Automotive: i vantaggi dell’economia circolare
Tutti noi conosciamo il termine di obsolescenza programmata, ovvero una progettazione finalizzata a far durare un dispositivo soltanto per un certo numero di anni, oppure di operaz
Tutte le piattaforme social stanno creando tool di intelligenza artificiale per i creator. L’obiettivo è aumentare l’engagement e spingere sul marketing. I dati danno ragione a questa strategia.
L’influencer marketing continua imperterrito la sua crescita (+16% nel 2024), assorbendo quasi il 20% degli investimenti mondiali in pubblicità e col 72% delle imprese che operano nel retail già pronte ad aumentare ulteriormente i budget da destinare alle piattaforme social. Ma in questo processo il ruolo dell’Intelligenza artificiale diventa sempre più determinante. Creando, da un lato, enormi opportunità in termini di qualità ed efficacia dei contenuti, ma dall’altro anche questioni rilevanti riguardanti la perdita di posti di lavoro o la violazione della privacy e della proprietà intellettuale.
Le più importanti piattaforme social, da Meta a TikTok, Alphabet o X, stanno mettendo a disposizione dei creators tanti nuovissimi tool di Intelligenza artificiale grazie ai quali i brand possono:
Ovviamente i creators sono i primi a beneficiarne: i ricavi dei social media nel 2024 saliranno a 13,7 miliardi di dollari negli Stati Uniti (16,5% rispetto al 2023). E la tendenza, in base a numerosi studi, premia i produttori di contenuti più autentici e con forti affinità con le proprie audience. Perché le piattaforme social, ormai, privilegiano i contenuti capaci di generare tante interazioni. Crescono, quindi, gli influencer di nicchia, con creator che diventano sempre più dei veri e propri imprenditori i quali, a tendere, svilupperanno anche brand personali, lanciando loro prodotti e servizi.
Il tasso medio di engagement più alto ce l’ha X (l’ex Twitter), col 13,7%, davanti a TikTok (4,5%) e Facebook (4%), mentre, ad esempio, Instagram si ferma allo 0,3% medio. La forma di comunicazione più efficace, e anche più ricercata dagli investitori pubblicitari, è sicuramente quella video. E gli short videos trionfano ovviamente su TikTok (6 short medi a settimana prodotti da ogni singolo utente), davanti a Instagram e YouTube con 4. Il tasso di engagement più alto per questo tipo di contenuti è quello di TikTok (4,5%), davanti a Instagram (3,6%) e YouTube (3,4%). Tutte queste piattaforme stanno cercando di affiancare il lavoro dei creator, fornendo loro una serie di nuovi strumenti di Intelligenza artificiale per migliorare le performance. Eccone alcuni.
I contenuti social prodotti usando sistemi di Intelligenza artificiale sono definiti Top predicted e già oggi funzionano meglio degli altri: analisi sperimentali mostrano, infatti, come ad esempio questi contenuti abbiano il 66% di engagement in più, il 30% di efficacia maggiore, il 29% di visualizzazioni video e il 40% di copertura in più rispetto ai contenuti cosiddetti Low predicted. E i creator che si fanno aiutare da questi tool di Intelligenza artificiale ottengono tassi di engagement molto più alti: su Instagram, per esempio, il 3,5% rispetto allo 0,3% medio.