Giovani e politica: più interesse ma meno fiducia

Society 3.0


Giovani e politica: più interesse ma meno fiducia

L’attenzione nei confronti della cosa pubblica è in aumento e tocca il 43% rispetto al 33% dell’anno scorso ma la fiducia torna ai minimi storici. I risultati della ricerca Generationship 2024 di Unipol Changes realizzata da Kkienn su un campione di Millennials e Generazione Z.

L’anno passato, la vittoria elettorale della Destra aveva rilanciato la contrapposizione fra gli schieramenti e rivitalizzato l’interesse e la fiducia dei giovani per la politica.

Politica

Nel 2024 l’interesse dei giovani per la politica si è consolidato, anche se su livelli contenuti (43%), maggiore tra i giovani di sesso maschile, più distaccato fra le ragazze. Fra gli adulti, al progresso del 2023 è seguito, invece, un rimbalzo negativo, che ha riportato l’attenzione ai livelli del 2022.

La fiducia nella politica è invece tornata in crisi, quasi al livello del 2022: il 69% dei giovani non ha fiducia, di cui la maggioranza (47%), nessuna fiducia. La routine della politica ha nuovamente spento quello che la competizione elettorale aveva risvegliato? Governo ed opposizione hanno deluso le aspettative?

La rinnovata importanza della dimensione destra-sinistra come chiave di lettura dello scenario politico, invece, è confermata: quasi la metà dei giovani la considera una distinzione ancora valida, poco al di sotto del 2023.

È stabile anche il livello di chiarezza dei giovani in merito alla propria adesione ad uno dei due schieramenti, anche se non va oltre al 50% delle persone. Sia la validità della distinzione destra-sinistra che la capacità di collocarsi raggiungono i minimi fra le ragazze giovani.

È confermata la correlazione fra età e preferenza elettorale: i giovani a sinistra, gli adulti a destra. Le ragazze giovani propendono per la sinistra molto più dei loro coetanei maschi, gli uomini adulti sono schierati a destra più delle donne della loro generazione. 

Democrazia

Si conferma la contrazione della fiducia dei giovani nella democrazia osservata l’anno passato. La quota di giovani che ritengono la democrazia la forma di governo che più garantisce libertà, progresso, pace è maggioritaria e stabile.

Le donne, in particolare le più giovani, aderiscono ad una visione più positiva della democrazia rispetto agli uomini, sia in termini di fiducia che di efficacia.

Primo laureato in Italia in data analysis applicata alle scienze umane, ha insegnato Tecniche di ricerca psicologica e analisi dei dati presso l’Università di Torino. Ha fondato e attualmente dirige Kkienn Connecting People and Companies, azienda specializzata nella ricerca e consulenza sul cliente. Come direttore di istituti di ricerca, vicepresidente di società di consulenza internazionali (Cap Gemini) e ricercatore ha collaborato con molte delle maggiori imprese del Paese. Scrive per il Corriere della Sera. Per il Gruppo Unipol cura la realizzazione di GenerationShip, l’osservatorio sulle nuove generazioni.