Debito ecologico contro debito estero
Avete mai sentito fare ragionamenti sul debito ecologico? Per fortuna qualcuno che li fa c’è. «Dovete lavorare su questa parola: il debito ecologico». A dirlo è stato Papa Fr
Ridurre al minimo i rifiuti prodotti, imparare nuove regole che variano tra città e Regioni. Come orientarsi quando si è fuori casa.
L’estate è il momento ideale per rilassarsi e godersi le meritate vacanze. Tuttavia, anche quando siamo lontani da casa e la nostra mente vuole fuggire dagli impegni, le buone pratiche ambientali non dovrebbero essere messe da parte. Tra queste, la raccolta differenziata è un’abitudine fondamentale (oltre che un obbligo di legge e prima ancora, si spera, morale) che non deve essere trascurata durante i nostri spostamenti estivi. Vediamo insieme come gestire la raccolta differenziata anche in vacanza e ridurre al minimo i rifiuti prodotti.
Fare la differenziata in vacanza può rivelarsi una sfida per diversi motivi. Innanzitutto, le modalità di differenziazione dei rifiuti variano da città a città e, talvolta, anche tra quartieri. Questo può generare confusione tra i turisti abituati a un diverso sistema. Inoltre, l’uso frequente, quando si è in giro, di prodotti monouso – come bottiglie di plastica, posate e piatti – aumenta significativamente durante le ferie, complicando ulteriormente la gestione dei rifiuti.
Ammettiamolo poi: non sempre è facile trovare informazioni chiare e immediate sulle regole della raccolta differenziata nella località di villeggiatura e anche quando ne entriamo in possesso, non tutte le strutture turistiche sono attrezzate o organizzate, non facilitandoci il compito.
Nonostante le difficoltà, è essenziale continuare a praticare la raccolta differenziata anche quando si è fuori casa. Spesso nemmeno ci rendiamo conto ma potremmo essere noi concausa di quel degrado che finiamo per contestare ai luoghi cosiddetti turistici.
Durante le vacanze, in alcune località l’afflusso di turisti può aumentare notevolmente il volume dei rifiuti prodotti. Pensiamo a quei posti di mare dove le persone letteralmente decuplicano rispetto all’inverno. Cercando di rispettare i luoghi a partire dalla riduzione dei rifiuti e dalla differenziata, contribuiremo a mantenere questi luoghi puliti e vivibili, nel rispetto dell’ambiente e di chi in questi posti ci abita tutto l’anno. Inoltre, dando il buon esempio magari verremo emulati anche dagli altri turisti.
Prima di tutto, è fondamentale cercare di ridurre i rifiuti prodotti. Portiamo con noi una borraccia riutilizzabile se andremo in luoghi ove si possa tranquillamente bere l’acqua del rubinetto o siano presenti fontanelle con acqua potabile: eviteremo così l’acquisto di bottiglie di plastica.
Prediligiamo oggetti riutilizzabili come posate, piatti e bicchieri in materiale resistente e lavabile. Possiamo sia portare qualche stoviglia di base con noi sia informarci se ce ne sono a sufficienza dove andremo – come nel caso in cui si affitti un appartamento o una stanza in un B&B. In alternativa, come nel caso in cui ci serva qualche posata in un hotel, potremo chiederle in prestito al ristorante o al bar.
Ricordiamoci poi che la lotta al monouso riguarda anche altri ambiti come la possibilità di optare per shampoo e bagnoschiuma solidi, favorire fazzoletti di stoffa e così via.
Quando possibile, peraltro scegliamo strutture che praticano la raccolta differenziata e che in generale hanno politiche eco-sostenibili (cosa che possiamo scoprire più o meno agevolmente anche grazie alla presenza di eventuali certificazioni legate all’Ecoturismo).
Per tutto ciò che non è eliminabile, la sfida è la corretta raccolta differenziata. Ecco un piccolo decalogo
Ricordiamoci sempre che anche quando siamo in vacanza, le nostre azioni hanno un impatto diretto sull’ambiente che ci circonda. Come cittadini responsabili, è nostro dovere avere comportamenti civili per portare rispetto al Pianeta e a chi vive e lavora nelle destinazioni turistiche che visitiamo e tutto ciò si fa anche con una corretta raccolta differenziata.