Casa: la sostenibilità conviene

Environment


Casa: la sostenibilità conviene

Le buone pratiche per ridurre i consumi del riscaldamento, tagliando le emissioni di Co2 e risparmiando in bolletta.

​​Tenere lontano il freddo dalla propria casa ha un costo energetico, sempre in aumento, e un costo ambientale. Le cose però non devono necessariamente andare in questa direzione, esistono infatti tante buone pratiche che possono essere compiute e che consentono di ridurre i consumi, tagliare i costi della bolletta e ridurre le emissioni di CO2 connesse all’accensione degli impianti di riscaldamento.​​

Le nuove tecnologie che fanno la differenza

Come prima cosa se la caldaia ha già una certa anzianità, la strada per il taglio dei consumi passa dalla sua sostituzione con nuove tecnologie in grado di assicurare, allo stesso tempo, massima efficienza nelle prestazioni, risparmio energetico e basse emissioni inquinanti.
Un esempio sono i nuovi sistemi di riscaldamento ibrido. Di cosa si tratta? Sono impianti di riscaldamento che uniscono i vantaggi delle pompe di calore a quelli delle caldaie a condensazione. Apparecchi composti da due generatori di calore alimentati da fonti energetiche diverse, solitamente un combustibile fossile (il gas) e una fonte rinnovabile (pompa di calore aria-acqua), i quali grazie ad un meccanismo di controllo “intelligente” sono in grado di mettere in funzione l’uno o l’altro sistema in modo da garantire sempre la prestazione migliore e il maggior risparmio.
Si tratta di impianti che hanno un costo iniziale maggiore rispetto ad una più classica caldaia a condensazione, ma non va dimenticato che anche per la loro installazione è possibile accedere alle varie agevolazioni previste per la riqualificazione energetica delle abitazioni come l’ecobonus del 50 o del 65%, il superbonus del 110% e il conto termico. A questo poi si aggiunge il non trascurabile risparmio in bolletta che in poco tempo consentirà di compensare la spesa iniziale.
Se però non si è nella possibilità di sostituire il vecchio apparecchio con nuovi modelli, vi sono comunque dei piccoli accorgimenti da poter mettere in pratica che aiuteranno a risparmiare e ad inquinare di meno.​

Casa: p​erché la manutenzione è fondamentale

​Innanzitutto, per ridurre i consumi è importante procedere periodicamente alla manutenzione della caldaia. Si tratta di controlli che oltre ad essere obbligatori per legge – in mancanza si rischiano multe il cui importo varia in base al tipo di inadempienza (DPR 74/2013) – sono fondamentali per garantirne l’efficienza e la sicurezza di chi vive in casa. Due le verifiche da fare. La prima riguarda il controllo dell’efficienza energetica della caldaia, detto anche controllo dei fumi, da effettuarsi secondo le tempistiche indicate dal legislatore, ed è volto a misurare quanto inquina l’apparecchio per individuare se sono rispettati i limiti di legge o se invece sono necessari interventi per ridurne l’impatto ambientale. A ciò si aggiunge poi una manutenzione ordinaria, per la quale ogni casa produttrice fornisce le proprie tempistiche, che serve a verificare lo stato di sicurezza della macchina e il suo corretto funzionamento. È importante sottolineare come in entrambi i casi le verifiche non possono essere effettuate da chiunque, ma solo da tecnici abilitati: quindi attenzione a chi vi rivolgete.​

Riscaldare la propria casa : la giusta temperatura che fa la differenza

​Per rendere confortevole la casa anche nel periodo invernale non è necessario alzare il termostato del riscaldamento tanto da sembrare di essere in vacanza in un’isola della Maldive. Per legge la temperatura non può superare i 20°, con un limite di tolleranza di +2°, ma 19 gradi sono già più che sufficienti a garantire il comfort necessario, anche perché per ogni grado in meno si risparmia dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile (Fonte ENEA). Inoltre è importante regolare i termosifoni delle diverse stanze della casa in base al loro effettivo utilizzo: grazie alle valvole termostatiche potrete spegnere o ridurre la temperatura dei termosifoni installati nelle stanze poco utilizzate e tenere accesi e a più alta temperatura solo quelli dei luoghi abitualmente vissuti.  Piccoli accorgimenti che non ridurranno il vostro benessere ma che contribuiranno notevolmente a far scendere l’asticella dei consumi.

Riscaldamento: evitate gli ostacoli​

Tra le cattive abitudini che impediscono una corretta diffusione del calore generando inutili sprechi, vi è quella, molto comune, di utilizzare i termosifoni come asciugabiancheria o di porvi davanti tende, divani o altri ostacoli. Evitare questi comportamenti consentirà di sfruttare a pieno il potere calorifico dei vostri apparecchi consentendo di riscaldare la stanza in minor tempo e sicuramente in modo più efficiente ed efficace.
​Attenzione poi a non lasciare troppo tempo le finestre aperte: per garantire un adeguato ricambio di aria sono sufficienti circa 10 minuti nelle ore più calde della giornata, un tempo più prolungato raffredderebbe troppo l’ambiente con conseguente impennata dei consumi per riscaldarlo nuovamente.​

Riscaldamento: un piccolo “trucco” che aiuta a risparmiare

​Per ottimizzare al meglio l’utilizzo dei caloriferi e non disperdere il calore prodotto una soluzione a basso costo è quelle di posizionare dei pannelli riflettenti o isolanti tra muro e termosifone con l’obiettivo di raggiungere un certo grado di isolamento termico che consentirà di beneficiare di un non piccolo risparmio energetico. Vi sveliamo anche un altro segreto se non volete acquistare dei veri e propri pannelli riuscirete ad avere ottimi risultati anche con un semplice foglio di carta stagnola posizionato nello spazio tra il termosifone e la parete. Provare per credere.​

Specializzata su temi ambientali e sui new media. Co-ideatrice del premio Top Green Influencer. È co-fondatrice della FIMA e fa parte del comitato organizzatore del Festival del Giornalismo Ambientale. Nel comitato promotore del Green Drop Award, premio collaterale alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2018 ha vinto il prestigioso Macchianera Internet Awards per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all'economia circolare. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione e docenza sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.