Sanità: perché il virus è un’occasione per il sistema

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Sanità: perché il virus è un’occasione per il sistema

La sanità italiana ha subito uno stress test. Per Walter Ricciardi, rappresentante italiano OMS, protagonista di un incontro del Think Tank “Welfare Italia” e The European House - Ambrosetti, è il momento di una riforma.

La sanità italiana ha subito uno stress test. Per Walter Ricciardi, rappresentante italiano OMS, protagonista di un incontro del Think Tank “Welfare Italia” e The European House – Ambrosetti, è il momento di una riforma.

​​​​​​Fornire un contributo concreto alla definizione di una visione del welfare che supporti lo sviluppo sociale ed economico del Paese, l’inclusività e la sostenibilità. Questo è l’obiettivo di “Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali” che nasce nel 2010 dal Gruppo Unipol e dal 2019 è diventato Think Tank “Welfare, Italia” grazie alla partnership con The European House –Ambrosetti. Per creare un percorso strutturato di discussione, di condivisione di idee e di valorizzazione di buone pratiche di carattere pubblico, privato, no profit, Welfare Italia e Ambrosetti hanno organizzato una serie di webinar per fare il punto sui temi chiave e approfondire le conseguenze e le prospettive evolutive per il modello di welfare alla luce dell’emergenza COVID-19. Ospite del primo webinar dal titolo “Il futuro delle politiche sanitarie in Italia e in Europa” è stato Walter Ricciardiconsigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid-19, rappresentante italiano dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e advisor del Think Tank “Welfare, Italia”. Ricciardi ha sottolineato come la Fase 2 sia allo stesso tempo un rischio e un’opportunità per il sistema sanitario italiano. Un rischio perché ci sono ancora regioni ad alto tasso di contagio come Lombardia e Piemonte, e un’opportunità perché dopo lo stress test da pandemia il sistema sanitario ha l’occasione di riformarsi profondamente. «A fronte degli impatti socio-economici di breve e medio periodo, aumenteranno i bisogni di protezione da parte dei cittadini, determinando tensioni su tutte le componenti del welfare e rendendo l’ottimizzazione delle capacità di risposta del sistema un tema ancor più prioritario» ha sottolineato Ricciardi.

Le direttrici della riforma del sistema sanitario

All’interno del sistema di welfare, la sanità ha subito uno stress test immediato e – nella Fase 2 e nelle successive – necessita di un potenziamento per tutelare la salute dei cittadini e garantire l’omogeneità di risposta su tutto il territorio nazionale. Ricciardi ha ricordato come la pandemia si è scatenata in un momento i cui la sanità italiana era stata ampiamente indebolita da un decennio di mancati investimenti, ma ha dimostrato di avere una capacità di reazione importante che ha portato al raddoppio delle terapie intensive disponibili in appena due mesi. «Avevamo 5.000 letti in Italia per 60 milioni di abitanti, contro i 28 mila della Germania per 80 milioni di abitanti. Ecco perché la Germania non ha mai avuto problemi di saturazione», ha ricordato Ricciardi. «Bisogna sottolineare la grandissima capacità di reazione del nostro Paese».

Ora davanti a noi, secondo Ricciardi, c’è una grande occasione: spendere bene i finanziamenti – pari a circa 37 miliardi di euro in arrivo con il MES – per potenziare il sistema sanitario e recuperare il gap degli ultimi dieci anni. «Abbiamo nuove risorse, ma ancora una vecchia governance con il potere di spesa in mano alle Regioni, io spero che questa opportunità non vada persa» ha sottolineato Ricciardi. Secondo l’esperto non si può parlare di post pandemia senza una riforma profonda del sistema sanitario che dovrebbe seguire tre direttrici:

  • Negli ospedali devono essere differenziati i percorsi Covid-19 e non Covid-19 per dare al sistema la possibilità di rispondere a tutte le altre malattie, per esempio le patologie croniche.
  • Dovremo ripensare il rapporto tra medici di medicina generale ed Sistema sanitario nazionale potenziando anche la tecnologia dove serve.
  • Dobbiamo puntare sul rafforzamento della medicina territoriale che è il primo soccorso dei cittadini.

Secondo Ricciardi sprecare questa occasione sarebbe imperdonabile e bisogna agire in fretta perché ottobre, quando i contagi potrebbero riprendere a salire a causa dell’inizio della stagione invernale, è dietro l’angolo. Ricciardi ha poi sottolineato come le Regioni, perno del sistema sanitario italiano, devono muoversi in maniera oculata nella distribuzione della spesa, facendo un salto di carattere organizzativo e culturale. Per Ricciardi, un primo bilancio della Fase 2 si potrà vedere a inizio giugno 2020 e probabilmente in alcune aree vedremo un aumento dei casi: in alcune regioni che sono a casi zero la situazione può essere tenuta sotto controllo, ma c’è una grande attenzione da prestare soprattutto in Lombardia e Piemonte.​

Verso Welfare Italia 2020 (17-18 novembre – Palazzo Venezia, Roma)

Il webinar “Il futuro delle politiche sanitarie in Italia e in Europa” ha segnato l’avvio del percorso di incontri della Community del Think Tank “Welfare, Italia” che si comporrà di diversi appuntamenti, tra cui:

  • Prof.ssa Veronica De Romanis – 5 giugno (10.00-12:30)
  • Dott. Stefano Scarpetta – 6 Luglio (10:00-12:00)

Altri webinar e attività saranno programmati nel corso dei prossimi mesi e resi disponibili attraverso il sito ThinkTank “Welfare, Italia”.

Advisory board del Think Tank di “Welfare, Italia”​: Carlo Cimbri Group CEO, Unipol Gruppo; Veronica De Romanis Professore, Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi Sociali Guido Carli (LUISS), Membro del comitato direttivo, Osservatorio Conti Pubblici Italiani, Università Cattolica di Milano; Giuseppe Guzzetti Filantropo e avvocato, già Presidente, Fondazione Cariplo, già Presidente, Regione Lombardia; Walter Ricciardi Consigliere del Ministro della Salute, Presidente, Mission Board for Cancer, Commissione Europea, Coordinatore del Comitato Scientifico, Human Technopole, già Presidente, Istituto Superiore di Sanità; Stefano Scarpetta, Direttore Dipartimento di Employment, Labour and Social Affairs, OECD; Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The EuropeanHouse–Ambrosetti.

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