Accendiamo la luce sul futuro
La serie di fantascienza Star Trek è ambientata nell’anno 2264. Gli esseri umani viaggiano nella galassia insieme agli alieni, aiutati da computer, propulsione più veloce d
Semplifica la gestione della casa e può renderla eco-friendly. Ma cosa vuol dire davvero avere un’abitazione automatizzata e intelligente?
Negli ultimi anni il termine “domotica” è divenuto sempre più di uso comune ed è ormai – è proprio il caso di dirlo – “di casa” all’interno delle nostre abitazioni ed uffici.
Non tutti, però, conoscono il suo esatto significato e soprattutto quali siano le sue applicazioni pratiche nella nostra vita quotidiana.
Il termine “Domotica” letteralmente significa “automazione della casa” e nasce dall’unione di “domus” (casa, in latino) e del suffisso greco “ticos” che indica le discipline di applicazione. Tale vocabolo viene usato per raggruppare tutte quelle tecnologie che possono migliorare la qualità della vita, il comfort e l’efficienza della casa e degli ambienti antropizzati (luoghi di lavoro inclusi).
Grazie alle valvole termostatiche, all’accensione del climatizzatore, alla sensoristica per la qualità dell’aria e alla gestione del giardino, oggi è possibile controllare la propria casa da un computer, uno smartphone o un tablet.
Analizziamo insieme alcuni utilizzi divenuti per molti di uso comune.
Non è possibile, al giorno d’oggi, immaginare la nostra vita senza energia i cui costi, però, nel corso degli ultimi mesi, sono diventati elevatissimi. Alleata preziosa per tagliare i consumi può essere la tecnologia.
Grazie ai sistemi di sensoristica e alla domotica è possibile, ad esempio, regolare la temperatura interna degli ambienti – anche di una singola stanza – impostare accensioni, spegnimenti e consumare, quindi, l’energia necessaria per riscaldare o raffrescare gli ambienti solamente quando serve davvero. Cambiano i piani? Possiamo controllare tutto da remoto o attivare sistemi di accensione legati alla geolocalizzazione: quando sarete ad una certa distanza dalla vostra casa, l’app invierà automaticamente il segnale per cambiare la temperatura impostata nel sistema di climatizzazione. Condizionatori e valvole termostatiche smart, infatti, consentono di eseguire diverse operazioni da remoto o di automatizzare accensioni, spegnimenti e termoregolarizzare gli ambienti.
Tapparelle, tende, porte e finestre che si aprono e chiudono da sole? Non è fantascienza e nemmeno un lusso per pochi. Aumentano sempre di più i sistemi automatizzati che consentono un controllo da remoto.
Sono alleati dell’efficienza energetica perché, ad esempio, ci consentono di abbassare le tende parasole nelle ore più calde, ma consentono anche – grazie a sistemi di sensoristica – di chiudere gli infissi se arriva un temporale o di mantenere una certa temperatura e umidità negli ambienti. Grazie a sistemi IoT (internet of things) la casa, potremmo dire, si protegge da sola da pioggia e vento e si sostituisce al proprietario dell’immobile particolarmente distratto. Basterà verificare dallo smartphone se abbiamo dimenticato la porta aperta e, in caso positivo, comandarne la chiusura a distanza. Specularmente, se arriva il corriere in vostra assenza, potrete far consegnare il pacco all’interno dell’abitazione e, terminata l’operazione, richiudere con un paio di click.
Impostare e monitorare la giusta quantità di luce artificiale negli ambienti non consente solamente un risparmio economico: una corretta illuminazione assicura il comfort di chi occupa l’interno di quegli spazi per ragioni di lavoro, di studio o semplicemente per relax.
Sfruttando l’internet of things è così possibile monitorare – grazie a sensori di presenza – l’accensione e lo spegnimento in base alla presenza di persone nei luoghi secondari come corridoi o bagni, automatizzare lo spegnimento dopo determinati orari o in giorni specifici (come il fine settimana negli uffici), ma anche definire l’illuminazione ideale – grazie ai lux (ovvero la grandezza che calcola l’illuminazione e consente di determinare il comfort visivo) – che potrà essere impostata, ad esempio, sulla base del livello di apertura o chiusura delle tende o dall’accensione – più o meno soffusa – della luce artificiale quando necessaria. Si potrà garantire così lo stesso livello di illuminazione durante la giornata o in uno specifico angolo come quello nel quale è posizionata la scrivania.
Come prendersi cura delle proprie piante quando si è lontani? Se è vero che esistono sistemi coadiuvati da temporizzatori che consentono di innaffiare a tempo e periodicamente, è pur vero che ciò non consente di calibrare la quantità di acqua in relazione ai reali fabbisogni considerando il meteo o di intervenire, differenziando la portata dall’irrigazione, in base alle diverse tipologie floreali che si coltivano. Un sistema di domotica può consentire un intervento che potremmo definire “sartoriale” non solo per i giardini, ma anche all’interno delle pareti domestiche dove, ad esempio, potremmo attivare sensori smart in grado di monitorare umidità e ph del terreno per effettuare un’innaffiatura “su misura” per ogni pianta.
Ricordate una delle prime scene di “Ritorno al futuro”? Il professor Brown aveva creato un ingegnoso marchingegno per dar da mangiare al proprio cane: l’esito, tuttavia, non era stato dei migliori.
Attualmente, invece, sono disponibili diversi apparecchi intelligenti che ci aiutano nella gestione, anche in nostra assenza, di cani e gatti. Grazie all’Internet of Things è possibile, infatti, pianificare la razione giornaliera di cibo ed acqua e somministrare gli alimenti un po’ per volta evitando (come accadeva nel film) che rimanessero a contatto con l’aria per un periodo eccessivo. Gli erogatori smart dell’acqua hanno spesso un sensore di presenza ed erogano il liquido solamente quando il nostro amico a quattro zampe si avvicina alla fontanella.
Con le telecamere di sorveglianza potremo poi controllare come se la cavano da soli e spesso – grazie al microfono integrato – potremo addirittura parlare con loro evitando che sentano la nostra assenza.
Avete paura che la casa sia visitata da topi di appartamento? Telecamere e sensori di sicurezza potranno esservi di supporto inviandovi immagini nel caso in cui vengano visualizzati intrusi. Quando si parla di sicurezza, però, non ci si deve riferire solo alla paura dei ladri: un’idonea sensoristica può avvisarci nel caso in cui le nostre case si riempiano di fumo, di gas ma anche, più semplicemente, quando la concentrazione di CO2 sia eccessiva e sia opportuno un ricambio d’aria. Sono poi disponibili sensori in grado di rilevare perdite d’acqua o allagamenti che ci aiuteranno a ridurre i potenziali danni legati a tali imprevisti.
Se ognuno di questi sistemi è solitamente attivabile tramite una app di proprietà delle diverse aziende che forniscono il servizio – un elenco interessante è disponibile su Selectra – spesso è utile avere un unico sistema, una “centralina” ovvero un gateway che consentano di coordinare i diversi sistemi tramite un’unica app. Da dove partire? Una soluzione a riguardo viene fornita da una PMI italiana: Domethics ha ideato un dispositivo – Adriano – in grado di trasformare vecchi smartphone e tablet in nuovi e potenti Gateway di home automation, capaci di gestire ogni dispositivo intelligente tramite un’unica app dedicata.
Un modo efficace ed efficiente per unire tecnologia ed economia circolare.