L’etica e la responsabilità sociale sono strategiche. Fiducia e reputazione sono diventate condizioni essenziali per decretare il successo o il fallimento di un brand. Il dibattito sui nuovi consumi da Changes magazine a 2020 What’s Next Futureconceptlab.
In che modo la tecnologia, tanto presente oggi nelle nostre vite, ha influenzato e influenzerà il comportamento del consumatore? Il quinto numero del magazine Changes dedicato ai nuovi consumatori aveva l'ambizione di rispondere a questa domanda. La digitalizzazione galoppante ha sconvolto le abitudini umane in numerosi ambiti e quello che caratterizza più di ogni altro la nostra società, l'acquisto di beni, non può fare eccezione. Un fenomeno da approfondire attraverso il punto di vista di esperti, come nostra abitudine. Poi, però, un evento inaspettato, raro, quello che in gergo è definito “cigno nero", per citare la teoria del noto filosofo libanese, naturalizzato americano, Nassim Nicholas Taleb, è piombato sul mondo. La pandemia di Coronavirus ha stravolto le nostre esistenze nel giro di pochissimi giorni, modificando, forse per sempre ma di certo per lungo tempo, il modo in cui lavoriamo, ci spostiamo, ci divertiamo e ovviamente acquistiamo.
Così l'obiettivo iniziale di indagare come la tecnologia abbia spinto a una profonda reinvenzione creativa delle abitudini dei consumatori negli ultimi anni, spazzando via alcune routine che venivano considerate alla stregua di dogmi e creando nuovi comportamenti, si è arricchito di un elemento in più che rimane sullo sfondo. Per certi aspetti, proprio l'emergenza sanitaria ha amplificato alcuni mutamenti che avevamo deciso di mettere sotto i riflettori: si pensi all'uso di nuovi canali per acquistare beni e servizi. Proprio la pandemia ha spinto per la prima volta molte persone a fare la spesa online, a comprare un oggetto digitando sulla tastiera del proprio pc e a monitorare il percorso che lo avrebbe portato fino alla propria abitazione, a prenotare la fila alla posta dallo smartphone.
Il consumatore già da tempo, grazie alla possibilità di interagire con il brand «anytime, anyway, anywhere», è diventato un soggetto attivo che pretende di dire la sua in merito ai prodotti o ai servizi che sta per acquistare o ha già acquistato. Ma oggi, complice l'emergenza Covid-19, mette sempre più al centro delle sue richieste non soltanto esigenze di tipo materiale ma qualcosa di intangibile. L'universo valoriale, infatti, gioca un ruolo centrale nell'esperienza di acquisto che sembra entrata pienamente in un ambito in cui l'etica e la responsabilità sociale sono strategiche e la fiducia e la reputazione sono diventate condizioni essenziali in grado di decretare il successo o il fallimento di un brand.
Questa nuova figura è al centro delle analisi di Changes New Consumer dove esperti fra cui Philp Kotler, padre del marketing moderno, e Francesco Morace, inventore dell'espressione ConsumAutore, ci hanno offerto il loro punto di vista nella prima parte. I “desideri" del consumatore 4.0 rappresentano il cuore delle analisi di guru del tribal marketing come Bernard Cova o di psicologi comportamentali come Liraz Margalit, presenti nella seconda sezione. Nell'ultima parte gettiamo uno sguardo al futuro che vedrà l'imporsi della sensor e algorithm society con il contributo, fra gli altri, del filosofo Stefano Accoto.