La società dei poli opposti
L’inondazione di Valencia ha ben evidenziato i pericoli di una gestione territoriale in cui pochissimi erano decisori e concentrati su altri obbiettivi, mentre i molti, e veri co
I consumi globali sono polarizzati tra due generazioni contrapposte: Millennials e Silver. Una generazione diversa dall'altra che guida le strategie delle imprese.
I consumi globali sono polarizzati tra due generazioni contrapposte: Millennials e Silver. Una generazione diversa dall’altra che guida le strategie delle imprese.
Oggi c’è una generazione che vive un’incertezza economica totale, che investe il lavoro, il reddito e i risparmi, ed è quella dei Millennials. E ce n’è un’altra piena di certezze, che mobilita e consolida un’economia diversa, la Silver Economy, rivolta ai “senior”.
Due mondi lontani, due generazioni diverse, con differenze marcate, che secondo la statistica aumenteranno in un futuro molto prossimo. Con tanti rischi, e qualche opportunità.
Per i Paesi occidentali, in generale in Europa, Nord America e Giappone, l’età non è più solo una variabile che riguarda i conti del settore pubblico.
Infatti non divide solo i percorsi che prendono gli investimenti statali in scuola, sanità e pensioni. Ma oggi, e in futuro sempre di più, condizionerà le scelte delle aziende.
Oggi il mantra di molte aziende è “gli affari si fanno solo con i Millennials“. E infatti la generazione di chi ha un’età tra i 20 e i 29 anni è tenuta sotto un’osservazione molto particolare, soprattutto da una lunga categoria di imprese. Come quelle dei settori:
Le nuove abitudini di vita di questa fascia di età hanno conseguenze dirette sui processi di consumo, e mostrano alcuni punti fermi, ormai consolidati, come:
Sono nati e continuano a nascere modelli di business (vd. ad esempio la sharing economy) che cercano di rispondere esattamente a queste nuove abitudini.
Che hanno in comune la scarsità di risorse, la velocità negli spostamenti, e la discontinuità nelle attività come il lavoro, l’abitare, le relazioni.
C’è invece un mondo che ha requisiti economici completamente diversi, addirittura speculari a quelli dei Millennials, e negli Stati Uniti, per esempio, è classificato con la generazione over 50.
I “senior“, infatti, pur essendo parenti, padri, o nonni dei Millennials, vivono in ben altre condizioni, come:
L’aumento delle aspettative di vita, insieme alla possibilità di mantenersi senza erodere il proprio patrimonio, rendono questa “generazione economica” un mercato molto interessante.
Chi fa parte di questa Silver Economy, ha infatti vantaggi economici notevoli, perché:
Per questi ed infiniti altri motivi, i silver sono clienti molto buoni, per modelli di business standard, connessi all’invecchiamento, come:
Tutto questo genera anche prodotti nuovi, in cui la tecnologia diventa un ingrediente decisivo, se ben amalgamato alla biologia, alla medicina, ma anche all’arredamento o all’abbigliamento.
L’azienda francese di calzature E-Vone, per esempio, ha creato un modello di scarpe con sensori, ma anche GPS, accelerometri e giroscopi, in grado di anticipare possibili cadute.
Se i Millennials non considerano la proprietà, della casa o della macchina, come una condizione abituale e vivono nuove forme di mobilità, si stanno sviluppando prodotti e servizi che non si basano sulla proprietà e tengono conto di nuove forme di mobilità e utilizzo.
Allo stesso modo, se entro il 2050 gli italiani over 65 saranno uno su tre, c’è uno spazio infinito per sviluppare un’offerta di prodotti e servizi adatta a questo nuovo-vecchio mercato. La grande sfida delle imprese riguarderà la capacità di adeguare le innovazioni tecnologiche, la comunicazione, il marketing e la utilizzabilità dei prodotti e dei servizi a clienti di un’altra nuova generazione.