Pubblicità: perché l’IA non fa paura
L’Intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo della pubblicità. Ma con un impatto non drammatico sui processi creativi. Poiché, come concordano i vertici delle pr
Ridurre il fabbisogno di carburante nei veicoli moderni non è prerogativa di esperti collaudatori ma un obiettivo alla portata di tutti. Bastano pochi piccoli accorgimenti e saper sfruttare la tecnologia di bordo.
Sebbene oggi il prezzo della benzina ci appare molto elevato e talvolta insostenibile, è interessante notare che nel lontano 1936 il costo della benzina era di soli 2,4 lire al litro, ma se riportiamo quel valore al contesto attuale, tenendo conto dell’inflazione e del potere d’acquisto, si arriverebbe ad una cifra di circa 2,62 euro al litro.
La situazione è poi migliorata, fino ad arrivare alle 120 lire al litro nel 1960, che sarebbero 1,17 euro odierni circa. Poi la crisi petrolifera del 1973 ha portato il prezzo a schizzare in alto: nel 1980 il prezzo era di 850 lire, pari a 2,24 euro attuali, valore superato poi solo nel 2022, per la guerra in Ucraina. Quindi il costo del carburante è sempre stato relativamente elevato e da qui l’importanza di ridurre il consumo negli spostamenti. Il consumo medio è sempre stato un fattore importante nell’acquisto di un nuovo veicolo, e non solo nei segmenti più economici. Ma una volta acquistata una vettura, come possiamo ridurre il consumo e quindi il relativo costo? Vediamo nel seguito alcuni suggerimenti.
All’avanzamento di un’auto si oppongono molte forze, tra queste, sono sempre presenti quelle dovute agli attriti meccanici, agli attriti dovuti al rotolamento degli pneumatici ed agli attriti generati dall’aria che scorre sul veicolo in moto. All’aumentare della velocità, le forze scatenate da questi attriti cambiano: alcune restano approssimativamente costanti, altre aumentano in maniera più rilevante.
Si può osservare come la resistenza all’avanzamento dovuta al rotolamento degli pneumatici sia da subito presente, ma non subisca più di tanto gli effetti dell’incremento della velocità del veicolo.
La forza aerodinamica che si oppone al moto invece, non è molto impattante a bassa velocità, ma cresce con il quadrato della velocità, se la velocità raddoppia la resistenza si quadruplica. Ma ci sono altri fattori che portano ad un consumo di carburante eccessivo, rispetto alla distanza percorsa, e possiamo tenerne cono ridurre il loro effetto.
Limitare la velocità. Oltre gli 80 Kmh la resistenza aerodinamica diventa il fattore più importante nel consumo di carburante e cresce con il quadrato della velocità. Passare dai 110 Kmh ai 130 Kmh comporta un aumento del 40% dell’impatto della resistenza aerodinamica, e quindi un aumento dei consumi del 20-30%. Indicativamente significa, per un tratto di 300 km, risparmiare 25 minuti e consumare 5 litri in più, se si viaggia a 130 kmh anziché ai 110.
Mantenere la velocità costante. Viaggiare ad una velocità il più possibile costante permette di ridurre notevolmente i consumi. Per accelerare il veicolo occorre fornire molta energia e quindi consumare molta benzina. Se successivamente usiamo i freni per rallentare il veicolo, questa energia viene dissipata in calore. Una piccola regola da tenere a mente è che ogni volta che freniamo stiamo consumando carburante (quello che avevamo usato prima per accelerare) inutilmente. Per ottimizzare i consumi ecco quindi tre suggerimenti:
Mantenere il regime motore intorno ai valori di massima efficienza. Usare sempre la marcia più alta possibile, ma senza far scendere troppo il regime motore. Indicativamente un motore benzina lavora bene ai 2000 giri al minuto. Ma non occorre essere piloti per adottare questo suggerimento: ogni vettura moderna dispone del “Gear Shift Indicator”, l’indicatore di cambio marcia, che suggerisce quando è opportuno passare alla marcia più alta o più bassa. Seguire questo suggerimento è sufficiente.
Spegnere il motore nelle soste. È consigliabile spegnere il motore anche nelle brevi fermate come in presenza di un passaggio a livello o di un semaforo rosso. Molte vetture dispongono del sistema Start&Stop, che provvede in automatico all’accensione ed allo spegnimento del motore, durante le fermate. A volte questo sistema può sembrare inopportuno, perché le fermate sono sempre molto brevi e si teme di stressare troppo il veicolo o scaricare la batteria. Esiste sempre un pulsante per attivare e disattivare il sistema.
Contenere il peso: un incremento del peso complessivo della vettura va ad aumentare i consumi, sia perché aumenta l’energia (e quindi il carburante) da dover fornire nelle accelerazioni, sia a causa dell’aumento delle forze di attrito e di deformazione che si generano tra asfalto e pneumatico.
Controllare la pressione degli pneumatici: gli pneumatici si deformano a contatto con la strada, per effetto del peso del veicolo. Questa deformazione cambia continuamente con il movimento del veicolo assorbendo energia. Se lo pneumatico è sgonfio, cioè ha una pressione inferiore a quella suggerita, si deforma di più, assorbe più energia e quindi aumentano i consumi. Una gomma sgonfia del 20% può far aumentare i consumi del 4%.
