Educazione all’affettività: perché serve a scuola e fuori

Nell’epoca in cui parliamo di competenze digitali, di sostenibilità e di intelligenza artificiale, un’abilità resta ancora troppo spesso sottovalutata: la capacità di compre
Guida aggiornata per le aziende: chi deve adeguarsi, cosa copre la polizza e le conseguenze dell’inadempienza.
A partire dal 2024, entra in vigore una svolta normativa significativa: tutte le aziende italiane (tranne il settore agricolo) sono ora obbligate a stipulare una polizza contro le catastrofi naturali. Un tema cruciale per la resilienza del tessuto produttivo nazionale, specialmente in uno scenario sempre più instabile a causa del cambiamento climatico.
1. Chi è coinvolto
La Legge di Bilancio 2024 è chiara: l’obbligo riguarda “tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese”, con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione italiana, ad eccezione degli imprenditori agricoli che restano soggetti a un regime specifico (Fondo mutualistico agricolo). Se una PMI utilizza un immobile o attrezzature in locazione non coperte da assicurazione, il dovere assicurativo ricade anche sull’affittuario.
2. Cosa copre la polizza
La normativa impone la copertura dei danni derivanti da catastrofi naturali: sisma, alluvioni, frane, esondazioni e inondazioni. La polizza deve includere immobili, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali iscritti a bilancio.
È ammessa una franchigia fino al 15% del danno e il premio deve essere proporzionale al rischio territoriale.
3. Scadenze e tempistiche
Il Decreto Ministeriale n. 18/2025, pubblicato il 27 febbraio, dettaglia le regole operative. Le scadenze differiscono in base alla dimensione dell’azienda. In particolare:
Le polizze in corso devono essere adeguate solo al primo rinnovo utile.
4. Inadempienza: cosa rischia l’azienda
Non rispettare l’obbligo non comporta multe dirette, ma impedisce l’accesso a fondi pubblici (contributi, agevolazioni, finanziamenti) anche in caso di calamità. Le compagnie assicurative che rifiutano o eludono l’obbligo rischiano sanzioni tra 100.000 e 500.000 euro. Inoltre, l’assetto normativo richiede che le imprese inadempienti coprano completamente i danni in caso di evento catastrofale senza poter contare su alcun supporto pubblico.
5. Semplice o complicato? Guida pratica per le imprese
6. Perché adeguarsi è conveniente
7. Il ruolo di Unipol
Tra le prime a offrire soluzioni conformi alla nuova legge c’è Unipol Protezione Impresa, una polizza che tutela beni aziendali e garantisce continuità operativa, semplificando l’adempimento e preservando l’accesso ai fondi pubblici.
La normativa obbligatoria del 2024 rappresenta una tappa fondamentale per la resilienza del sistema Paese. Non è solo un adempimento formale, ma una vera garanzia per proseguire l’attività con maggiore serenità e sostenibilità. Adeguarsi oggi significa proteggere il futuro dell’impresa e contribuire alla stabilità economica collettiva.
Fonti principali