Guidatori distratti: l’auto li sgriderà

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Guidatori distratti: l’auto li sgriderà

Ci saranno presto veicoli che ci richiameranno all’ordine. Sarà come avere un passeggero a fianco che ci impedisce di parlare al telefono, mangiare e compiere una serie di azioni che non ci fanno guardare la strada.

È esperienza comune incontrare un veicolo che si comporta in modo anomalo, ad esempio è troppo lento o tende ad uscire dalla corsia di marcia senza apparente motivo. Molto spesso appare evidente che questo è dovuto al guidatore che si distrae dalla guida, usando uno smartphone per leggere o scrivere messaggi, ad esempio. Ma questo comportamento è ovviamente molto rischioso e può portare a causare incidenti.

La distrazione del conducente è un fattore di rischio significativo nel traffico. Si verifica quando l’attenzione viene distolta dalle attività necessarie per la guida a favore di un’attività diversa. La distrazione può essere di natura visiva, uditiva, fisica e/o cognitiva. Le fonti più comuni sono l’uso di telefoni cellulari o smarthphone, l’interazione con i passeggeri, mangiare e la regolazione dei dispositivi di bordo (ad es. navigatore, radio, …).

La guida distratta è un fenomeno frequente. Ricerche su larga scala sul comportamento quotidiano dei conducenti in contesti naturali indicano che i guidatori di autoveicoli sono coinvolti in altre attività per circa la metà del tempo di guida. L’uso del telefono cellulare durante la guida è una delle fonti più comuni di distrazione del conducente. Un sondaggio tra i guidatori europei ha rilevato, secondo le loro dichiarazioni, che il 47,7% usa il cellulare mentre guida un’auto, utilizzando dispositivi a mani libere, il 28,6%  utilizza un telefono cellulare tenuto in mano e il 24,2% lo usa per leggere testi/controllare i social media. Da notare che queste due ultime attività sono illegali.

In genere, i conducenti distratti tendono a uscire dalla corsia di marcia, ad avere tempi di reazione più lunghi e a perdere informazioni dal traffico, es. semafori, ma gli effetti e i rischi dipendono dal tipo di distrazione. Studi hanno misurato che l’uso del cellulare aumenta il rischio di incidente di un fattore 3,6. Questo fattore di aumento arriva a 12 volte quando si compongono i numeri o si digita un messaggio.

Per ridurre il rischio di eccessive distrazioni, che possono portare ad incidenti, sono state introdotte normative specifiche nel codice della strada, che vietano l’uso di telefoni cellulari se non con il viva voce, e l’uso di smartphone per leggere/scrivere messaggi.

Si stanno diffondendo, ed ora sono obbligatori su tutti i nuovi modelli di veicolo, sistemi di assistenza alla guida avanzati (ADAS), come l’avviso di rischio di collisione frontale e di deviazione dalla corsia, che mirano anche a prevenire le conseguenze della guida distratta.

Ma le dimensioni del problema sono tali da avere spinto le autorità ad intervenire anche sul veicolo con delle normative che entreranno in vigore gradualmente: da luglio 2022 è diventato obbligatorio per tutte le categorie di veicoli un sistema di rilevamento della sonnolenza e dell’attenzione del conducente, dal 2024 questo sistema sarà obbligatorio su tutti i nuovi veicoli, mentre per i nuovi modelli dovrà essere abbinato ad un sistema riconoscimento della distrazione, con relativo avviso (ADDW, Advanced Driver Distraction Warning). 

Quanto è pericolosa la distrazione del conducente?

La Commissione Europea ha stimato, nel 2018, che la distrazione abbia un ruolo nel 5-25% degli incidenti in Europa. Questo dato si basa principalmente su studi più vecchi e su indagini approfondite sugli incidenti in cui sono state documentate forme estreme di distrazione. È probabile che il numero sia più alto, in quanto l’impatto della distrazione del conducente sugli incidenti stradali è difficile da stimare dopo l’incidente. Recenti ricerche “naturali” sulla guida, cioè su un campione di guidatori che guidano in modo naturale, ignari di essere osservati da un sofisticato sistema che misura il loro comportamento, suggeriscono che la percentuale di incidenti legati alla distrazione è superiore a questa stima.

