Consumi: il codice a barre lascia il posto al Qr
Poco più di 50 anni fa, il 26 giugno 1974, il codice a barre veniva passato per la prima volta dalla cassa del supermercato Marsh nella città di Troy, in Ohio, su una confezione
Consumer tests dei veicoli. Euro NCAP. Cosa sono e come vengono eseguiti questi tests e perché per valutare una nuova macchina bisogna tenere conto del risultato Euro NCAP.
Con lo sviluppo della motorizzazione, negli anni Cinquanta e Sessanta dello scorso secolo, sono anche emersi i relativi problemi sociali, in particolare relativi alla sicurezza stradale. Gli incidenti, ed i relativi morti e feriti, hanno un grosso impatto anche economico sulla società, e quindi le autorità pubbliche, i vari ministeri dei trasporti, hanno compreso l’importanza di promuovere azioni per migliorare la sicurezza stradale, non solo attraverso una maggiore educazione dei guidatori, ma anche promuovendo lo sviluppo di soluzioni per rendere i veicoli più sicuri. Ricorrere solo alla normativa non è infatti sufficiente, i regolamenti possono solo imporre soluzioni già largamente esistenti.
Nel 1997, con il sostegno della Commissione Europea, e di diversi ministeri dei trasporti e associazioni dei consumatori (ACI per l’Italia), nasce quindi l’organizzazione Euro NCAP, European New Car Assessment Programme, in italiano “Programma europeo di valutazione dei nuovi modelli di automobili”. Obiettivo di Euro NCAP è quello di dare una “valutazione” sul livello di sicurezza del veicolo, espresso sinteticamente dalle “cinque stelle Euro NCAP”.
L’idea era che, valutando i nuovi modelli che entravano sul mercato e promuovendo quelli che raggiungevano oggettivamente prestazioni migliori, si creasse una competizione tra i costruttori, volta ad allinearsi verso la massima valutazione, onde non avere un impatto negativo sui volumi di vendita.
All’inizio i costruttori automobilistici erano piuttosto scettici, ritenendo impossibile raggiungere il massimo della valutazione. Hanno poi però realizzato che l’obiettivo poteva essere raggiunto riconsiderando come la vettura viene progettata, senza inserire necessariamente grossi costi aggiuntivi. Dopo soli cinque mesi dalla pubblicazione del primo protocollo di test, una vettura arrivò alle quattro stelle, e, nel 2001, una vettura ha raggiunto la valutazione massima delle cinque stelle. Rapidamente molti altri modelli hanno ottenuto lo stesso risultato. Oggi mediamente nove nuovi modelli su dieci raggiungono questa prestazione. L’idea iniziale alla base della creazione di Euro NCAP era quindi corretta.
Lo sviluppo tecnologico offre continuamente nuove soluzioni e l’obiettivo di Euro NCAP è quello di spingere tutti i costruttori ad allinearsi allo “stato dell’arte” cioè a quanto di meglio offre la tecnologia. Quindi “l’asticella”, il livello di sicurezza necessario per raggiungere le cinque stelle, ogni due anni viene alzato, considerando ad esempio nuovi sistemi o aumentando le prestazioni richieste a quelli già esistenti.
Per assegnare la valutazione Euro NCAP ha definito una serie di test, regolati da “protocolli” molto dettagliati. L’obiettivo di questi protocolli è quello di essere estremamente oggettivi nella valutazione, eliminando qualsiasi fattore esterno che potrebbe influenzare il risultato, e consentire a chi produce di poter anticipare, nello sviluppo del veicolo, il risultato che si andrà ad ottenere.
I test sono numerosi. Nel seguito sono elencati secondo tre categorie principali: la protezione degli occupanti, la protezione dei pedoni/ciclisti e i sistemi attivi per evitare gli incidenti.
In questi urti si valutano gli effetti su varie parti del corpo del guidatore: testa, torace, addome e gambe. Questi effetti vengono misurati da manichini sensorizzati che simulano uomini, donne e bambini di diversa età. I manichini sono correttamente ancorati alle cinture di sicurezza, i bambini opportunamente posizionati in seggiolini.
Recentemente, nei test laterali, i manichini vengono posti anche sul lato del passeggero, non interessato direttamente dall’urto laterale, per valutare anche su di essi i possibili effetti. Questo sta portando i costruttori ad inserire anche degli airbag centrali, che in caso di urto proteggono proprio da questi effetti (guidatore che va addosso al passeggero o viceversa).
Sono i test inseriti più recentemente. Sono prove su pista che ricreano scenari di possibile incidente, e si misura come il sistema del veicolo, in assenza di intervento del guidatore, evita o mitiga l’incidente stesso.
In tutti questi diversi scenari si valuta, a velocità crescenti, la capacità del veicolo di evitare l’incidente o, almeno, di ridurne le conseguenze.
Viene poi considerata la presenza di:
Come si vede i fattori e scenari considerati sono moltissimi. Un veicolo per ottenere le “cinque stelle” deve ottenere valutazioni molto positivi in tutti questi aspetti. Il risultato finale non è infatti la media dei risultati ma il risultato peggiore.
Occorre però ricordare che ogni test viene definito tenendo conto dei relativi costi, per il costruttore che poi ribalta sull’acquirente, e dei relativi benefici in termini di sicurezza. In questa scelta anche i costruttori dei veicoli vengono coinvolti e possono esprimere il loro parere o fornire dati a supporto della discussione. Vengono quindi scartati scenari che sarebbe troppo complesso e costoso risolvere, o che avrebbero un impatto minimo nella riduzione degli incidenti e delle loro conseguenze.
I produttori di veicoli oggi collaborano molto con Euro NCAP, per tramite di loro rappresentanti che partecipano ai gruppi di lavoro che definiscono i protocolli di test. In questo modo hanno diversi benefici quali:
Nei primi tre trimestri del 2021, 9 milioni di autovetture sono state vendute nell’Unione Europea, il 73% di queste erano auto a 5 stelle, il 16% erano classificate 4 stelle e solo l’11% tre stelle o meno.
I produttori, quindi, sono molto attenti alle valutazioni Euro NCAP, essendo queste un forte fattore nella vendita. Nel caso delle flotte aziendali è molto comune il requisito delle cinque stelle Euro NCAP.
Euro NCAP è una organizzazione piccola, con sede in Belgio a Lueven. Ma ha una “potenza di fuoco” enorme, grazie al supporto di una serie di centri di test in tutto il mondo (in Italia il CSI di Bollate Milano): nel 2021 hanno testato 59 tra nuovi modelli veicolo o modelli già in produzione che sono stati modificati in modo significativo. Si stima che il 93% dei veicoli nuovi venduti ha la valutazione della sicurezza Euro NCAP. L’acquirente di un nuovo veicolo può quindi praticamente sempre inserire tra i suoi criteri di scelta anche le stelle Euro NCAP.
I benefici ottenuti da Euro NCAP sono stati enormi. Nel 2017, nel ventennale dalla fondazione, si è stimato che oltre 78.000 vite sono state salvate in Europa grazie ai miglioramenti che Euro NCAP ha promosso.
Quindi per la vostra prossima auto, se già non lo state facendo, considerate anche la valutazione di Euro NCAP tra i vostri fattori di scelta. Preferibilmente scegliendo un modello che ha ottenuto, recentemente, le cinque stelle. Potrebbe non impattare molto sul costo, ma potrebbe essere decisivo per evitare un possibile futuro incidente con la vostra nuova vettura o, almeno, limitarne le conseguenze.