Resilienti e trasformativi

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Resilienti e trasformativi

L’Europa ci dà la possibilità di mettere in atto concretamente l'Agenda 2030 in Italia. Un’occasione da non perdere per eliminare nodi strutturali e crescere. L’intervento all’apertura del Festival dello sviluppo sostenibile 2020 ASviS.

L’Europa ci dà la possibilità di mettere in atto concretamente l’Agenda 2030 in Italia. Un’occasione da non perdere per eliminare nodi strutturali e crescere. L’intervento all’apertura del Festival dello sviluppo sostenibile 2020 ASviS.

Il nostro ruolo è promuovere, sostenere, informare, educare, coinvolgere affinché l’Agenda 2030 possa penetrare nelle attività, nell’impegno, nelle azioni che le diverse realtà del nostro Paese portano avanti: è un percorso difficile, una sfida impegnativa. Con la pandemia la sfida è aumentata e dunque occorre avere maggiore determinazione, coraggio e convinzione. È un percorso difficile e non è scontato. L’Agenda mette insieme due parole “sviluppo” e “sostenibile” e queste due parole devono andare insieme perché non ci può essere sviluppo se non c’è sostenibilità e non ci può essere sostenibilità se non c’è sviluppo. Questo richiama il concetto di resilienza trasformativa che ha messo sul tavolo Enrico Giovannini, portavoce e co-fondatore di AsVis, che indica l’approccio da avere: essere resilienti e trasformativi. Questa è un’occasione storica e dobbiamo fare di tutto per non perderla. In questi cinque anni molte cose sono avvenute, sta crescendo un’attenzione, una sensibilità in persone, imprese e istituzioni che va incoraggiata. La pandemia ha determinato una ulteriore evidenziazione di nodi strutturali che da tanto tempo permangono nel nostro Paese e che abbiamo il dovere di affrontare e rimuovere. Non dobbiamo accontentarci, per mettere a frutto il lavoro fatto in questi anni.

Dobbiamo farlo con una grande visione che guarda al futuro, aumentare il livello di pensiero. Viviamo in una società che ci condanna al presente, ma questo non è più possibile. Il futuro è un elemento essenziale e dobbiamo preoccuparci di chi verrà dopo di noi. Per questo dobbiamo farci le giuste domande e trovare attraverso un impegno corale le soluzioni. Concentrare energie, risorse e intelligenze e promuovere metodo e fare in modo che si arrivi davvero alla convinzione piena che occorre rovesciare l’attuale concetto di economia: il progresso, lo sviluppo, deve arrivare attraverso un metodo che colleghi il benessere delle persone alla sostenibilità.

Le risorse messe a disposizione dall’Europa ci permetterebbero di mettere in atto concretamente un cambiamento digitale, di giustizia sociale, di miglioramento dell’ambiente. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è l’occasione non solo per definire politiche coerenti nella direzione della sostenibilità economica, sociale e ambientale, ma anche per dotarsi di istituzioni in grado di programmare il futuro del Paese a lungo termine. Le risorse del Next Generation EU (oltre 200 miliardi di euro), insieme agli altri fondi europei e nazionali, tra cui quelli derivanti dalla riconversione di 19 miliardi di sussidi dannosi per l’ambiente verso una trasformazione del sistema produttivo nella direzione del Green new deal, costituiscono un’opportunità senza precedenti, da non sprecare.

L’Agenda 2030 è stata adottata dalle istituzioni europee come modello di riferimento e guida per realizzare il cambiamento e fare del nostro continente l’area più sostenibile del mondo, esattamente come avevamo proposto in apertura del Festival 2019. È ora che anche l’Italia segua questa visione in modo sistematico e dia risposte concrete alle preoccupazioni delle persone. Sono passati già cinque anni dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi e ora che tutti parlano di sostenibilità – istituzioni, imprese, organizzazioni della società civile – è arrivato il momento di realizzarla, con il concorso e la responsabilità di tutti. L’obiettivo deve essere quello di creare benessere: lavoro, parità di genere, sviluppo democratico ne sono componenti fondamentali.

Il Festival dello sviluppo sostenibile, manifestazione organizzata dall’ASviS che quest’anno vede in cartellone oltre 600 eventi in tutta Italia, nel mondo e online, si svolge in contemporanea con l’Assemblea Generale dell’Onu che il 25 settembre 2020 celebra i cinque anni dalla firma dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Le date e il programma degli eventi ASviS sono disponibili a questo indirizzo.

Presidente della Fondazione Unipolis. Ha ricoperto ruoli nel comparto bancario, assicurativo e nel movimento cooperativo. Dal 1990 al 1998 è Presidente della Legacoop di Bologna e dal 1998 al 2006 di Coop Adriatica Soc. Cooperativa. Nel 2006 è nominato Presidente di Unipol Assicurazioni, che, nel 2007, assume la denominazione di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. (ora Unipol Gruppo S.p.A.) e resta in carica fino al 2022. Attualmente Stefanini è Portavoce e Presidente dell’Assemblea ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile costituita da organizzazioni no-profit per supportare lo sviluppo dell’Agenda italiana per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Contestualmente ricopre anche la presidenza di Euresa, network europeo di quattordici mutue e cooperative di assicurazione.