PNRR: questo sconosciuto

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PNRR: questo sconosciuto

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è ancora un oggetto oscuro per gli italiani. Per 4 italiani su 10 rilancerà l’Italia. Al primo posto la Missione Salute. I dati dello studio Changes Unipol elaborato da Ipsos.

Con oltre 248 miliardi di euro di fondi a disposizione per il rilancio dell’Italia, il Piano di ripresa e resilienza è un’occasione da non perdere su temi chiave per il Paese come il Welfare. Si tratta di un progetto a lungo termine accompagnerà lo sviluppo dell’economia italiana da qui al 2026 ma solo 1 italiano su 5 ha una conoscenza specifica del PNRR e solo il 5% della popolazione ne ha una consapevolezza approfondita. È quanto emerge dalla ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, che ha analizzato conoscenza, interesse e fiducia nel PNRR e nelle sue principali caratteristiche. L’indagine è stata realizzata su un campione nazionale rappresentativo della popolazione di età 16-74 anni (rappresentativi di oltre 44 milioni di individui) e residenti nelle principali Aree Metropolitane (rappresentativi di oltre 13 milioni di individui) secondo genere, età, area geografica, ampiezza centro, titolo di studio, tenore di vita, professione e nucleo familiare (sono state realizzate 1.720 interviste).

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Solo il 21% degli italiani, pari a circa 9 milioni di persone, ha una conoscenza specifica del PNRR, mentre il 62% lo conosce approssimativamente e solo il 5% (pari a circa 2 milioni di italiani) ne ha una consapevolezza veramente approfondita. Complessivamente, più di 8 su 10 (83%, pari a circa 36 milioni di concittadini), conoscono almeno di nome il Piano.
​La ricerca evidenzia, inoltre, come la conoscenza del PNRR aumenti proporzionalmente al crescere dell’età: i più informati sono i Baby Boomers (88% delle persone tra 57 e 74 anni conoscono, almeno di nome, il PNRR) seguiti dalla Generazione X (83% delle persone tra 41 e 56 anni) ed è meno diffusa tra la Generazione Z (77% delle persone tra i 16 e i 26 anni conoscono, almeno di nome, il PNRR). I Millennials, coloro che hanno tra i 27 e i 40 anni, hanno una conoscenza complessiva appena sotto la media (80% conoscono, almeno di nome, il PNRR), ma una padronanza del PNRR sopra la media nazionale (23% rispetto a una media del 21%) e in linea con la popolazione più matura (24%).

PNRR: perché può rilanciare l’Italia

Dall’indagine Changes Unipol-Ipsos emerge che 4 Italiani su 10 vedono nel PNRR uno strumento utile al rilancio del Paese. La fiducia aumenta con una maggiore conoscenza del piano: la percentuale degli ottimisti sale al 54% tra coloro che ritengono di sapere in maniera specifica i contenuti del Piano. Tra quest’ultimi, l’elemento di maggior traino è rappresentato dalle competenze del Governo per spendere le risorse a disposizione (45%).
Data la poca padronanza del tema, 2 italiani su 3 (66%, pari a circa 29 milioni di persone) vorrebbero saperne di più su come le riforme del PNRR contribuiranno concretamente alla ripresa del Paese. Questa esigenza è più sentita dalle generazioni mature (71% dei Baby Boomers) e da chi vive nelle Aree Metropolitane di Bari (75%), Bologna (73%) e Milano (71%). Sembra, al contrario, rappresentare una priorità meno marcata il saperne di più per la Generazione Z (60%) e per chi vive a Roma (60%) e Verona (61%).

PNRR: i fondi saranno sufficienti?

Tra chi ha almeno sentito parlare del PNRR è diffusa l’opinione che i fondi non siano sufficienti. Il 73% di chi ha almeno sentito parlare del Piano ritiene che i fondi stanziati non saranno comunque sufficienti e, soprattutto, che serviranno altri fondi pubblici (51%, mentre la porzione di coloro che ritengono necessari anche fondi privati si attesta al 22%).
Questa è un’opinione diffusa soprattutto tra i Millennials (57%, rispetto al 51%, 50% e 45% riferibili, rispettivamente, a Generazione X, Generazione Z e Baby Boomers) e nelle Aree Metropolitane del centro (57% rispetto al 54% registrato al Nord e al 49% riscontrato al Sud). A livello di Aree Metropolitane, soprattutto a Palermo (82%) e Verona (82%), percentuali ben superiori alla media italiana (73%), si ritiene che i fondi potrebbero non essere sufficienti, mentre Napoli vanta il dato più elevato di coloro che ritengono i fondi sufficienti a risollevare il Paese (35%, contro una media italiana del 27%).
Tra coloro che padroneggiano il PNRR l’esigenza di ulteriori fondi scende al 60% e cresce molto chi ritiene siano necessari altri fondi privati, di cittadini e imprese, rispetto a quelli pubblici. Generazione Z e Sud Italia sono i meno informati, ma i più fiduciosi. Tra coloro che ne hanno sentito almeno parlare, la Generazione Z (54%) risulta essere la più confidente nel PNRR e nelle sue possibilità e, tra le Aree Metropolitane, spiccano per fiducia quelle del Sud Italia, a eccezione di Palermo (38%), con Napoli e Bari, dove si annovera, rispettivamente, il 57% e il 53%, di fiducia rispetto a una media italiana del 46%.

PNRR: la Missione Salute è la priorità per gli italiani

Tra le 6 missioni del PNRR, la Salute, che è l’ultima per fondi stanziati, è considerata la priorità seguita dalla Transizione Ecologica e dall’Inclusione sociale. Il 31% degli intervistati ritiene la Salute il tema più rilevante per il Paese. A pesare sulla percezione e sull’agenda delle necessità è certamente la quarta ondata della pandemia e il numero crescente di contagi e malati ricoverati. Al secondo posto la Rivoluzione verde e Transizione Ecologica (18%), che è al primo posto per fondi stanziati, davanti a “Inclusione e coesione sociale” (17%), “Istruzione e ricerca” (13%), “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” (11%) e “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” (10%).

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