Queste ricerche naturalistiche sulla guida su larga scala consentono di calcolare il rischio di incidente dei diversi tipi di distrazione sulla base degli incidenti.  Questi risultati indicano che le attività che costringono il conducente a distogliere lo sguardo dalla strada e/o a eseguire azioni manuali aumentano significativamente il rischio di incidente. L’uso del telefono cellulare aumenta il rischio di incidente per i conducenti di autovetture di un fattore pari a 2,05, in particolare la composizione di numeri (x12) e l’invio di SMS (x6). Un fattore cruciale è l’aumento del tempo trascorso distogliendo lo sguardo dalla strada.

Di conseguenza, il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti afferma che i compiti che prevedono di distogliere lo sguardo dalla carreggiata per più di 2 secondi alla volta, o per brevi periodi di tempo con una durata totale di 12 secondi, non dovrebbero essere consentiti durante la guida (NHTSA, 2016). Le attività puramente cognitive, come tenere una conversazione a mani libere o parlare con un passeggero, presentano un rischio basso in base a questa analisi. Ma qual è l’impatto delle principali fonti di distrazione?

Telefonare

Le telefonate con il telefono cellulare comportano diverse azioni (ricerca di un contatto, composizione di un numero, risposta a una chiamata, conversazione, …). Queste causano distrazione cognitiva, uditiva, fisica e/o visiva. Esiste un consenso scientifico sul fatto che le telefonate fatte senza vivavoce hanno un impatto negativo sul comportamento dei conducenti. Ciò include un maggior tempo trascorso a distogliere lo sguardo dalla strada, tempi di reazione e di rilevamento più elevati, frenate ritardate e un restringimento del campo visivo. Soprattutto le azioni visuo-manuali aumentano in modo significativo il rischio di incidente, come ad esempio, l’inserimento di un numero di telefono: rischio 12 volte superiore;

La telefonia a mani libere richiede meno azioni fisiche e visive, ma la distrazione cognitiva è la stessa. Molti studi riscontrano effetti negativi, come reazioni significativamente ritardate, minore attenzione ai segnali stradali, agli altri veicoli e al tachimetro e maggiore attenzione alla strada. Talvolta, invece, si riscontrano effetti ambigui o addirittura positivi (ad esempio, aumento della distanza di sicurezza, riduzione delle situazioni di guida potenzialmente critiche), anche se non sufficientemente verificati. Si conclude quindi che telefonare in vivavoce è “probabilmente rischioso”.

Parlare con i passeggeri

Parlare ai passeggeri può avere effetti negativi sulla sicurezza stradale, come reazioni più lente e maggiore gravità delle lesioni. Il ruolo dell’età dei passeggeri (adolescenti e bambini) merita un’attenzione particolare. Le ricerche sulla guida naturalistica dimostrano che i giovani conducenti sono più propensi a parlare con i passeggeri e questo può portare ad un rischio di incidente più elevato in questo gruppo. Tuttavia, il rischio è maggiore durante una conversazione al telefono, dovuto al fatto che il passeggero può vedere la situazione del traffico e regolare di conseguenza la complessità e il ritmo della conversazione.

Interazione con i dispositivi mobili

I telefoni cellulari sono spesso utilizzati anche per inviare messaggi, navigare, ecc. L’uso del telefono cellulare e, per estensione, di tutti i dispositivi mobili comporta un elevato grado di distrazione visivo-manuale. Ciò ha evidenti effetti negativi sulle prestazioni di guida: distogliere più spesso e più a lungo lo sguardo dalla strada, rallentare le reazioni e i rilevamenti, variare maggiormente la posizione nella corsia e la distanza di sicurezza, ridurre la velocità e determinare un aumento significativo del rischio di incidente. Uno studio mostra anche che l’uso manuale di un telefono in mano o in un supporto ha – in termini di comportamento visivo – gli stessi effetti negativi sulla guida. Uno smartwatch durante la guida comporta una distrazione visiva maggiore rispetto a uno smartphone.