Questo aspetto ha portato a rendere obbligatorio su tutti i nuovi veicoli il TPMS (Tire Pressure Monitoring System) un sistema che controlla la pressione degli pneumatici e ci avvisa se uno o più di essi ha una pressione troppo bassa. Ma il suggerimento è di non attendere questo avviso ma di controllare periodicamente che la pressione di gonfiaggio degli pneumatici sia sui livelli consigliati dal costruttore.
Non modificare l’aerodinamica: portapacchi, oggetti sporgenti, spoiler o alettoni aumentano l’area frontale del veicolo ed aumentano quindi la resistenza aerodinamica e quindi i consumi. Anche i finestrini aperti portano ad un aumento dei consumi, ma non quanto l’uso del condizionatore, almeno per velocità non elevate (sotto i 130 kmh). Quindi in ambito urbano si possono preferire i finestrini aperti rispetto all’accensione del condizionatore.
Ridurre l’uso di dispositivi che consumano energia: il climatizzatore assorbe circa 2-3 Kw di potenza. Considerando che da un litro di benzina si generano indicativamente circa 3 Kwh, per ogni ora che teniamo acceso il condizionatore consumiamo 0,6-1 litro di benzina in più. Anche altri dispositivi accessori, come impianti HiFi, producono analoghi incrementi dei consumi.
Manutenzione del veicolo: una corretta manutenzione del veicolo può produrre una riduzione dei consumi anche significativa. Ad esempio, un filtro dell’aria sporco può influire negativamente sul rendimento del motore.
Uno dei suggerimenti è quello di usare, ovunque sia possibile, il freno motore, cioè lasciare completamente l’acceleratore, non premere la frizione e lasciare che il veicolo venga rallentato anche dagli attriti del motore stesso. Però si potrebbe obiettare che così facendo il motore gira ad un regime più elevato rispetto al regime che avrebbe al minimo, schiacciando la frizione, come può quindi consumare di meno?
Nei motori moderni, ad iniezione e controllati completamente dall’elettronica, quando si rilascia l’acceleratore ma il motore sta girando a regimi superiori al minimo, l’elettronica comanda il “cut-off”, cioè non viene più iniettato carburante nei cilindri. Il motore non si spegne perché viene comunque trascinato dal movimento del veicolo. Avviene il cosiddetto “coasting” (veleggiamento). Se si preme la frizione questa forza trascinante viene meno, per cui l’elettronica deve comandare l’iniezione di carburante per mantenere acceso il motore al minimo.
Quindi tutta la strada che si percorre con il pedale acceleratore alzato e frizione inserita è praticamente “gratis” in termini di consumi. Da qui il consiglio di cercare di andare quanto più possibile in “coasting”: il risparmio, soprattutto in ambito urbano o suburbano, è significativo.
Viaggiare nella scia di un veicolo potrebbe sembrare una buona idea ma è invece da scartare assolutamente. Il primo motivo è ovviamente la sicurezza, viaggiare senza rispettare la distanza di sicurezza è pericoloso e anche punito dal codice della strada. Poi è anche controproducente per i consumi: diventa impossibile anticipare il comportamento del traffico e quindi ci si ritrova ad eseguire frequenti accelerazioni e frenature, a discapito dei consumi.
Molti, ma non tutti, i consigli precedenti si applicano alle vetture elettriche o ibride. Vediamo solo le differenze principali.
Mantenere la velocità costante: queste vetture recuperano in frenata l’energia cinetica del veicolo, ricaricando le batterie. Quindi sono da evitare solo le frenate molto brusche, che fanno intervenire anche i freni della vettura, dissipando quindi in calore la relativa energia. Le vetture normalmente dispongono di un indicatore del livello di rigenerazione, frenando progressivamente si nota che l’indicatore cresce fino ad un valore massimo, a quel punto, frenando ulteriormente di più, andiamo a sprecare energia e quindi aumentiamo il consumo. Quindi il consiglio è di accelerare e decelerare dolcemente, non è strettamente necessario mantenere la velocità costante.
Coasting: questo effetto nelle vetture ibride/elettriche è ancora più pronunciato, perché viene staccato completamente il motore e si viaggia “in folle”, ma senza consumare nulla, a differenza delle vetture con motore endotermico. È quindi possibile viaggiare “gratis” per tempi maggiori, essendo minori gli attriti, rispetto a quanto detto precedentemente del motore trascinato dall’energia cinetica del veicolo.
Esiste però un aspetto negativo segnalato da molti possessori di vetture ibride. Nelle lunghe discese una volta che le batterie sono completamente cariche per effetto della percorrenza in discesa, viene meno qualsiasi freno ”motore”, in questo caso la frenata rigenerativa, e si scende quindi in folle. Per rallentare occorre sempre usare i freni, con relativi rischi di surriscaldamento degli stessi.
Seguendo tutti i consigli il risparmio può essere molto importante. Si stima dal 15 al 20% la riduzione dei consumi se si seguono tutti i suggerimenti esposti precedentemente. Si può arrivare anche al 50% con comportamenti molto virtuosi. Questi valori non devono stupire. Nel migliorare un precedente primato una vettura ibrida ha viaggiato da New York a Los Angeles (5168 Km) ad una media di 2,5 litri per 100 Km, mentre i consumi dichiarati dalla casa sono di 4,13 l/100km. Un miglioramento del 40% rispetto al valore, sempre molto ottimistico, dichiarato dalla casa costruttrice.