Sei consigli per difenderci dalla plastica
La plastica è presente nella nostra vita quotidiana da oltre settant’anni ed è così fondamentale che la diamo per scontata senza renderci conto della sua pervasività. Secondo
La connessione crea tre indiscutibili vantaggi che non sarebbero altrettanto replicabili con metodi tradizionali. Ma quali sono i limiti?
Nel gergo gastronomico, si definisce food pairing l’associazione di uno o più alimenti che per composizione aromatica o molecolare, esalta le papille gustative. Spesso l’abbinamento avviene tra prodotti tradizionali con le stesse sfumature: dolcezza, acidità e persino umami. Ma sempre più frequentemente si ottiene grazie alla combinazione di due molecole opposte e apparentemente inconciliabili.
De gustibus non est disputandum, lo so. Eppure, se un food pairing è studiato nel dettaglio e realizzato a regola d’arte, potrebbe rivelarsi eccellente per chiunque. È questa l’immagine che si è affacciata nella mia mente la prima volta che ho riflettuto sull’accostamento tra salute e social network e sullo strano fenomeno – in progressiva crescita, soprattutto dopo la pandemia – dei medici influencer.
Istintivamente, come leggendo su un menù l’associazione tra ostrica e pollo – esiste davvero – ho storto il naso. Poi, abbandonati i pregiudizi, ho assaggiato (e compreso) la singolare pietanza.
«La salute è creata e vissuta dalle persone all’interno degli ambienti della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama», come si legge nella carta di Ottawa, pubblicata dall’OMS nel 1986. Quindi, se la promozione della salute è strettamente legata agli spazi che abitiamo, l’accostamento tra sanità e social network non deve più sorprenderci, considerato che il digitale non è nient’altro che un nuovo luogo dove studiamo, lavoriamo, giochiamo e amiamo.
Tornando alle associazioni alimentari, è lecito chiedersi quale sia il beneficio di abbinare una banana al bacon – anche questa unione esiste davvero. La risposta? Creare un gusto difficilmente realizzabile tramite un accostamento comune di ingredienti.
Con la salute e i social accade lo stesso: la loro connessione crea tre indiscutibili vantaggi che non sarebbero altrettanto replicabili con metodi tradizionali.
La divulgazione scientifica online consente a chiunque di accedere a informazioni semplificate, e quindi comprensibili (escludendo il sapere degli esperti, anche questo accostamento, tra medicina e comprensione, è insolito). È così che si combatte un’altra nota malattia che ci affligge: la disinformazione; non solo quella data dall’ignoranza, ma anche quella derivata dalla diffusione di false informazioni.
Ovviamente, come con gli abbinamenti degli ingredienti, occorre fare attenzione a non sconvolgere equilibri preesistenti e a non creare danni, né alla materia prima né tantomeno al malaugurato assaggiatore. Lo sappiamo fin troppo bene, la comunicazione della salute sui social non è priva di rischi, soprattutto relativi alle fake news e alle autodiagnosi; ma, almeno per una volta, è stato utile citarne i vantaggi.
La verità è che da sempre la coincidenza degli opposti può creare bizzarre ma apprezzabili armonie.