Interazione con i sistemi del veicolo

Studi sperimentali dimostrano che l’interazione con i dispositivi di infotainment (radio, navigatore, ecc.) può avere effetti negativi da moderati a forti sulla guida. Gli effetti variano fortemente a seconda del compito effettivo (ad esempio, impostazione della navigazione, ricerca di musica), della modalità di interazione (ad esempio, pulsanti, touchscreen, controllo vocale) e del tipo di sistema. I possibili modi per ridurre la distrazione visivo-manuale sono l’uso del controllo vocale e degli head-up display, proiettando cioè le immagini sul parabrezza di fronte al guidatore. Tuttavia, questi strumenti presentano ancora degli svantaggi, soprattutto in termini di distrazione cognitiva. Le ricerche indicano che le interazioni vocali possono avere effetti negativi sul comportamento di guida: il carico cognitivo rimane e i sistemi vocali mal eseguiti possono ancora dare luogo a effetti negativi sul comportamento del guidatore.

Per ridurre o prevenire la guida distratta la Commissione Europea sin dal 2007 ha emesso delle linee guida, European Statement of Principles (ESOP) on Human Machine Interface, a cui i costruttori di veicoli generalmente si attengono. Questo spiega perché i sistemi di infotainment delle automobili possono rendere impossibile l’esecuzione di alcune attività durante la guida (ad esempio, digitare una destinazione nel sistema di navigazione).

Pubblicità su strada

I cartelloni pubblicitari lungo le strade possono indurre i conducenti a comportarsi in modo meno sicuro. Tra i possibili effetti vi sono: distogliere più spesso lo sguardo dalla strada, reagire più lentamente alle frenate improvvise dell’auto che precede e ai segnali stradali, ridurre la distanza di sicurezza e mantenere una posizione meno fissa sulla corsia. In particolare, i cartelli con immagini in movimento, carica emotiva o nel campo visivo centrale sono più difficili da ignorare.

Altre fonti di distrazione

Anche mangiare e bere durante la guida può influire sulle prestazioni di guida, determinando maggiori deviazioni dalla corsia e tempi di reazione più lunghi. Le ricerche sulla guida naturalistica indicano che mangiare è associato a un aumento limitato ma significativo del rischio di incidente. Il bere non sembra aumentare significativamente il rischio. L’effetto dell’ascolto di musica durante la guida non è chiaro, poiché può avere effetti sia negativi che positivi. Una ricerca naturalistica sulla guida mostra che le emozioni osservabili, come rabbia, tristezza, pianto e stress emotivo, aumentano il rischio di incidente di 9,8 volte rispetto alla guida vigile e sobria.

La nuova normativa sul veicolo

Da luglio 2022 è entrato in vigore a tutti gli effetti un pacchetto di nuovi regolamenti nell’ambito della GSR, General Safety Regulation, per tutta l’Europa, che comprende anche due azioni relative alla prevenzione della guida distratta. La prima azione è già in vigore per tutti i nuovi modelli di veicolo che entrano sul mercato. Prevede una misura dello stato di “drowsiness”, sonnolenza del guidatore. Se questa misura indica un livello pericoloso, il guidatore viene avvisato, suggerendogli di fermarsi per una pausa. La misura avviene considerando il comportamento del guidatore nel mantenere il veicolo all’interno della corsia di marcia e la sua velocità, anche rispetto al traffico circostante. Questo sistema non è molto efficace per prevenire la distrazione, a meno che il comportamento distratto si prolunghi nel tempo.

La seconda azione, che al momento prevede la sua introduzione a partire dal luglio 2024 per i nuovi modelli di veicolo, è dedicata in particolare alla distrazione. Infatti, viene richiesto di misurare dove è rivolta l’attenzione da parte del guidatore e, se non è sulla strada per un periodo significativo di tempo, diversi secondi, viene emesso un avviso. Il veicolo, quindi, richiama il guidatore a stare attento alla strada.  Un tale sistema, chiamato ADDW, Advanced Driver Distraction Warning, potrebbe quindi rimediare a quasi tutti i tipi di distrazione, dove l’attenzione visiva viene distolta dalla strada, con la sola eccezione della distrazione di tipo cognitivo, che comunque non comporta un significativo aumento del rischio di incidente. Un sistema ADDW che rileva “dove sta guardando” il guidatore è piuttosto sofisticato, sussistono ancora dubbi sulla disponibilità di soluzioni efficaci, in grado di rilevare le situazioni veramente pericolose, limitando al minimo i falsi allarmi, che andrebbero ad infastidire parecchio il conducente.

