Perché ci piacciono le fake news

L’8 dicembre 2016, Edgar Maddison Welch entra armato nella pizzeria Comet Ping Pong a Washington D.C., convinto di smascherare un traffico di minori gestito dai poteri forti. La
Nella giornata mondiale istituita dall’Onu per celebrare lo stato d’animo più importante per gli esseri umani si conclude la stagione 2025 del progetto INKlusion del Gruppo Unipol con un webinar destinato agli studenti degli istituti di secondo grado per cercare di rispondere alla domanda: “La felicità si può imparare?”.
«Un giorno senza sorriso, è un giorno perso». Questa famosissima frase dell’attore statunitense Charlie Chaplin è considerata un vero e proprio inno alla felicità, un invito a cercare qualcosa di positivo anche in frangenti difficili nella consapevolezza che uno stato d’animo ben predisposto e allegro rappresenti la chiave per affrontare la vita nel modo migliore.
Nella giornata mondiale della Felicità che si celebra dal 2013 ogni 20 marzo sembrano riecheggiare dal passato tanti altri consigli per un’esistenza di soddisfazione come quelli del filosofo greco Epicuro secondo cui «la vita è come un banchetto al quale si è invitati, ma si può esserne cacciati in ogni istante. Il saggio quindi non si getta avidamente sulle prime portate che ha a disposizione, né rifiuta il cibo in attesa di una pietanza migliore, ma consuma con moderazione ciò che viene servito, consapevole che il suo pasto potrà essere interrotto in maniera inattesa».
Un chiaro invito a vivere l’attimo e ad accontentarsi dei momenti migliori gustandoli fino in fondo. A questo punto è quindi lecito chiedersi: “Ma quanto sono felici gli abitanti del Pianeta e gli italiani?” Secondo l’ultima edizione del World Happiness Report l’Italia si piazza al quarantesimo posto (nell’edizione del 2024 era al quarantunesimo) ma è ancora lontanissima dal podio che anche quest’anno ha visto prevalere la Finlandia. Un risultato merito per la gran parte dei sistemi educativi sanitari e di assistenza sociale di assoluta qualità, com’è nella tradizione nordica. Non a caso dieto il Paese scandinavo compaiono:
Il report ha messo in evidenza anche lo “scivolone” degli Stati Uniti usciti per la prima volta dalla top 20 (sono 24esimi) in particolare a causa del fatto che gli americani under 30 si sentono meno supportati dagli effetti più cari e meno ottimisti nei confronti del futuro. Un’infelicità, quella dei più giovani, evidenziata non solo dall’edizione dell’anno scorso del Report ma anche da altre recenti ricerche.
Secondo una survey che ci riporta in Italia, condotta dall’Istituto Piepoli per Udicon, l’Unione per la Difesa dei Consumatori) realizzata nel febbraio del 2025 emerge infatti che:
La felicità, quindi, sembra essere spesso inversamente proporzionale all’età. Ma esistono anche grandi differenze fra i generi. Secondo il World Mental Health Day Report condotto da Ipsos (2024), circa il 40% delle donne della Generazione Z ha dichiarato di sentirsi spesso depressa, mentre più della metà dei giovani di questa fascia di età (il 54%) ha riferito di sperimentato livelli tali di stress da veder gravemente menomata la propria vita quotidiana: le conseguenze possono arrivare fino all’impossibilità di recarsi a scuola o al lavoro. I motivi di questo disagio sono molteplici e vanno dalla pressione sociale all’incertezza economica passando per l’incapacità di costruire relazioni con gli altri.
La felicità si può allenare? La risposta è “sì” come è emerso nel corso dell’ultima tappa di INKlusion, il progetto educativo parte dell’offerta di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) del Gruppo Unipol, frutto della collaborazione tra Academy e le Funzioni Diversity, Equity and Inclusion ed Employer Branding arrivato al sesto anno di attività. L’iniziativa che prevede il coinvolgimento di studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado ha visto lo svolgimento dell’ultimo webinar del 2025 proprio il 20 marzo
con la partecipazione di un’ospite d’eccezione, Giulia Ballarin. La giovane veneta è stata l’unica italiana selezionata tra 22.000 candidature da tutto il mondo ammessa alla Masterclass di Happiness a Helsinki, nel 2023, evento svoltosi, non a caso, in Finlandia.
Secondo la testimonial la felicità si può e si deve imparare e nasce innanzitutto da un lavoro che ognuno di noi può fare su sé stesso nella consapevolezza che “star bene” ha un significato “personalissimo”, per nulla universale e proprio per questo rappresenta un traguardo raggiungibile da chiunque. Giulia ha inoltre lanciato degli stimoli sul concetto del tempo: da una parte dobbiamo perderne per creare quel vuoto che ci aiuta a capire cosa ci può rendere felici, dall’altra dobbiamo prenderci quel tempo per fare le cose che ci fanno stare bene. E attorniarci sempre di persone autentiche e vere. «Questa Società sa che se sei felice non puoi essere comprato. Non hai bisogno di nulla in più»