Crescita fa rima con inclusione

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Crescita fa rima con inclusione

Con un'economia globale in rapido cambiamento, responsabilità sociale ed etica sono fattori imperativi. L’esperienza del Gruppo Unipol all’evento “Global Inclusion – Generazioni senza frontiere” a Bologna.

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Con un’economia globale in rapido cambiamento, responsabilità sociale ed etica sono fattori imperativi. L’esperienza del Gruppo Unipol all’evento “Global Inclusion – Generazioni senza frontiere” a Bologna.

La geografia, l’industria e la tecnologia sono considerazioni importanti, ma nell’agenda dei leader che cercano un metodo efficace per sostenere la crescita economica la responsabilità sociale e l’etica sono diventati fattori imperativi che non possono, anzi non devono, essere ignorati. Le nuove frontiere di un’economia sostenibile che punta sull’inclusione e sull’abbattimento delle barriere di genere e sociali sono al centro della prima edizione dell’event no-profit “Global Inclusion – Generazioni senza frontiere”, di cui il Gruppo Unipol è main sponsor, che l’11 settembre 2019 ha chiamato a raccolta l’intero ecosistema italiano dell’inclusione sui luoghi di lavoro. Per un giorno Bologna e FICO – Fabbrica Italiana Contadina sono il teatro di confronto per 150 imprese, decine di associazioni, 9 tra Università e scuole italiane, 750 lavoratrici e lavoratori che si incontrano per condividere le best practice, con l’obiettivo di lanciare gli stati generali delle tematiche legate a diversity & inclusion.

Promossa dal Comitato Global Inclusion – Art. 3, in collaborazione con “Insieme per il Lavoro” e AIDP Associazione Italiana Direzione del Personale, Global Inclusion ha come obiettivo la creazione di un manifesto di «Generazioni senza frontiere» ispirato all’art. 3 della Costituzione italiana: l’obiettivo è quello di elaborare modelli per il superamento di stereotipi e pregiudizi consapevoli e inconsapevoli sui luoghi di lavoro, mostrando invece tutto il valore dell’inclusività. Secondo un’analisi di Deloitte, la diversità è una ricchezza non solo sociale, ma anche economica: valorizzare le differenze di pensiero, per esempio, migliora la creatività e l’innovazione delle aziende del 20% e permette di individuare meglio i rischi, riducendoli almeno del 30%, e aumenta i flussi di cassa di 2,3 volte per dipendente nell’arco di tre anni. Il Gruppo Unipol da anni è impegnato nello sviluppo di questa filosofia di gestione che va ben oltre la tutela delle diversità e punta sulla valorizzazione delle particolarità, mettendo sempre al centro le persone per cogliere le caratteristiche distintive di ciascun collaboratore.

Tra sessioni plenarie, hub creativi e panel con l’intervento di leader d’impresa tra cui Oscar Farinetti, la Direttrice della Fondazione IBM Floriana Ferrara, il Presidente del Gruppo Unipol Pierluigi Stefanini, la ricercatrice Eumetra Anna Tagliabue, il fondatore di “Mygrants” Chris Richmond NziAlberto Balestrazzi, CEO di Auticon, Ornella Chinotti, Managing Director SHL Italia e Francia e Andrea Notarnicola, Partner Newton, nel corso del “Global Inclusion – Generazioni senza frontiere” si è declinato il tema dell’inclusione secondo diverse prospettive: dalla tecnologia alla sostenibilità, dalla cittadinanza globale all’innovazione, per condividere buone pratiche d’inclusione e mostrarne tutto il valore non soltanto etico, ma anche economico e strategico, e promuovere un approccio creativo e positivo verso il futuro.  Le diversità, siano esse di genere, sesso, etnia, età, storia personale, estetica, abilità, pensiero o orientamento affettivo-sessuale, sono generatrici di rinnovamento e ricchezza e sono entrate nell’Agenda 2030 della sostenibilità. Colmare il gender gap, per esempio, è in particolare l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 e, secondo le stime dell’OCSE, se il divario tra uomini e donne si dimezzasse entro il 2025 potremmo aggiungere uno 0,2% ai tassi medi annuali di crescita del PIL in tutta l’area OCSE. L’evento dell’11 settembre a Bologna, vuole diventare un appuntamento ricorrente per persone, imprese, istituzioni ed enti di terzo settore che vogliono generare inclusione e valorizzare le differenze come un driver decisivo per l’innovazione e la responsabilità sociale. Per il Gruppo Unipol la strada verso l’inclusione è già avviata da tempo, e proseguirà con  una serie di eventi che si svolgeranno nei prossimi mesi nella sede di Villa Boncompagni alla Cicogna a San Lazzaro di Savena (Bologna), nella prestigiosa villa cinquecentesca che dal 2016 è la sede di UNICAla Corporate Academy del Gruppo Unipol, e nell’adiacente Centro Congressi. Il primo evento è previsto l’8 e 9 novembre 2019 e sarà uno tra i primi Hackathon in Italia con la partecipazione di persone diversamente abili, organizzato con l’associazione Abili Oltre con circa 50 partecipanti, focalizzato sui temi assicurativi che possono riguardare le persone diversamente abili ed il loro punto di vista e le proposte su tali temi; il secondo evento si terrà il 26 novembre 2019 e coinvolgerà 300 giovani universitari e delle scuole superiori riproponendo i temi trattati nel corso dell’evento “Global Inclusion – Generazioni senza frontiere” dell’11 settembre. 

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