La società dei poli opposti
L’inondazione di Valencia ha ben evidenziato i pericoli di una gestione territoriale in cui pochissimi erano decisori e concentrati su altri obbiettivi, mentre i molti, e veri co
Diritti, valori e informazione sono stati al centro dell’incontro Digitale, opportunità dell’Europa organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia. L’analisi di Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo, premiata con il riconoscimento Donna Innovazione.
La prima parola che colpisce: presenza. In un momento dove la transizione digitale è il nuovo must di quest’epoca, dove molti dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sono destinati a questo ambito, perché essere in presenza e non in un collegamento in streaming?
È Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo, a spiegarlo: «Abbiamo visto che la tecnologia è stata per noi uno strumento vitale, senza la quale il mondo si sarebbe fermato ed invece ci ha permesso di continuare a “vivere”. Mi riferisco ovviamente alla recente esperienza della pandemia nella quale riuscire ad essere sempre in contatto, ci ha permesso davvero di creare l’Europa e di essere Europa in ogni dove».
Premesso questo, secondo Metsola, è fondamentale non solo “sentir parlare” di rischi o di sfide che gli stati membri devono affrontare, ma capirne davvero l’essenza e il significato profondo: solo in presenza questo può esser davvero possibile. Trovare il giusto equilibrio è la chiave di ogni cosa.
Equilibrio, altra parola chiave. L’equilibrio dovrebbe guidare la maggior parte delle nostre scelte. Nella ricerca dell’informazione, nel fare informazione stessa, nel dar valore a ciò che leggiamo, nel dare valore a ciò che scriviamo, nel dar valore a ciò che diciamo. Le fake news possono essere molto pericolose, perché le parole hanno un peso specifico elevato e possono davvero fare la differenza.
Lo vediamo nella guerra che sti sta vivendo, la guerra “più raccontata di sempre”, con ogni mezzo di informazione a disposizione. La guerra non è solo sul campo, lì insieme ai soldati, ma è anche guerra di parole, alla ricerca di consensi.
È appunto su altre tre parole che si sofferma il Presidente del Parlamento europeo: Pace, Libertà e Dignità.
«Da queste tre parole faccio partire la mia politica» ha spiegato Metsola. «Riuscire ad essere Europa significa per me proprio questo: riempire di fatti queste parole. La strada per appianare le disparità di genere e riuscire quindi a dare a tutti pari opportunità non è una strada facile, ma non impossibile. E l’unico modo per farlo è l’unione, e mi riferisco naturalmente all’Unione europea, Non qualcosa di astratto, ma qualcosa di reale che ci ha permesso di affrontare insieme il difficile contesto che stiamo vivendo e che sono certa ci porterà insieme fuori dalla crisi economica, geo politica ed etica».
Per Metsola dobbiamo prendere esempio dai giovani che nell’Europa ci credono davvero e ricordiamoci che per costruire il futuro si parte dal presente.