno, per proteggere la continuità lavorativa e tenere conto dell’aumento della disoccupazione e del probabile impoverimento di una significativa parte della popolazione. Per una uscita strutturale della crisi è necessario pensare le politiche di welfare in un’ottica di servizio alla crescita. Il sostegno alle fasce più deboli della popolazione deve diventare un fattore abilitante per la crescita del Paese, come ad esempio attraverso le politiche attive per il lavoro. GRAFICO 3.jpg

Altrimenti nel medio-lungo termine gli effetti della crisi saranno insostenibili, come per la previdenza, già a rischio per i trend demografici, e ora sotto stress a causa delle nuove priorità imposte dalla diffusione della pandemia. Solo per fare un esempio, la diminuzione della disponibilità di risorse legata alla minore occupazione comporterà una riduzione dei fondi raccolti in forme previdenziali integrative e, di conseguenza, vi è la possibilità che, in un sistema come quello del nostro Paese, anche gli importi delle pensioni previsti a maturazione dei diritti, subiscano un contraccolpo negativo. ​

Aspettando il Welfare Italia Forum 2020

Il Welfare Italia Forum si terrà mercoledì 18 Novembre 2020 in formato digitale.

Per l’iscrizione scrivere awelfare.italia@ambrosetti.eu

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