Viaggio in Italia con l’EcoAtlante

Society 3.0


Viaggio in Italia con l’EcoAtlante

La sfida verso la transizione ecologica richiede conoscenza e partecipazione. Ma come accrescere il sapere sul nostro ambiente? Partiamo.

Sarebbe bello se potessimo avere una sorta di macchina del tempo che ci permetta di viaggiare nel presente ma anche nel passato. E magari anche con una finestra speciale che guarda al futuro. Oggi grazie all’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), c’è uno strumento per intraprendere questo straordinario percorso. Si tratta di EcoAtlante. Per la prima volta dati e mappe riguardanti temi ambientali di grande attualità sono riuniti in un unico luogo di facile consultazione per consentire a tutti un viaggio di conoscenza dell’Ambiente Italia.

Definirlo sito o portale, sarebbe riduttivo. Chiediamo all’ing. Michele Munafò, responsabile scientifico in ISPRA, di guidarci attraverso esempi di percorsi di conoscenza possibili. «L’EcoAtlante è veramente un’esperienza simile a un viaggio che tutti possono fare: dagli esperti agli amministratori, dagli insegnanti ai ragazzi, da coloro che si avvicinano per la prima volta ai temi ambientali, a chi è semplicemente curioso e vuole scoprire meglio le peculiarità del suo territorio o dei luoghi più cari e a chi invece ogni giorno concorre in prima linea alle sfide presenti e future. Grazie a una serie di Story maps, l’EcoAtlante è una finestra di approfondimento su temi a valenza ambientale raccolti anche nell’ambito del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA). Con le mappe si possono iniziare racconti. C’era una volta il mare della Liguria o della Sicilia oppure la costa dell’alto Adriatico. Com’erano 30 anni fa e come sono oggi? La qualità delle acque com’è cambiata? E la biodiversità ha subito modifiche? I borghi o le città vicine come si sono trasformate? Com’erano le strade dieci anni fa e che tipo di infrastrutture ci sono oggi? O ancora. C’era una volta nel 1985 il nostro bosco preferito nella vallata dove andiamo a trascorrere le vacanze. È sempre lo stesso? Ha fatto spazio a piste o a impianti o forse è stato abbattuto da Vaia? E i borghi a noi cari come sono diventati? Borghi fantasma semiabbandonati o ancora abitati? E la nostra città è cambiata? Ci sono quartieri nuovi? L’EcoAtlante può rispondere a queste domande e prevede approfondimenti attraverso il collegamento diretto alle banche dati pubblicate sul sito di ISPRA o attraverso la realizzazione di nuove mappe tematiche. Le storie raccolte e i percorsi impostati aiutano a una prima navigazione. Forniscono una rappresentazione cartografica di dati integrati da testi sintetici e altre informazioni grafiche. Abbiamo adottato un linguaggio semplice e alla portata di tutti».

Proviamo a prendere un percorso. Come orientarci? «Possiamo scegliere fra tanti temi: dall’economia circolare alle vie dei rifiuti, da una visita alle zone a maggior rischio di frane o ai territori a rischio sismico. Ma il bello è che possiamo anche creare mappe personalizzate con la funzione che abbiamo chiamato Componi la tua mappa. Alcune informazioni sono comprensibili da subito grazie ai diversi colori assegnati ai vari temi ma possiamo disattivare un dato e aggiungerne uno nuovo. Per esempio, possiamo costruirci una mappa con la temperatura media di una certa zona, le precipitazioni e la loro frequenza e possiamo anche selezionare periodi diversi. Si può anche passare da un argomento a un altro. C’è una funzione apposita che consente di sovrapporre più informazioni e dati per restituire una visione completa e integrata o per avere una visione di insieme. Ad esempio, si può vedere come è cambiato il territorio dal 1970 a oggi e quali le conseguenze, conoscerne l’impatto dei cambiamenti climatici, l’evoluzione nel tempo, quali le zone più siccitose e quelle più piovose. È possibile anche vedere aree dove è maggiore il rischio idrogeologico e individuare quali aree oggi hanno un elevato rischio frane. Seguendo un singolo percorso si possono integrare le storie con dati, grafici, video, foto, e altre mappe».

È possibile interagire e condividere le mappe che si possono costruire?«Certo. Si possono visionare i capitoli che compongono queste storie. Nel caso dei cambiamenti climatici, si possono analizzare e condividere le cause e gli effetti, le strategie di contrasto, le emissioni climalteranti, gli indicatori di impatto. Se desidero consultare come è cambiata la temperatura di una città nel tempo, posso selezionare l’area, ingrandirla, trasformarla nel formato idoneo che desidero e condividerla o stamparla. Idem se desidero avere informazioni precise sul consumo del suolo di una porzione di territorio. C’è una impostazione che fa vedere le trasformazioni dell’uso del suolo registrate nelle varie regioni in tempi diversi e possiamo avere una visione nazionale ma anche regionale o locale. Le mappe aiutano a capire lo stato dell’ambiente mentre i dati a conoscere le caratteristiche o la pericolosità. Nella sezione dei dati si può interrogare in modo flessibile le informazioni che hanno composto le varie storie». Servono programmi particolari per navigare e viaggiare con ‘EcoAtlante?«Chiunque può interagire con questi dati che sono alla base della nostra storia. L’EcoAtlante funziona da pc, tablet, smartphone permettendo di rimanere connessi con la situazione ambientale dell’Italia. Conoscere il passato per comprendere e in alcuni casi prevedere il futuro, è lo strumento che abbiamo messo a disposizione e che verrà aggiornato continuamente».Allora cogliamo questa occasione! La scienza ha messo a disposizione il sapere generato in tanti anni di studi e ricerche. Lasciamoci dalla curiosità per scoprire qualcosa di nuovo e difendere ancora meglio il nostro Paese.

Storica, saggista e specialista in comunicazione ambientale. Parte sempre dalla catalogazione di fonti autorevoli per ottenere dati e informazioni attuali che poi rielabora per offrire contenuti divulgativi a prevalente valenza sociale e ambientale. Catalogare e selezionare per lei sono la premessa essenziale per il riconoscimento di un valore che è il fondamento della conoscenza. Ha competenza più che trentennale nella ideazione di progetti formativi, divulgazione e disseminazione di progetti scientifici. Conta su un ampio raggio di relazioni maturate in ambito scientifico, tecnico e istituzionale che avallano i suoi contenuti e forniscono spunti per ulteriori approfondimenti. Crede nell'importanza della conoscenza e nella condivisione di esperienze e saperi. Ama la montagna e passeggiare nei boschi.