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Changes Unipol: il modo di comunicare sta cambiando e per certi versi non è ancora chiaro quali saranno le evoluzioni dei prossimi anni.

Changes Unipol: il modo di comunicare sta cambiando e per certi versi non è ancora chiaro quali saranno le evoluzioni dei prossimi anni.

Abbiamo un’unica certezza: gli stereotipi con cui abbiamo ragionato fino ad oggi non sono più validi.

La crisi della carta stampata è sotto gli occhi di tutti, il possibile turnaround industriale degli editori con le copie digitali è un processo in atto ma con risultati tutti da verificare: si sta cercando di cambiare lo strumento di comunicazione, da carta stampata a copie digitali, ma continuando a pensare con le vecchie logiche, solo in pochi stanno realmente comprendendo la portata della rivoluzione digitale in atto. È un po’ come quando si comincia ad imparare una nuova lingua, lo sforzo iniziale porta a tradurre le parole letteralmente per poi cercare di capire le logiche sottostanti il nuovo idioma. Ma il vero salto di qualità lo facciamo solo quando riusciamo a pensare come se fossimo madrelingua. Abbiamo pensato a Changes Unipol.

Ecco, nel nuovo ecosistema della comunicazione è come se fossimo nello step intermedio. Certo, i più giovani e le persone con maggiore dimestichezza con gli strumenti digitali si trovano già nella fase finale di questo processo, ma molto lavoro rimane da fare. Gran parte della popolazione si trova in una sorta di limbo, non gradisce (più) la carta stampata, si informa genericamente sui siti internet delle principali testate e ha cominciato ad utilizzare da qualche anno i social per ottenere informazioni. Se vogliamo dirla con i termini in voga al momento, gran parte degli italiani è nella fase 1.0 che sta pian piano diventando 2.0 e intanto il mondo ragiona e agisce già 3.0. Se il gap tecnologico sembra possa essere colmato nel corso dei prossimi anni c’è un lungo percorso da intraprendere sul fronte dei contenuti di qualità, il vero assente dal dibattito attuale sul futuro della comunicazione. Ma non è possibile lasciare il campo solo ai gruppi editoriali, occorre che le aziende contribuiscano, non solo per tutelare e consolidare le legittime aspettative economiche, ma soprattutto per far emergere quegli argomenti che rappresentano le sfide dei prossimi anni, altrimenti destinati a rimanere latenti nel migliore dei casi.

Per cercare di rispondere a questa esigenza nasce Changes, il Magazine del Gruppo Unipol, dove troveranno spazio le sfide del mondo assicurativo dei prossimi anni, che poi in fondo, osservando attentamente, rappresentano le sfide che dovremo affrontare come collettività. ​Alcuni osservatori di prestigio hanno già colto l’invito a collaborare, altri stanno per raggiungerci: ma non vogliamo porci limiti, la porta dei contributi di qualità sarà sempre aperta a chi vuole capire e guardare il futuro. Come noi.

Vi aspettiamo


Dalle redazioni alle media relations, in ogni caso sempre con l’attenzione focalizzata sulle notizie. Fernando Vacarini ha iniziato come giornalista collaborando con il quotidiano La Repubblica dove si è occupato della redazione di articoli per il dorso economico Affari&Finanza. Ha scritto inoltre per Mf Milano Finanza e Panorama Economy, e dal 2004 è passato dalle redazioni alla comunicazione corporate, prima come Responsabile ufficio stampa Financial services di Allianz, incarico che ha ricoperto per quasi due anni, e poi come Coordinatore ufficio stampa di Gruppo. In seguito ha ricoperto il ruolo di Vice capo ufficio stampa corporate in Generali. A fine 2007 entra nel Gruppo Cariparma Crédit Agricole come Responsabile relazioni con i Media di quello che presto diventerà uno dei principali gruppi bancari nazionali. Nel dicembre 2013 ritorna nel settore assicurativo assumendo l’incarico di Responsabile relazione con i media del Gruppo Unipol e delle sue controllate. In questa posizione si dedica anche allo sviluppo della comunicazione digitale portando l’azienda a muovere i suoi primi passi verso il mondo dei social network e degli influencer online in ottica corporate con l’obiettivo di migliorare la reputazione del Gruppo.