Disponibilità tecnologica sistemi ADDW

Esiste la tecnologia per monitorare gli occhi, il viso e/o la testa del conducente durante la guida. Questa tecnologia, che di solito si presenta sotto forma di telecamera rivolta verso il guidatore e incorporata nel volante o nel quadro strumenti, è in grado di determinare o stimare la direzione dello sguardo del guidatore tracciando uno o più tratti del viso (compresa la testa), e pertanto è in grado di determinare o stimare se il conducente sta guardando la strada davanti a sé o se la sua attenzione è distolta da qualche altra parte.

Questa tecnologia è il componente principale di un sistema ADDW. Diversi produttori di componenti per il veicolo stanno sviluppando soluzioni ADDW da integrare. Ma stanno incontrando diversi problemi, in particolare relativi alla affidabilità e robustezza dei sistemi.

Per quanto riguarda l’affidabilità del sistema, i produttori hanno dichiarato che i loro sistemi mostrano un numero indesiderato di:

  • falsi allarmi positivi, che incidono negativamente sull’esperienza del cliente e sulla fiducia nel sistema (ad esempio, lo ignorano o lo spengono), oltre a causare potenzialmente distrazione invece di prevenirla;
  • falsi avvisi negativi, che vanificano lo scopo del sistema e incidono negativamente sulla fiducia del conducente nel sistema (ad esempio, non avvisano il conducente quando è distratto).

Questi problemi sono principalmente legati alla mancanza di maturità di questi sistemi, in fase di sviluppo solo da pochi anni relativamente alla loro applicazione generalizzata su veicolo, per cui i produttori:

  • stanno ancora imparando come integrare al meglio la tecnologia con gli altri componenti necessari per un sistema ADDW;
  • stanno ancora sviluppando e perfezionando i loro algoritmi per rilevare e avvisare con precisione un conducente distratto;
  • stanno ancora ottimizzando l’interazione tra il sistema e il conducente, oltre che con il veicolo.

Questi problemi si risolveranno dunque, anche se non è sicuro che questo avvenga entro l’entrata in vigore della normativa, Luglio 2024.

In conclusione

Ci troveremo quindi ad avere veicoli che, quando ci distraiamo troppo, ci richiameranno all’ordine. Sarà come avere un passeggero a fianco che, come ci vede distratti, ci sgrida e verifica che riprendiamo a guardare la strada. E dovremo seguire queste indicazioni perché, in caso di incidente, la polizia potrebbe esaminare la memoria del sistema e risalire al fatto che, poco prima dell’incidente, il guidatore era distratto. E quindi responsabile dell’incidente. Ma non dovremmo preoccuparci di questo se, fin da ora, adottiamo un comportamento di guida corretto, utilizzando il telefono ed i sistemi del veicolo con i comandi vocali, ad esempio, e quindi mantenendo sempre l’attenzione a quello che succede intorno al veicolo. Quindi sempre gli occhi sulla strada e buon viaggio!

Nato a Carmagnola il 14 Settembre 1956. Si laurea nel 1980 in Ingegneria Elettrica, con la votazione finale di 110/110 e lode. Specializzazione in Automazione Industriale. Dopo un paio di anni di esperienza come sistemista software entra nel 1982 al Centro Ricerche FIAT. Fino al 1990 si occupa di automazione industriale e robotica, realizzando sistemi innovativi per il montaggio e l’ispezione, utilizzando sistemi di visione artificiale. Nel 1990 la tecnologia della visione artificiale diventa matura per essere utilizzata anche sul prodotto, veicolo, e quindi inizia a sviluppare sistemi di ausilio alla guida (radar anticollisione, mantenimento corsia, sensore angolo cieco). Diventa dirigente nel 1995, e gestisce i team di sviluppo di sistemi di informativa di bordo, assistenza alla guida, telematica e interfaccia con il guidatore. Coordinatore di numerosi progetti a finanziamento Europeo. Nel 2003 coordina per Fiat il progetto regionale Torino Wireless. Nel 2012 assume l’incarico di direttore della sicurezza presso l’ACEA, l’associazione Europea dei costruttori di veicoli, a Bruxelles. Rientrato in Fiat Chrysler Automotive nel 2017, lascia l’azienda nel novembre del 2017, per avviare una attività in proprio di consulenza industriale.