I robot sostituiranno gli insegnanti nelle scuole italiane?

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I robot sostituiranno gli insegnanti nelle scuole italiane?

UNA DOMANDA ALL’IA - Sembra una provocazione da film di fantascienza, ma tra carenze di personale, intelligenze artificiali sempre più intelligenti e classi sempre più difficili inizia a circolare anche tra i banchi di scuola. E’ una possibilità reale? Proviamo a capirlo.

Risponde l’intelligenza artificiale (ma coi piedi per terra)

Facciamo un passo indietro: quanti insegnanti ci sono davvero in Italia? E quanti ne mancano? Per l’anno scolastico 2024/2025, i posti di insegnamento disponibili sono oltre 684.000 per le materie comuni e più di 205.000 per il sostegno. Ma il problema è che non tutti questi posti sono coperti: secondo la UIL Scuola e varie analisi, dopo le operazioni di mobilità restano vacanti oltre 28.000 cattedre, e si prevede un record di oltre 250.000 supplenze.

In uno scenario così, è ovvio che qualcuno inizi a chiedersi: e se ci dessero una mano i robot?

E infatti, in alcune scuole italiane questo esperimento è già realtà.

A Genova, per esempio, è stato introdotto Pepper, un robot umanoide che ha affiancato docenti e studenti nel lavoro scolastico. Non un semplice gadget, ma un assistente capace di rispondere, spiegare, interagire in modo empatico, soprattutto con gli alunni in difficoltà.

Un cambiamento che fa scuola (letteralmente)

L’ingresso dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’istruzione è un segnale forte. Non si tratta solo di sostituire qualcuno che manca, ma di ripensare il modo in cui si fa scuola: più personalizzata, più interattiva, più vicina alle esigenze degli studenti di oggi.

Il robot Classmate, per esempio, è stato sperimentato in cinque scuole italiane: non fa lezione da solo, ma aiuta a coinvolgere i ragazzi, stimola curiosità, favorisce l’apprendimento, soprattutto nei contesti più fragili.

Ma attenzione: parliamo sempre di “aiutanti”, non di sostituti.

Un’indagine condotta da Indire mostra che la stragrande maggioranza dei docenti italiani non si sente minacciata dall’IA: il 52% la usa già come supporto, ma solo il 10% pensa che possa diventare centrale nel proprio lavoro.

Tecnologia, etica, società: tutto si intreccia

Questa trasformazione tocca tanti ambiti, non solo la scuola.

  • Etica: Chi decide cosa insegna un robot? E come si gestiscono i dati degli studenti?
  • Psicologia: Che impatto ha sulla relazione educativa il fatto che a parlare non sia una persona, ma una macchina?
  • Cultura: Come cambia il ruolo dell’insegnante? Diventa un “tutor” dell’IA? Un regista della lezione?
  • Disuguaglianze: Le scuole che possono permettersi un robot sono le stesse che hanno già più risorse? Il rischio è aumentare il divario.

Visione vs realtà

Scenario ottimistico
L’IA diventa un alleato indispensabile. Aiuta i docenti a personalizzare le lezioni, automatizza i compiti burocratici, supporta gli studenti con bisogni specifici. La scuola diventa più efficiente e inclusiva.

Scenario realistico
L’IA viene integrata a macchia di leopardo. Alcuni istituti la sfruttano bene, altri restano indietro. Gli insegnanti restano al centro, ma imparano a dialogare con le nuove tecnologie.

Scenario distopico
Per risparmiare sui costi o per moda, si affida sempre più spazio a software e assistenti robotici. L’insegnamento si appiattisce, le relazioni si impoveriscono, l’empatia scompare. E la scuola perde la sua anima.

Allora, i robot sostituiranno davvero gli insegnanti?

No. O almeno, non nel senso che immaginiamo.

Quello che succederà – e sta già succedendo – è che i robot e l’intelligenza artificiale entreranno nelle classi come strumenti. Come lavagne digitali, tablet o libri interattivi. Possono aiutare, possono migliorare, ma non possono sostituire ciò che rende davvero un insegnante… un insegnante: l’ascolto, la relazione, lo sguardo che capisce un disagio prima ancora che venga espresso.
I robot in classe possono essere una risorsa. Ma la vera rivoluzione, alla fine, resta umana.

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I giornalisti di Changes costruiscono analisi in collaborazione con l’Intelligenza artificiale su temi che rappresentano o anticipano un cambiamento significativo nella società, affrontando un argomento globale o nazionale – dalla tecnologia allo sport, dalla salute all’ambiente – combinando dati, scenari, impatti e prospettive future.